Dall’uragano all’impeachment
Questa è Hello, World!, la nostra rassegna mattiniera di attualità, cultura e internet. Tutte le mattine, un pugno di link da leggere, vedere e ascoltare.
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A che livello siamo: l’Amministrazione nazionale oceanica ed atmosferica, l’agenzia federale statunitense che si occupa di meteorologia, climatologia e oceanografia, ha sconfessato un tweet dell’ufficio di Birmingham, in Alabama, del Servizio meteorologico nazionale, in cui si segnalava che Trump si fosse inventato che l’uragano Dorian aveva minacciato l’Alabama. L’agenzia federale ha preferito stare dalla parte del presidente piuttosto che dei dati meteo. (CNN)
Nel mondo reale, dove invece l’uragano si è diretto verso le Caroline, le condizioni sulle isole-barriera Outer Banks sono emergenziali. Le strade sono allagate e moltissimi residenti sono rimasti bloccati e completamente isolati. L’isola di Ocracoke, dove erano rimaste 800 persone, è interamente senza elettricità, e intere case sono ancora completamente sott’acqua. Il governatore Cooper ha definito gli allagamenti “catastrofici.” (NBC News)
La tempesta ha colpito e colpirà 1,9 milioni di case negli Stati Uniti, di cui solo il 13% sono assicurate contro allagamenti. Senza un intervento immediato di sostegno economico da parte dello stato federale, si delinea per le regioni colpite uno scenario in cui gli effetti dell’uragano si faranno sentire per anni. In North Carolina, dove l’uragano è arrivato questo venerdì, meno del 10% delle case erano assicurate. (the New York Times)
Testimoni dalle Outer Banks raccontano che il livello del mare è salito di più di due metri in meno di due ore mentre la tempesta si avvicinava alle isole. La situazione, spiegano i meteorologi, è “da manuale” per uragani di questo tipo — ma la frequenza e la forza delle tempeste minacciano di rendere queste regioni semplicemente inabitabili. (the Washington Post)
Sloan Smith, sul Guardian, definisce gli effetti del cambiamento climatico sulle Bahamas come una “minaccia esistenziale.” Negli ultimi anni le isole sono state colpite da innumerevoli uragani — Andrew, Frances, Jeanne, Wilma, Joaquin, Matthew, Irma, la lista è ancora più lunga — ma niente aveva lasciato la distruzione di Dorian. Per uno stato già in difficoltà economica, con un alto tasso di disoccupazione (10,7% lo scorso novembre), questo disastro sembra un colpo di grazia. Per ricostruire le Bahamas servirà un profondo piano di investimento, che vada oltre il costruire delle casette nuove. (the Guardian)
Kirk Semple, Danielle Volpe e Meredith Kohut sono nelle isole Abaco delle Bahamas per raccontare i danni dell’uragano. Cos’è rimasto, dopo Dorian? “Virtualmente niente,” titola il New York Times. L’uragano ha distrutto tutti i palazzi, non restano scuole, case, supermercati, farmacie. E ovviamente non ci sono acqua pulita, elettricità, e servizio telefonico. (the New York Times)
Ma il presidente degli Stati Uniti ha chiaramente altre preoccupazioni: il Comitato giudiziario della Camera statunitense si prepara ad aprire ufficialmente le indagini per l’impeachment di Donald Trump. Lunedì sarà pubblicata una bozza della risoluzione che dovrebbe definire i parametri dell’inchiesta, che sarà poi votata mercoledì. Il Comitato giudiziario da mesi sta investigando su molti fronti i comportamenti sospetti del presidente, ma finora non ha mai ufficializzato che lo scopo ultimo delle indagini fosse l’impeachment. (Politico)
Ma il presidente degli Stati Uniti ha chiaramente altre preoccupazioni /2: l’amministrazione sta considerando di tagliare ulteriormente il numero di rifugiati che accoglie ogni anno. Trump aveva già portato la quota ai minimi dal 1980 — 30 mila persone per il 2019 — ora molti funzionari vorrebbero portarla a 15 mila, o anche meno. (Al Jazeera)
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Mondo
Per la prima volta in sette mesi la Mezzaluna rossa è riuscita a raggiungere i siriani sfollati che vivono nel campo di Rukban. Secondo i piani di distribuzione delle Nazioni Unite, alle famiglie saranno consegnati 50 chili di farina, 15 chili di riso e altre risorse alimentari di base. La collaborazione tra Mezzaluna rossa siriana e Nazioni Unite è particolarmente controversa, perché prevede che l’ONU assista l’organizzazione nel trasportare le persone che sono state convinte a lasciare il campo per trasferirsi nella città di Homs, che è sotto diretto controllo governativo. (Middle East Eye)
Malgrado il dialogo con gli Stati Uniti stia continuando — per trovare un accordo che permetta loro di ritirare le proprie truppe — le milizie talebane non fermano la propria aggressione contro il governo afgano. Dozzine di combattenti hanno assaltato la città di Farah, e hanno preso il controllo di un centro di reclutamento dell’esercito governativo. L’organizzazione è certamente indebolita, ma gli scontri nella provincia di Farah sono stati particolarmente violenti negli ultimi anni. (Al–Araby Al–Jadeed)
L’esercito israeliano ha di nuovo risposto con forza eccessiva. Nel corso degli scontri lungo il confine di Gaza, l’esercito ha ucciso due pericolosissimi ragazzi di quattordici e diciassette anni aprendo il fuoco sui contestatori — ci sono anche altri 70 feriti, di cui 38 da colpi d’arma da fuoco. Secondo le autorità si tratta di normale comportamento antisommossa. (Middle East Monitor)
Il governo dell’Arabia Saudita ha deciso che uccidere giornalisti non è un buon modo di diffondere un’immagine positiva del proprio paese all’estero, quindi sta cercando di attuare una strategia efficace su Instagram. Funzionerà? Per il momento pare di no. (Bloomberg)
I guai di Boris Johnson aumentano: mentre la Camera dei Lord approvava la legge che ferma la Brexit no–deal, l’alleanza tra Tories ribelli, liberaldemocratici e Labour si è allineata sulla pretesa di rifiutare qualsiasi richiesta di nuove elezioni finché non sarà garantita un’estensione dell’articolo 50. Se vuole andare al voto prima del 31 ottobre a Johnson resta solo un’opzione: dimettersi. Intanto, la sua proposta per sostituire il backstop in Irlanda è stata largamente bocciata sia dall’Unione europea che dalla stessa Irlanda del Nord. (the Guardian)
Le concessioni di Carrie Lam non sono bastate: le proteste a Hong Kong hanno di nuovo nel mirino l’aeroporto internazionale, per la terza volta in due mesi. Per cercare di sfuggire ai controlli e alla sorveglianza, questa volta i contestatori si sono organizzati per non indossare le loro tradizionali t-shirt nere, in modo da mescolarsi meglio con turisti e viaggiatori mentre si recano in aeroporto. (South China Morning Post)
Eventi
Cosa fate questo weekend? Noi saremo al Rob de Matt per la quarta edizione del festival di illustrazione Gomma: due giorni di market, presentazioni, mostre, musica e workshop a ingresso gratuito. Avremo un banchetto con ANTIFOOD, il nostro primo numero cartaceo, e condurremo sei presentazioni nel corso delle due giornate.
Se volete saperne di più, recuperate gli ultimi articoli che abbiamo dedicato agli ospiti del festival.
Italia
Circa 200 attivisti ambientalisti e del comitato No Grandi Navi hanno occupato questa mattina l’area del red carpet della Mostra del Cinema di Venezia, con l’obiettivo di portare l’attenzione del mondo del cinema sull’emergenza climatica. L’azione anticipa la marcia per il clima prevista al Lido di Venezia per oggi pomeriggio, in cui sono attese almeno 3mila persone. (Adnkronos / Venezia Today)
La resistenza di Tria alla Lega ha lasciato una piccola “eredità” al nuovo titolare del Mef Gualtieri. Dopo la manovra correttiva di luglio, e grazie al flop di Quota 100, il nuovo governo parte con una quota che può valere fino a 20 miliardi da spendere. Una fortuita combinazione delle cifre gonfiate delle misure bandiera dello stesso governo, insieme alla performance migliore delle aspettative della fatturazione elettronica, aprono nuovi scenari per la legge di bilancio dei prossimi mesi. (il Sole 24Ore)
Secondo i sondaggi, Salvini continua a scontare l’effetto della crisi di ferragosto: negli indici di popolarità è superato da Conte, mentre la Lega perde ulteriormente percentuali — pur restando ancora virtualmente il primo partito, saldamente oltre il 30%. (la Repubblica)
Prima ancora di incassare la fiducia dal parlamento, nella nuova compagine di governo si intravedono già le prime frizioni: la nuova ministra delle Infrastrutture De Micheli esclude una revoca delle concessioni autostradali (nel programma c’è scritto “revisione”) e vorrebbe accelerare sulla Tav, suscitando i malumori degli alleati. (Today)
Intanto Di Maio ha riunito i propri ministri alla Farnesina — una sorta di Cdm dentro il Cdm, molto poco istituzionale — per cercare di impostare un comportamento meno remissivo e più attivo, rispetto a quando a condurre le danze c’era la Lega. (HuffPost)
Nonostante la contrarietà del Movimento 5 Stelle (almeno a parole) e dei sindacati, la dirigenza dell’Ilva l’ha avuta vinta sulla controversia dell’immunità penale: questo permetterà ad ArcelorMittal di continuare la produzione nello stabilimento di Taranto, ma una soluzione stabile della crisi è ancora lontana. Sarà uno dei dossier più importanti di cui dovrà occuparsi il nuovo ministro dello Sviluppo Economico Patuanelli. (il manifesto)
Il comune di Roma ha messo sotto contratto il “vignettista” Mario Improta — per gli amici “Marione”: collaborerà a titolo gratuito col municipio “per promuovere fra gli studenti degli istituti scolastici romani la cultura della legalità e lo sviluppo della coscienza civile” tramite il fumetto. Peccato che le vignette di “Marione” abbiano da sempre un fortissimo contenuto sessista e xenofobo. Tra i suoi bersagli preferiti le volontarie Greta e Vanessa, Laura Boldrini, Maria Elena Boschi. (Next Quotidiano)
Milano
Il sindaco Sala trova difficile che la maggioranza cerchi il supporto del Movimento 5 Stelle in vista delle prossime elezioni cittadine, ma “non mi sento di escludere battaglie comuni.” (il Fatto Quotidiano)
Il 16 settembre parte il bando delle case popolari a Milano, ma gli ultimi provvedimenti della Regione Lombardia — fatti apposta per penalizzare i cittadini stranieri — rischiano di creare numerosi problemi. In particolare, le assegnazioni a nuclei familiari in situazione di indigenza non potranno superare il 20%, e per questi ultimi non basterà l’attestazione Isee inferiore a 3000, ma ci vorrà anche un particolare “attestato di indigenza.” (la Difesa del Popolo)
Internet
Wikipedia è stata offline per diverse ore nella serata di ieri, in Europa e in parte degli Stati Uniti. La causa del blackout potrebbe essere in una serie di attacchi Ddos denunciati dalla branca tedesca dell’enciclopedia online. (Reclaim the Net)
Cult
Decifrare codici è un lavoro di intelligence fondamentale: non solo oggi, ma anche nella Repubblica di Venezia della prima metà del ‘500. (Atlas Obscura)
Una centralina di raccolta e transito dati sottomarina, al largo delle coste baltiche della Germania, è stata misteriosamente divelta dal fondale e fatta sparire. Non si conoscono le cause: tra gli indiziati ci sono un’azione umana, una corrente sottomarina o una creatura acquatica. La centralina costava circa 300.000 euro, ma i dati che processava erano “senza prezzo.” (CNN)
Alcuni attivisti vorrebbero rivoluzionare questa tradizionale rappresentazione religiosa di Oberammergau, sulle Alpi Bavaresi, facendo entrare Gesù in scena in sella a uno scooter elettrico invece che su un asino. Ma gli organizzatori non ne vogliono sapere :( (DW)
Spazio
Oh no: il centro di controllo dell’Organizzazione per la ricerca spaziale dell’India ha perso il contatto con la sonda Chandrayaan-2 durante la fase d’atterraggio. La comunicazione, secondo l’agenzia, è stata normale ed efficiente fino a circa 2 km dalla superficie lunare. (India Today)
Salute
Fumare la sigaretta elettronica fa male? Negli Stati Uniti è stata riportata una terza morte da cause non identificate, ma collegate dalle autorità mediche all’uso della sigaretta elettronica. (The Guardian)
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