La repressione delle proteste in Iraq si fa sempre più violenta

Questa è Hello, World!, la nostra rassegna mattiniera di attualità, cultura e internet. Tutte le mattine, un pugno di link da leggere, vedere e ascoltare.

La repressione delle proteste in Iraq si fa sempre più violenta

in copertina, foto via Twitter

In Iraq continua la repressione violenta delle proteste: si parla di almeno 27 morti e più di mille feriti, ma i numeri cambiano di agenzia in agenzia, e mancano conteggi da parte di organizzazioni indipendenti. Le proteste finora sembrano essere completamente non coordinate, senza guide o partiti di riferimento — ma dirette sostanzialmente contro i problemi del paese, a partire dalla disoccupazione e dalla corruzione. (Al–Araby Al–Jadeed)

Le proteste hanno travolto il primo ministro Adel Abdul Mahdi, che è al governo da meno di un anno. In un comunicato citato dai media locali, l’ufficio del primo ministro ha dichiarato che sarebbe pronto a incontrare “rappresentanti dei manifestanti pacifici, per considerare le loro richieste legittime.” Ma il movimento, in questo momento, non ha nessun rappresentante, per cui è difficile vedere le dichiarazioni di Abdul Mahdi come genuine, mentre le forze di sicurezza aprono il fuoco sulla folla. Internet è offline in buona parte del paese. In compenso il governo ha attivato un numero verde per permettere ai cittadini di inviare le proprie lamentele al governo. (Al Jazeera)

In un comunicato televisivo Abdul Mahdi ha cercato di usare un tono quanto più conciliatorio contro le proteste, ma ha avvertito che non esistono “soluzioni magiche” ai problemi dell’Iraq. “Affermo di nuovo che la vostra voce è ascoltata — anche da prima che le proteste iniziassero.” (BBC News)

Lynn Maalouf, direttrice di Amnesty International per il Medio Oriente, ha dichiarato che è “un oltraggio che le forze di sicurezza irachene affrontino ogni volta le proteste con questa brutalità, usando forza non necessaria e letale. È cruciale che le autorità garantiscano un’indagine imparziale e completamente indipendente.” (Amnesty)

Secondo fonti di Al–Monitor la repressione è così violenta da aver giustificato l’uso delle milizie paramilitari delle Forze di Mobilitazione Popolare (PMU), che stanno fiancheggiando la polizia, utilizzandone le divise per non sollevare ulteriore malcontento nella cittadinanza. Sempre Al–Monitor riporta avvistamenti di droni con cui il servizio di intelligence delle PMU sta monitorando le proteste, per identificarne gli organizzatori. (Al–Monitor)

Zeina Karam e Qassim Abdul–Zahra tracciano un profilo dei contestatori e delineano il contesto che li ha portati in strada. La maggioranza di loro, scrivono, sono uomini e donne sulla ventina, frustrati dall’incapacità dei governi locali di sfruttare la ricchezza petrolifera del paese, usciti dall’università in un mercato del lavoro che non ha assolutamente niente da offrirgli. A loro si sono uniti insegnanti, attivisti e in seguito il resto della cittadinanza. (Associated Press)

Oggi sarà una giornata fondamentale per capire quanto si faranno intense le proteste, in base a quante persone scenderanno in strada al termine delle preghiere. Sempre oggi potrebbe intervenire e prendere una posizione il grande ayatollah Ali al-Sistani. (the New York Times)

* * *

* * *

Mondo

A sei anni dalla strage di Lampedusa, la comandante della Sea Watch Carola Rackete ha parlato di fronte alla commissione per le libertà civili, la giustizia e gli affari interni (Libe) del Parlamento europeo. Accolta da una standing ovation, Rackete ha pronunciato un duro discorso contro le autorità europee, condannando la sistematica omissione di soccorso nel Mediterraneo e l’esternalizzazione delle frontiere in Libia. (Corriere della Sera video / Next Quotidiano)

I democratici della Camera hanno pubblicato una serie di messaggi forniti dall’inviato speciale in Ucraina Kurt Volker, in cui viene rivelato che dei funzionari statunitensi stavano lavorando per far annunciare al governo ucraino l’apertura di un’indagine contro i Biden. Il livello di pressione era tale che l’ambasciatore statunitense all’Unione europea, Gordon D. Sondland, aveva scritto il discorso a Zelensky in cui presidente si impegnava pubblicamente a “combattere la corruzione,” specificamente dei Biden. (CNN / the New York Times)

Trump intanto, dopo aver passato gli ultimi dieci giorni a negare di aver mai chiesto che si facessero indagini contro i Biden ha cambiato idea e ha dichiarato ai microfoni della stampa che sì, pensa che i Biden sarebbero da investigare, se l’Ucraina “fosse onesta a riguardo.” Anzi, non solo l’Ucraina, dovrebbe anche la Cina! “Perché quello che è successo in Cina è più o meno male quanto quello che è successo in Ucraina.” Insomma, qualcuno li vuole investigare questi Biden? (Vox)

(Per dovere di cronaca, sì, anche “quello che è successo in Cina,” in realtà, non è proprio successo. È un’altra teoria del complotto.) (CNN)

Lo scorso 17 luglio la parlamentare libica Seham Sergiwa è stata rapita, poche ore dopo aver condannato in un’intervista televisiva le azioni del comandante Haftar, che continua nella propria aggressione di Tripoli. Raggiunti da Faisal Edroos, i familiari di Sergiwa hanno dichiarato che temono sia stata uccisa la notte stessa del rapimento. (Middle East Eye)

Nel corso delle celebrazioni per il Giorno dell’unità tedesca Angela Merkel ha dichiarato che l’unità del paese “non è una questione di affari di stato che è fatta e conclusa;” ma piuttosto “un processo continuo.” Un report governativo dello scorso 23 settembre sottolineava come più di metà dei cittadini dell’ex Germania dell’est si sentono “cittadini di seconda classe,” e che secondo il 38% la reunificazione non è stata un successo. Ma basta tenere il muso: secondo il ministro dell’Interno Horst Seehofer il divario tra Ovest e Est sarà colmato entro i prossimi 10 anni. (DW)

Un informatico della polizia di 45 anni ha aggredito e ucciso a coltellate quattro persone, di cui tre poliziotti, nella centrale di polizia di Parigi. Secondo le prime informazioni rilasciate dalle autorità l’assassino era un “dipendente modello” e non aveva mai mostrato problemi comportamentali. La polizia sta indagando su un movente. L’uomo è stato ucciso con un colpo di pistola durante il confronto nella centrale. (France 24)

Per l’ennesima volta l’Unione europea, e Jean–Claude Juncker in persona, ha chiesto al governo britannico di pubblicare tutti i propri piani per la Brexit. La richiesta arriva dopo l’accusa pesantissima del primo ministro irlandese Varadkar, che ha dichiarato che Johnson stava ingannando il parlamento, minimizzando l’impatto dell’accordo proposto sul confine irlandese. Intanto, sia Merkel che Macron sembrano aver cancellato i propri meeting con Johnson, costringendolo ad annunciare che il proprio tour europeo per raccogliere consenso sull’accordo per la Brexit, è stato rimandato per “problemi di calendario.” (the Guardian)

Italia

Oggi scendono in piazza a Roma i lavoratori della Whirlpool di Napoli, per protestare contro la cessione del sito. I dirigenti del gruppo, intanto, avrebbero scritto una lettera al titolare del Mise Patuanelli, vista come una piccola apertura verso una soluzione negoziata alla crisi — che, però, ancora non si vede. (Adnkronos)

I dazi statunitensi sulle esportazioni europee peseranno per l’Italia oltre un miliardo di euro, secondo le stime di Coldiretti. Ad essere colpita sarà soprattutto la filiera lattiero-casearia, mentre dovrebbero essere risparmiati il vino e l’olio. (il Sole 24 Ore)

“Faremo di tutto per poter limitare i danni, anche lavorando all’interno dell’Unione europea in una prospettiva compensativa” ha detto Conte, parlando dal palco dell’assemblea generale di Assolombarda. (il Fatto Quotidiano)

È stata una brutta giornata per il ministro dell’Istruzione Fioramonti, già nel mirino per le polemiche dei giorni scorsi sul crocifisso nelle aule. Ieri Il Giornale è andato a ripescare alcuni suoi vecchi tweet “poco composti” (in cui definiva Daniela Santanché, per esempio, “demente bugiarda e venduta”), mentre l’agenzia Adnkronos ha scoperto che il ministro ha iscritto il figlio alla scuola inglese senza fargli fare l’esame di italiano (perché da poco rientrato dal Sudafrica, dove Fioramonti ha vissuto e lavorato a lungo.) (Today / la Repubblica)

“Recarsi in una scuola elementare per mettere sotto le luci dei riflettori un bambino di 8 anni è un atto di violenza. Mio figlio ha sempre frequentato scuole internazionali perché è nato e cresciuto all’estero.” Con un lungo post su Facebook, Fioramonti ha denunciato l’invasione della propria privacy, annunciando un esposto al Garante. Per i vecchi tweet, invece, si è scusato: “Sono opinioni scritte di getto, di cui non vado fiero.” (Facebook / ANSA)

Il pm Musarò ha chiesto 18 anni per i due autori del pestaggio che causò la morte di Stefano Cucchi. “I depistaggi hanno toccato picchi da film dell’orrore,” ha detto Musarò nel corso della requisitoria finale. La sentenza è attesa per il 14 novembre. (la Repubblica)

Continua da 5 giorni la protesta dei lavoratori del magazzino Tigotà di Broni, contro la decisione dell’azienda di non rinnovare il contratto a 8 lavoratori sindacalizzati. Proteste anche a Padova, dove hanno rischiato di scontrarsi lavoratori favorevoli e contrari allo sciopero. (il Giornale di Pavia / la Repubblica)

Milano

Buon compleanno linea verde! La M2 della metropolitana è stata inaugurata esattamente il 4 ottobre di 50 anni fa, alla presenza degli allora presidenti della Repubblica e del Consiglio Saragat e Rumor. (Corriere della Sera Milano)

Ambiente

Buone notizie: il tubo gonfiabile lungo 600 metri ideato da Boyan Slat per pulire l’Oceano Pacifico dalla plastica a quanto pare sta funzionando davvero. (the Guardian)

Our ocean cleanup system is now finally catching plastic, from one-ton ghost nets to tiny microplastics!

Also, anyone missing a wheel? pic.twitter.com/Oq0rkXO3TH

— Boyan Slat (@BoyanSlat) October 2, 2019

Fondamentale: l’industria della plastica cerca in tutti i modi di riflettere le colpe dell’inquinamento sui consumatori e sulle abitudini dei consumatori, quando invece ne è la causa diretta. Un brevissimo documentario di Sharon Lerner spiega come ci hanno convinti che il problema sono le cannucce e non il capitalismo. (the Intercept)

Cult

Il dipinto di Banksy che raffigura il Parlamento inglese popolato da scimpanzé è stato venduto all’asta per 9,8 milioni di sterline. È un nuovo record per lo street artist britannico. (Euronews)

La scorsa settimana il cielo sopra il Cile si è illuminato di fuoco, causando perfino qualche incendio. I più avevano teorizzato che si trattasse di meteoriti, ma a quanto pare nessuno ha sentito impatti nelle zone che sarebbero state colpite e secondo il servizio geologico nazionale in nessun posto erano presenti tracce di meteoriti. Si tratta, più o meno, di un vero caso di UFO — è piovuto qualcosa dal cielo ma non sappiamo cosa. Purtroppo, però, ma spiegazione più plausibile è che si tratti di spazzatura spaziale, di provenienza assolutamente umana. (Gizmodo)

Ovviamente anche il dipartimento di Giustizia statunitense è pronto a dare battaglia contro la diffusione di chat crittografate — e chiederà direttamente a Facebook di sospendere i piani di rendere sicure tutte le proprie piattaforme di messaggistica. (BuzzFeed News)

* * *

Gif di Cappa Video Production

Se ti piacciono Hello, World e the Submarine, ricorda di recensire la pagina su Facebook. A domani! ?