L’Europa sceglie ancora di voltare le spalle al Mediterraneo

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L’Europa sceglie ancora di voltare le spalle al Mediterraneo

in copertina, foto via Twitter

Sono state riconosciute solo 4 delle 13 donne annegate tre giorni fa al largo di Lampedusa. Il maltempo ha reso proibitive le ricerche degli altri morti: circa 20 persone mancano all’appello, tra cui quattro bambini. (la Repubblica)

La bara “numero 6” contiene la più piccola di 12 anni. Dall’1 al 13, donne giovani. Tra i 17 dispersi un bambino di 8 mesi sfuggito di mano ad un sopravvissuto e un giovane che poco prima aveva scaldato con la sua giacca una superstite #naufragio #Lampedusa #migranti pic.twitter.com/PqY7J52qR6

— angela caponnetto (@AngiKappa) October 8, 2019

“Era buio fitto, all’improvviso si è spento il motore. Dopo poco tempo abbiamo iniziato a imbarcare acqua, è stato il caos. Quando sono arrivate le motovedette molti erano già in acqua,” racconta una dei 22 opravvissuti alla strage. “Abbiamo lasciato Sfax con il mare calmo ma poi si è agitato, le onde erano molto alte. Sono incinta, siamo partiti solo perché in Tunisia non si può più vivere.” (il manifesto)

Intanto, qualcuno sa che fine ha fatto l’accordo di Malta, quello per cui alcuni giornali italiani titolavano “l’Europa s’è desta”? Parlando al termine del vertice di Lussemburgo, la ministra Lamorgese ha detto che “tre o quattro paesi” hanno detto di sì, e che “l’attuazione c’è già, anche se non c’è niente di scritto.” ? (Fanpage)

Secondo la ministra agli Affari Europei francese Amélie de Montchalin, invece, sarebbero “almeno dieci” i paesi che sostengono l’accordo. (TGCOM 24)

Il piano è stato presentato agli altri ministri dell’Interno ma senza arrivare a un voto, e sembra evidente che la strada per riformare il sistema di accoglienza dei richiedenti asilo in Europa è tutta in salita. (il Sole 24 Ore / la Repubblica, dietro paywall)

Secondo il commissario europeo per le migrazioni Avramopoulos “serve un meccanismo permanente” che rompa la logica degli accordi ad hoc per ogni salvataggio in mare. Ma la Finlandia, in questo momento presidente del Consiglio dell’Unione europeo, è completamente disinteressata a trovare una soluzione condivisa. Anche secondo il ministro dell’Interno tedesco Seehofer la ridistribuzione dei migranti che arrivano in Italia e a Malta ha senso solo come progetto pilota per una riforma più comprensiva del diritto d’asilo a livello comunitario. Seehofer, che deve contrastare anche le lamentele dell’ala più conservatrice del proprio partito, non ha usato mezze misure: “Non ho mai sentito cose più strane in tutta la mia carriera politica. È sfortunato, perfino vergognoso, che stiamo avendo questo dibattito per questo tipo di numeri. È davvero vergognoso.” (DW)

Anche Seehofer crede nella teoria del complotto che le politiche di “accoglienza” possano trasformarsi in un “pull factor,” e ha dichiarato che “se la soluzione dovesse generare abusi, trasformando le centinaia (di richiedenti asilo) in migliaia, possiamo dichiarare il meccanismo d’emergenza finito anche domani.” Tutti questi problemi sarebbero risolti semplicemente permettendo ai migranti di andare a far domanda d’asilo nel paese dove vogliono andare, ma la questione non è neanche argomento di dibattito. (France 24)

Dal summit sono emerse anche voci preoccupate per l’imminente operazione militare della Turchia in Siria. Ma la preoccupazione non è esattamente umanitaria: secondo il ministro degli Esteri del Lussemburgo i progetti turchi di creare una “safe zone” nel nord-est della Siria dove deportare i rifugiati potrebbe creare nuova ondata di partenze dalla Turchia. Che il problema sia che le persone vengono deportate sembra toccare molto da lontano la politica europea. Il ministro per le Migrazioni greco Giorgos Koumoutsakos ha portato al vertice il dato statistico di un aumento annuale del 240% del flusso di richiedenti asilo dalla Turchia alla Grecia. (Al–Araby Al–Jadeed)

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Mondo

Gli abitanti e gli attivisti di Idlib guardano all’imminente operazione militare turca in Siria con mille dubbi: c’è chi spera che si tratti di un’occasione per i ribelli siriani di estendere il proprio controllo verso il nord, ma molti temono che il riposizionamento dei soldati lontano da Idlib la lascerà scoperta all’avanzata delle forze governative. (Middle East Eye)

Per il sesto giorno consecutivo, continuano le proteste in Ecuador. Il numero degli arresti è cresciuto di nuovo notevolmente nel corso della giornata di ieri, portando il numero di contestatori fermati ad almeno 570. Oltre al ritorno dei sussidi sui carburanti — la cui abolizione ha fatto raddoppiare il prezzo del gasolio — le proteste chiedono lo stop della riforma del lavoro, che comprende, tra le altre cose, un taglio del 20% per i nuovi contratti pubblici e l’obbligo di donare il valore di un giorno di lavoro al mese al governo per tutti i lavoratori del settore pubblico. Lo stipendio minimo legale in Ecuador è di 394 dollari. (Al Jazeera)

Un nuovo report del Comitato per l’intelligence del Senato statunitense descrive dettagliatamente l’impegno russo nell’influenzare la campagna elettorale statunitense del 2016. Il report — il secondo di cinque documenti che il comitato conta di pubblicare — si concentra sulle operazioni del Cremlino sui social media, e arriva proprio mentre la Casa bianca sta cercando di screditare la validità delle accuse contro il presidente. Essendo un comitato del Senato, il report è sostanzialmente bipartisan, ed è firmato anche da due senatori in rapporti amichevoli con Trump, Roy Blunt e John Cornyn — secondo cui il presidente, in tempi più recenti, quando ha chiesto all’Ucraina di investigare i Biden, “stava scherzando.” (POLITICO)

A proposito di Ucraina e inchiesta per l’impeachment, la Casa bianca ha annunciato che non coopererà con le richieste di documenti e testimonianze da parte della Camera, come fa ogni organizzazione che non è in possesso di documenti compromettenti. Sempre ieri, il dipartimento di Stato ha bloccato la testimonianza dell’ambasciatore all’Unione europea Gordon Sondland. Trump ha commentato che sarebbe stato felice di permettere la testimonianza, ma non di fronte a un “tribunale completamente compromesso, di canguri.” (CBS News)

I would love to send Ambassador Sondland, a really good man and great American, to testify, but unfortunately he would be testifying before a totally compromised kangaroo court, where Republican’s rights have been taken away, and true facts are not allowed out for the public….

— Donald J. Trump (@realDonaldTrump) October 8, 2019

Trump sta cercando in tutti i modi di seminare sospetto sull’identità del whistleblower che ha scoperchiato il caso, insinuando che abbia rapporti diretti, “professionali,” con il Partito democratico. Intanto, l’avvocato di Trump Giuliani ha preso il paragone con la caccia alle streghe un po’ troppo seriamente, e praticamente sostiene che i processi alle streghe di Salem sarebbero stati più corretti dell’indagine sul proprio cliente.

Even Salem witch trials didn’t use anonymous testimony. The accused had to be confronted by a witness willing to put their name and reputation behind the charges and then had to be available for cross examination.

— Rudy Giuliani (@RudyGiuliani) October 8, 2019

(Durante i processi di Salem furono accettate le dichiarazioni di testimoni che sostenevano di aver visto spiriti e proiezioni spettrali delle donne accusate di stregoneria.) (Salem Witch Museum)

Una fonte di Downing Street ha dichiarato a BBC News che nel corso di una telefonata con Johnson Merkel avrebbe bocciato le proposte del Primo ministro, dicendo che l’uscita dall’Unione europea secondo i termini del nuovo accordo sarebbe “fortemente improbabile.” Merkel si è rifiutata di commentare le proprie dichiarazioni in una conversazione “privata.” Che Merkel abbia usato un tono duro o meno, Donald Tusk si è trovato costretto a riprendere di nuovo l’amministrazione britannica, sottolineando che lo scopo della trattativa non è cercare di addossare la colpa del no–deal l’uno con l’altro, ma trovare una soluzione per “il futuro dell’Europa e del Regno Unito.” (BBC News)

.@BorisJohnson, what’s at stake is not winning some stupid blame game. At stake is the future of Europe and the UK as well as the security and interests of our people. You don’t want a deal, you don’t want an extension, you don’t want to revoke, quo vadis?

— Donald Tusk (@eucopresident) October 8, 2019

Italia

Guarda gli eletti del Movimento 5 Stelle, Di Maio in testa, che festeggiano l’approvazione della riforma costituzionale sul taglio dei parlamentari tagliando un gigantesco striscione con una serie di poltrone raffigurate sopra:

Per Di Maio, naturalmente, è stata una giornata storica. (Facebook / video)

La riforma è stata approvata alla Camera con una maggioranza bulgara: 553 sì da tutto l’arco parlamentare, eccetto +Europa e Noi con l’Italia, la formazione di Maurizio Lupi, oltre a qualche dissidente isolato. (la Repubblica)

Ieri parlavamo della dissonanza cognitiva di molti esponenti del Pd (o di Italia Viva), che hanno dovuto giustificare un No trasformato in Sì dopo tre letture parlamentari esattamente sullo stesso testo. Sul podio oggi c’è Roberto Giachetti, che ha annunciato il proprio voto favorevole (“perché sono nella maggioranza e sono leale”) ma allo stesso tempo l’intenzione di raccogliere le firme per il referendum, perché la riforma “offre lo scalpo agli istinti peggiori dell’elettorato.” (HuffPost / il Fatto Quotidiano)

Gif di Alexa Kerr.

Di certo per il Pd non è stato un giorno di festa: nonostante le giustificazioni un po’ tirate sulle fumose riforme future che dovrebbero rendere più accettabile il taglio (qui per esempio Zingaretti), i retroscena parlano di un fitto malcontento tra le fila dei democratici, che vedono in questa nuova resa al M5S un compromesso troppo grande. (Facebook / HuffPost)

Oggi sciopera il personale navigante di Alitalia, costringendo la compagnia a cancellare 198 voli. Il futuro della compagnia aerea è ancora incerto: il ministro Patuanelli ha detto che “entro il 15 ottobre” dovrebbe arrivare “una proposta vincolante da parte del consorzio acquirente,” ma i nodi da sciogliere sono ancora molti. (Corriere della Sera / ANSA)

Come ci si aspettava, la Corte europea dei diritti dell’uomo ha respinto il ricorso del governo italiano sull’ergastolo ostativo, la pena più dura del nostro ordinamento penitenziario, giudicato alla pari di un “trattamento inumano e degradante.” La sentenza non è vincolante, ma apre la possibilità ad altri ricorsi. (il Post)

Secondo l’associazione Antigone, che da sempre si batte per i diritti dei carcerati e una riforma del sistema penitenziario, l’allarme sull’uscita di “mafiosi e terroristi” dal carcere — come paventato nei giorni scorsi da molti politici — è ingiustificato: “Si tratta di una decisione di civiltà giuridica che ci riporta al pari di molti altri paesi europei.” Ora è attesa una pronuncia della Corte costituzionale sullo stesso tema, entro ottobre. (la Repubblica)

Ambiente

Centinaia attivisti di Extinction Rebellion sono stati arrestati a Londra e in altre città europee, in seguito a una nuova ondata di azioni dimostrative per chiedere alla politica di agire contro la crisi climatica. Ma la disponibilità a farsi arrestare senza battere ciglio è precisamente la ragione del successo del movimento (Lifegate / the New York Times)

Dopo una giornata di disordini — gli attivisti sono rimasti accampati in molte piazze del centro a Londra e si sono incollati ad alcuni edifici governativi — Boris Johnson li ha insultati, chiamandoli sostanzialmente “punkabbestia non collaborativi” (uncooperative crusties). (BBC News)

La comunità indigena di Standing Rock ha invitato Greta Thunberg a visitare quella che per molti è a tutti gli effetti una terra sacra. L’invito — esteso a una persona che ha ovviamente l’aspetto degli oppressori che hanno fatto strage dei nativi americani — è un segno importantissimo di come la lotta contro la crisi climatica sia una sola. (Gizmodo)

Scienza

Il premio Nobel per la fisica è stato assegnato a John Peebles, dell’Università di Princeton, che ha studiato l’evoluzione del cosmo migliorando la nostra conoscenza della materia e dell’energia oscura; e a Michael Mayor e Didier Queloz dell’Università di Ginevra, per la scoperta del primo esopianeta orbitante attorno a una stella simile al nostro sole. (ScienceAlert)

Cult

No, non si tratta solo di allucinazioni acustiche: il mondo sta diventando sempre più rumoroso, e questo è un problema serio per la nostra salute. (the Atlantic)

Questa cover per telefoni che vi permette di ricaricare la vostra sigaretta elettronica Juul è letteralmente la peggiore idea che abbiamo visto da… tanto tempo. (the Verge)

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Gif di Slick Rick

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