Ancora nessun porto sicuro per la Ocean Viking

Questa è Hello, World!, la nostra rassegna mattiniera di attualità, cultura e internet. Tutte le mattine, un pugno di link da leggere, vedere e ascoltare.

Ancora nessun porto sicuro per la Ocean Viking
in copertina, foto via Twitter

La nave Ocean Viking ha lasciato ieri la zona SAR libica, dirigendosi verso nord per permettere lo sbarco di una donna incinta di 9 mesi, sul punto di partorire, che è stata portata a Malta insieme al marito. Dopo la presa di posizione di Zingaretti, ieri anche il presidente del Parlamento europeo David Sassoli ha chiesto di far sbarcare la nave, ma per il momento non è stato assegnato ancora nessun porto sicuro. A bordo restano 82 persone. (Fanpage / ANSA / Rai News)

#OceanViking ha inoltrato alle autorità marittime di #Italia e #Malta una richiesta di evacuazione medica per la donna incinta di nove mesi soccorsa l’8 settembre. E' una misura precauzionale per potenziali complicanze che potrebbero insorgere durante un parto a bordo pic.twitter.com/whwOGhIeWK

— MediciSenzaFrontiere (@MSF_ITALIA) September 11, 2019

Intanto, Conte a Bruxelles è tornato a chiedere una maggiore collaborazione all’Unione europea per l’“accoglienza” dei migranti, superando il trattato di Dublino con un accordo almeno temporaneo, e proponendno sanzioni economiche per i paesi membri che rifiutano le ridistribuzioni. Ovviamente non manca il ritornello dei “rimpatri,” che secondo il premier vanno incrementati con l’aiuto della Ue. (il Messaggero / Open)

Una decisione formale degli stati membri in questa direzione potrebbe arrivare al “mini-summit” previsto a Malta per il prossimo 23 settembre, a cui parteciperanno cinque stati e la Commissione. (ANSA)

Secondo Fiorenza Sarzanini, intanto, la strategia del governo è “prendere tempo,” ovvero: applicare i decreti salviniani in attesa che arrivino le modifiche promesse — ma i tempi saranno lunghi — e quindi concedere le autorizzazioni allo sbarco solo in presenza di accordi preventivi di redistribuzione. (Corriere della Sera)

Per il governo, la strada della collaborazione europea — poco importa se dietro il sistema delle “ripartizioni” si nascondono detenzioni, trasferimenti arbitrari e sistematiche violazioni della libertà dei migranti — sembra l’unica via per disinnescare Matteo Salvini, che è appostato come un avvoltoio, pronto a sfruttare come leva propagandistica la “riapertura dei porti.” (Borderline Sicilia / ANSA)

* * *

* * *

Annunci di servizio

Benvenuti nella versione beta del nostro nuovo sito. Vi piace? Non vi piace? Avete notato qualcosa che non funziona? Venite a dirci la vostra su Ogopogo, il nostro gruppo Facebook.

Mondo

Alla fine il governo britannico è stato costretto a rispettare il voto della Camera e pubblicare ufficialmente i documenti del “piano Yellowhammer,” che descrive lo scenario di una Brexit senza accordo. Il documento, di cui il Sunday Times aveva ottenuto una bozza interna lo scorso mese, è ora leggermente meno allarmista, ma descrive comunque una situazione durissima, con prima difficoltà nell’accedere a cibi e alimenti di importazione e poi un rapido aumento dei prezzi che ovviamente “colpirà prima di tutto le famiglie di reddito più basso.” Contemporaneamente, il documento sottolinea che sarà a rischio anche l’accesso ai medicinali. In queste settimane il governo ha cercato di risolvere i problemi di logistica che emergeranno sulla Manica in caso di no–deal, ma i passi avanti sono relativamente pochi. (BBC News)

Tre giudici scozzesi, intanto, hanno dichiarato illegale la decisione di Johnson di chiudere il parlamento. Secondo i giudici la misura è evidentemente incostituzionale, e ha lo scopo primario di impedire al parlamento di discutere soluzioni alternative alla Brexit senza accordo. Il 17 settembre il verdetto dei giudici — insieme a due altri casi simili, uno presentato in Inghilterra e uno in Irlanda del Nord — arriverà di fronte alla corte suprema britannica, che potrebbe chiedere la riapertura immediata del parlamento. (the Guardian)

Cinque mesi dopo l’attacco a sorpresa di Haftar, la guerra in Libia continua, ma senza nessun passo avanti. Quando le forze dell’esercito nazionale libico hanno attaccato Tripoli erano certe che sarebbero riuscite a sconfiggere il governo delle Nazioni Unite in breve tempo, ma le loro analisi non erano corrette — ora il paese si trova bloccato da continui scontri, senza che nessuna delle due parti riesca ad avere la meglio. (Middle East Eye)

Domenica si vota in Tunisia: il paese è citato come un caso “riuscito” di rivoluzione dopo la Primavera araba, ma al ritorno al voto gli elettori sono soprattutto preoccupati per la tremebonda tenuta economica. La disoccupazione al 15%, l’inflazione al 7% e dal 2016 il costo della vita è aumentato di più del 30%. (France 24)

Meno di due giorni dopo l’uscita di Bolton dall’amministrazione, già circolano voci — confermate al Daily Beast da quattro fonti indipendenti — che Trump starebbe valutando la proposta di Macron per risolvere le tensioni con l’Iran. L’accordo prevederebbe la cancellazione delle sanzioni statunitensi e un prestito da 15 miliardi di dollari in cambio della rientro del paese entro i limiti previsti dall’accordo stipulato da Obama. Si tratterebbe, in linea di massima, di una sconfitta per Trump — che non avrebbe ottenuto nulla dalla propria politica di “massima pressione” — ma il presidente si potrebbe comunque godere di molti passaggi televisivi e foto “storiche,” cosa che potrebbe importargli di più. (the Daily Beast)

La Corte suprema statunitense ha respinto l’ingiunzione di un giudice californiano contro le nuove restrizioni al diritto d’asilo politico volute da Trump. In una forzatura della procedura, l’alta corte non ha nemmeno aspettato che il caso terminasse il suo percorso giudiziario, in modo di dare subito la vittoria a Trump. Le autorità potranno ora negare l’asilo politico alle persone che non hanno fatto domanda in un altro paese prima di arrivare negli Stati Uniti. Così potrebbero richiedere lo status di rifugiato solo le persone che, per qualche ragione, si sono viste negare il proprio diritto in Messico. (NBC News)

La polizia di Hong Kong ha vietato un’altra protesta che si dovrebbe tenere domenica prossima. La manifestazione sarebbe stata occasione per i contestatori di ripetere le proprie cinque richieste al governo locale, che non sono esaurite dopo l’archiviazione definitiva della legge sull’estradizione. Il divieto di manifestare non ha finora fermato i contestatori, ma è stato usato dalla polizia per giustificare la repressione violenta. (Hong Kong Free Press)

Italia

Volano i coltelli nel governo per la definizione dei vari ruoli dei sottosegretari e viceministri: in ballo ci sono molte deleghe importanti, come quella all’Editoria, che dovrebbe andare al Pd, mentre per un ruolo “minore” al Viminale spunta di nuovo il nome dell’ex ministra Trenta. (HuffPost)

Nonostante il permanere di liti e incomprensioni che non fanno ben sperare sulla tenuta dell’alleanza, Dario Franceschini è così preso bene che vorrebbe subito estenderla anche a livello locale — anche perché sembra l’unico modo, ora come ora, di battere la destra. (la Repubblica, dietro paywall)

Gif di The Next Step

A proposito, ecco un sondaggio uscito fuori direttamente dai vostri peggiori incubi: nella classifica degli indici di fiducia a registrare la crescita maggiore è Giorgia Meloni, che con il 28% supera Di Maio e Zingaretti. (Today)

La Corte dei Conti ha archiviato l’inchiesta sui voli di stato utilizzati da Salvini, quand’era ministro, anche per partecipare a eventi elettorali: secondo i giudici, non c’è prova di un danno erariale, ma quei voli comunque erano illegittimi, e per questo gli atti sono stati trasferiti alla procura ordinaria, che dovrà stabilire se sono stati commessi reati. (la Repubblica Firenze)

Non partirà durante quest’anno scolastico la sperimentazione di educazione civica voluta dall’ex ministro Bussetti e approvata in extremis: dopo la bocciatura del Consiglio Superiore della Pubblica Istruzione, l’attuale titolare del Miur Fioramonti ha deciso di rinviare tutto di un anno. (Corriere della Sera)

Tra poche settimane si terrà all’Aquila il Festival Internazionale degli Incontri, ma non potranno essere incontri con Zerocalcare e Roberto Saviano: il sindaco Biondi (FdI) è entrato in polemica con gli organizzatori del festival, chiedendo un “bilanciamento politico” del programma. (la Stampa)

Salute

L’amministrazione Trump ha annunciato che sta lavorando per la messa al bando di pod per sigarette elettroniche dal sapore e odore non di tabacco. L’ordinanza bloccherebbe la vendita anche dei sapori alla menta, che le aziende del settore insistono non dovrebbe contare come sapore diverso da quello del tabacco. La misura arriva dopo un’estate di report di malattie respiratorie legate all’uso di sigaretta elettronica — sono quasi 500 i casi confermati — e dopo anni di lotta tra lo stato e Juul, azienda leader del settore, le cui campagne marketing sono ritenute responsabili dell’esplosione dell’uso di sigarette elettroniche tra gli adolescenti. (the New York Times)

Spazio

Vi ricordate di ‘Oumuamua, il corpo spaziale interstellare che ha attraversato il sistema solare nel 2017 e di cui si parla ancora? Un astronomo amatore ha individuato un altro oggetto interstellare che starebbe attraversando il nostro sistema. Se la sua origine interstellare fosse confermata, si tratterebbe di un’occasione preziosa per confrontarlo con le caratteristiche di ‘Oumuamua. E ovviamente: preparatevi a un sacco di articoli che ne ipotizzano la provenienza aliena. (Gizmodo)

Cult

Il festival Alienstock, organizzato a Rachel, in Nevada, quanto più vicino all’Area 51 nel tentativo di convogliare il successo virale dell’evento che chiedeva di “assaltare l’Area 51,” è stato cancellato. La notizia non è particolarmente sorprendente, ma vale la pena menzionare la dichiarazione sconfitta degli organizzatori, secondo cui l’evento rischia di costituire un “disastro umanitario”: “A causa della mancanza di infrastrutture, cattiva pianificazione e gestione del rischio, e sfacciato disinteresse nella sicurezza dei previsti diecimila partecipanti, abbiamo deciso di staccare la spinta al festival.” (Dazed)

Gif di GIPHY Studios Originals

Dopo il trailer dell’ennesima reimmaginazione di Hansel e Gretel Beth Elderkin fa il lavoro dei producer di Hollywood per loro ed elenca sei favole dei fratelli Grimm che meritano adattamenti cinematografici. (Gizmodo)

Fondo del barile

Gavin Newsom, il governatore della California, ha firmato una legge locale che regolamenta la gig economy, imponendo alle aziende di inquadrare le persone che lavorano per loro come dipendendenti. Uber, sempre alla ricerca di escamotage per non rispettare normative locali, ha dichiarato che non avrà bisogno di rispettare la nuova legge, perché gli autisti “non fanno parte del core business” dell’azienda. (the New York Times)

* * *

Gif dei Fleischer Studios

Se ti piacciono Hello, World e the Submarine, ricorda di recensire la pagina su Facebook. A domani! ?