L’omissione di soccorso è ancora la norma nel Mediterraneo

Questa è Hello, World!, la nostra rassegna mattiniera di attualità, cultura e internet. Tutte le mattine, un pugno di link da leggere, vedere e ascoltare.

L’omissione di soccorso è ancora la norma nel Mediterraneo

in copertina, immagine via Twitter

Un’imbarcazione con più di 50 persone a bordo si è rovesciata ieri al largo della Libia. La notizia è stata data su Twitter dall’UNHCR, ma la Ong Alarm Phone aveva dato l’allarme sulla situazione già molte ore prima, senza che nessuno — né la Guardia costiera italiana, né la cosiddetta Guardia costiera libica — intervenisse. (Adnkronos / Twitter)

?A tragedy is in the making and nobody is intervening! At 10.15h we received another GPS position from the boat and informed authorities. As the so-called Libyan coastguard is un-reachable we again informed the #Italian coastguard. It seems they are NOT going to intervene! pic.twitter.com/8G1z4v1pZW

— Alarm Phone (@alarm_phone) September 28, 2019

Un laconico tweet dell’UNHCR pubblicato ieri sera informava che le operazioni di soccorso erano “in svolgimento” ad opera dei libici, ma la notizia è stata poi smentita. Alarm Phone ha parlato con le persone a bordo per l’ultima volta alle 19.34, senza nessun intervento di soccorso in vista. È probabile quindi che abbiano passato un’altra notte alla deriva. (Twitter)

01:04 Ancora, fino a pochi minuti fa, ci stanno TG che parlano di 50 naufraghi “tutti salvati” da una barca capovolta.

⛔️ Nessun naufrago è arrivato nei porti libici (che non si trova neppure l’imbarcazione): da diverse ore Unhcr ha rettificato.https://t.co/HSNOSbW3VC

— Sergio Scandura (@scandura) September 28, 2019

Alle 20.31, invece, la Guardia costiera italiana ha confermato — sempre ad Alarm Phone — il soccorso di un’altra imbarcazione con circa 30 persone a bordo, troppo vicina a Lampedusa perché potesse essere ignorata. (Twitter)

EDIT 10.45: Alarm Phone ha fatto sapere su Twitter che, dopo più di 80 ore in mare, la prima imbarcazione contattata è stata raggiunta dalla Guardia costiera libica questa mattina:

Finally, after 80h in distress at sea & shameful European non-assistance, the boat that contacted us seems to have been found by the so-called Libyan CG about 1 hour ago. @refugees & Libyan authorities confirm this. As we lost contact to the boat at 3am we hope it's the same one!

— Alarm Phone (@alarm_phone) September 29, 2019

Nell’isola siciliana, intanto, continuano ad arrivare autonomamente piccole imbarcazioni di migranti: soltanto ieri sono riuscite ad arrivare in Italia circa 80 persone — tutte ora recluse nell’hotspot, che ha di nuovo superato la capienza massima consentita. (il Giornale di Sicilia)

Mentre l’omissione di soccorso resta la regola nel Mediterraneo centrale — e il “soccorso” spesso significa la deportazione nei campi di concentramento libici — Mediterranea chiede al governo l’urgente dissequestro della nave Mare Jonio, per poter tornare a svolgere operazioni di ricerca e salvataggio:

Enorme frustrazione non poter essere in mare mentre le persone annegano a causa dell’assurdo e illegittimo sequestro amministrativo di #MareJonio, ultimo colpo di coda del precedente governo, che quello attuale potrebbe revocare in un attimo. Soccorrete chi rischia di morire! https://t.co/oGhubhglXZ

— Mediterranea Saving Humans (@RescueMed) September 28, 2019

Dal governo, però, silenzio stampa: mentre Salvini agita l’aumento degli sbarchi come arma propagandistica contro il governo non risultano commenti da parte del presidente del Consiglio o dai ministri competenti, né si ha notizia di sviluppi sull’implementazione dell’accordo di Malta. (il manifesto)

L’unica emergenza, però, rimane il razzismo: pochi giorni fa in provincia di Como un migrante è stato aggredito da sconosciuti — che gli si sono avvicinati in auto, colpendolo violentemente con un bastone, mentre tornava a casa dal lavoro. Sempre a Como, al segretario regionale di Rifondazione comunista Fabrizio Baggi sono arrivate alcune lettere anonime di minaccia, con messaggi del tipo “verrai linciato” e “speriamo che gli immigrati ti violentino.” (la Provincia di Como / Corriere della Sera Milano)

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Mondo

Le elezioni in Afghanistan sono andate avanti faticosamente: non solo per lo spettro delle violenze dei talebani, ma per gravi problemi di logistica. Molte persone, dopo aver rischiato la vita per recarsi a votare, si sono sentite dire che i loro nomi non risultavano nelle liste degli aventi diritto. Nel caso di una persona intervistata da Al Jazeera la confusione era tale che è stata accusata di stare cercando di votare due volte. (Al Jazeera)

Yemen. I ribelli Houthi hanno annunciato di aver catturato “un grande numero” di truppe saudite in un attacco vicino al confine tra i due paesi. Lo scontro dovrebbe essere il più grande dall’inizio del conflitto, ma per ora l’Arabia Saudita non ha confermato la sconfitta. (BBC News)

Secondo la tv legata al movimento ribelle yemenita Al Masirah TV si tratterebbe di “migliaia” di truppe nemiche e di “centinaia di mezzi blindati.” Lo scontro è avvenuto pochi giorni dopo l’offerta da parte dei ribelli di interrompere gli scontri, rimasta valida nonostante una nuova ondata di bombardamenti sauditi sullo Yemen, in cui sono stati uccisi 22 civili. (Al–Araby Al–Jadeed)

Trump sta prendendo i procedimenti per l’impeachment con grande compostezza: ieri mattina ha dato dei “selvaggi” a sei parlamentari democratici. La sbottata di Trump, oltre a essere priva di senso, è anche evidentemente razzista: tra i sei politici nel mirino di Trump ci sono Ocasio–Cortez, Omar, Pressley, e Tlaib. (NBC News)

Can you imagine if these Do Nothing Democrat Savages, people like Nadler, Schiff, AOC Plus 3, and many more, had a Republican Party who would have done to Obama what the Do Nothings are doing to me. Oh well, maybe next time!

— Donald J. Trump (@realDonaldTrump) September 28, 2019

La polizia francese è tornata a usare violenza eccessiva contro i Gilet gialli. A Tolosa sono stati usati gas lacrimogeni e cannoni ad acqua contro una manifestazione di circa un migliaio di persone. Nel corso della giornata è stato arrestato un contestatore. Due giorni fa il governo francese aveva presentato una prima bozza del budget per il 2020, con nove miliardi in tagli delle tasse. (France 24)

Dopo una settimana passata a difendersi dalle accuse — assolutamente corrette — di usare un linguaggio improprio e violento, Johnson ha capito tutto, e ha dichiarato che non si può rimandare ulteriormente la Brexit, sollevando lo spettro di violenze e “morti per le strade” nel contesto di una sollevazione. (the Guardian)

Oggi si vota in Austria, dopo lo “scandalo di Ibiza” che lo scorso maggio ha coinvolto il vice cancelliere Heinz-Christian Strache, causando la caduta del governo Kurz. Oggi però gli effetti di quello scandalo sembrano limitati: il partito di Kurz è andato benissimo alle europee ed è ora intesta ai sondaggi con circa il 34%, ma anche l’FPÖ si è ripreso bene dopo le dimissioni di Strache. (DW)

I prossimi quattro giorni saranno tesissimi a Hong Kong, nel contesto delle celebrazioni del settantesimo anniversario della Repubblica popolare cinese. Nel corso della giornata ci sono stati scontri tra contestatori e attivisti pro–Pechino, attorno alla ricostruzione e lo smantellamento dei Lennon Wall diventati simbolo delle proteste. Intanto, migliaia di manifestanti si sono ritrovati ad Admiralty, poco fuori dal distretto centrale della città, per celebrare i cinque anni del movimento degli ombrelli. (Hong Kong Free Press)

Eventi

Anche oggi ci trovate a LUME per il Festival dell’Editoria e della Musica Indipendenti. Alle 18.30 presenteremo Antifood, il nostro primo numero cartaceo, insieme a Rob de Matt, Folletto 25603 e La Terra Trema. Se siete a Milano, fate un salto! Link evento.

Italia

Iniziano a emergere i primi dettagli sulla legge di bilancio. Zingaretti mette il punto dicendo che serve “alzare gli stipendi” tagliando le tasse sul lavoro, e che servono 50 miliardi di euro per i prossimi anni per investimenti nell’economia verde. Secondo Renzi bisogna abbassare le commissioni sulle carte di credito. (Corriere della Sera)

Sul fronte europeo Gualtieri sta lavorando per ottenere l’OK per un deficit programmatico tra il 2,2% e il 2,3% invece del 2,1%, per avvicinarsi all’obiettivo di una manovra da 32 miliardi. Resta il rebus dell’Iva, dove mancano 7 miliardi. Una possibilità considerata in questi giorni è di non alzare l’Iva al 22% ma di “dividere” quella al 10% in due fasce da 13% e 8%. (il Messaggero)

Giorgia Meloni e Fratelli d’Italia sono sempre in prima linea per limitare i diritti del prossimo, e preannunciano che sarà organizzata una raccolta di firme contro lo ius culturae su cui i democratici stanno spingendo in questi giorni. (Ansa)

Si è svolto ieri un presidio di solidarietà davanti alle mura del CPR di Ponte Galeria, a Roma, dove lo scorso 20 settembre è scoppiata una rivolta che ha reso inutilizzabili alcuni reparti. Anche per questo, nei giorni scorsi una trentina di persone sono state rilasciate. (il manifesto)

È iniziato il presidio solidale davanti le mura del CPR di Ponte Galeria. Da dentro confermano che le celle sono state chiuse per non permettere a nessuno/a di stare all’aperto e ascoltare chiaramente le voci dei solidali.
Grideremo ancora più forte pic.twitter.com/AgmDKUqEEV

— Hurriya (@hurriya_blog) September 28, 2019

Cult

Guarda queste 25 auto di lusso zarrissime sequestrate a Teodorin Obiang Nguema, vicepresidente e figlio del dittatore della Guinea Equatoriale. Saranno vendute all’asta in Svizzera, per un valore stimato di 18,5 milioni di franchi. (the Guardian)

E se le “dark mode” diffuse in tutti i nuovi sistemi operativi e servizi web non servissero davvero a far riposare gli occhi? E se fosse solo una moda? Andrew Couts raccoglie le ricerche che negli ultimi anni hanno smentito i benefici delle interfacce “scure.” (Gizmodo)

Gif di Jack Stauber

Questo tweet di Elon Musk, in cui l’imprenditore sibilava che per gli operai di Tesla organizzarsi a livello sindacale voleva dire rinunciare alle “stock option” dell’azienda, era illegale. (Bloomberg)

Giornalismi

Nella puntata di Otto e mezzo di ieri, su La7, è stato invitato Franco Battaglia, un accanito negazionista climatico molto acclamato dall’estrema destra, che ha esordito dicendo che “Greta [Thunberg, ndr] è vittima di mercanti di bambini.”

A #ottoemezzo fanno parlare di clima Franco Battaglia, uno dei più accaniti negazionisti climatici (acclamato dalla peggior destra).

Prima frase: “Greta è vittima di mercanti di bambini”. E poi via di falsità, senza contrasto.

Ora, davvero: che senso ha dar fiato a gente così? pic.twitter.com/pEr45Et0uG

— Leonardo Bianchi (@captblicero) September 28, 2019

Cucina

Lo chef e conduttore televisivo siciliano Carmelo Chiaramonte è stato arrestato dai carabinieri e ora è in attesa di processo per detenzione ai fini di spaccio di sostanze stupefacenti: nella sua cucina sono state trovate due piante di cannabis alte 2 metri e mezzo, mezzo chilo di infiorescenze di canapa indiana, olive, tonno e caffè alla marijuana. Lui si è difeso dicendo di essere uno sperimentatore alla ricerca di nuovi sapori. (il Fatto Quotidiano / Ragusa News)

Fondo del barile

Tutti sappiamo che la responsabilità di aver legittimato la Lega e i movimenti neofascisti nella politica italiana ricade in gran parte su Silvio Berlusconi, ma qui la notizia è che lo stesso Berlusconi l’ha rivendicato con queste esatte parole: “Lega e fascisti li abbiamo fatti entrare noi nel governo, li abbiamo legittimati noi, li abbiamo costituzionalizzati noi.” (Rai News)

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