Questa è Hello, World!, la nostra rassegna mattiniera di attualità, cultura e internet. Tutte le mattine, un pugno di link da leggere, vedere e ascoltare.
Come previsto dopo il voto positivo su Rousseau, ieri mattina il presidente del Consiglio Conte ha sciolto la riserva e ha presentato la lista dei ministri: si tratta di 21 persone — 10 M5S, 9 Pd, 1 Leu e 1 “tecnico” — e il giuramento avverrà stamattina alle 10. Stasera, invece, ci sarà il primo Cdm per la comunicazione a Bruxelles del nome di Paolo Gentiloni per la Commissione europea. (AGI / la Repubblica)
Aggiornamento: Conte ha giurato, e stanno seguendo i ministri del nuovo esecutivo.
Ecco il nuovo governo giallorosso #Contebis pic.twitter.com/hX2eAI74Qk
— Concetto Vecchio (@VecchioConcetto) September 5, 2019
Tra i ministeri più importanti, salta subito all’occhio il nome di Luciana Lamorgese al Viminale: ex prefetta di Milano, Lamorgese è una figura “tecnica”, scelta per provare a disinnescare il protagonismo dittatoriale del ministero dell’Interno dopo l’era Salvini. Ma il suo operato sarà davvero in discontinuità con quello del suo ingombrante predecessore? I suoi profili pubblicati dai giornali, oltre a notare che non usa i social network, la dipingono tutto sommato come una moderata, fedelissima di Alfano quando era la sua capa di gabinetto (tra il 2013 e il 2017, quindi anche durante l’operazione di ricerca e salvataggio Mare Nostrum), e ricordano il suo scontro con alcune amministrazioni leghiste per la cancellazione di alcune ordinanze anti-migranti. (AGI / Fanpage)
Al suo debutto in prefettura a Milano, però, Lamorgese sottolineava senza mezzi termini come le priorità in città fossero “immigrazione e sicurezza.” (il Giorno, 14/02/2017)
Di certo va notato che non soltanto Salvini è fuori dal governo, ma anche gli altri due elementi della santissima trinità dei porti chiusi: Toninelli e Trenta. Al loro posto due esponenti di primo piano del Pd — Guerini e De Micheli — che, dopo le prese di posizione delle ultime settimane, è difficile immaginare alla firma di divieti di ingresso in acque territoriali italiane per le navi delle Ong.
Il #nuovogoverno ha ora l’occasione per il primo gesto di #discontinuità.
Revochi – hic et nunc – il decreto razziale per #AlanKurdi: ne faccia passare lo status da ”non inoffensiva” a “inoffensiva” assicurando subito 13 naufraghi, 8 minori inclusi, al Place Of Safety di sbarco. pic.twitter.com/uBlQ95pDlV
— Sergio Scandura (@scandura) September 4, 2019
Un altro ministero particolarmente rilevante è quello dell’Economia e delle finanze, assegnato al Pd, nella figura di Roberto Gualtieri: un personaggio non molto noto ma con fortissimi agganci a Bruxelles, proveniente dalla “scuola dalemiana.” È anche piuttosto bravo a suonare la chitarra. (il Post / YouTube)
La bilancia dei ministeri pende dalla parte del Movimento 5 stelle, che registra Di Maio agli Esteri — il più giovane nella storia della Repubblica a coprire questo ruolo ? — ma non solo: vanno segnalati almeno Nunzia Catalfo, tra gli autori del reddito di cittadinanza, al Lavoro; e la conferma dei ministri uscenti Costa all’ambiente e Bonafede alla giustizia. (la Repubblica Palermo)
Nel gioco di scacchi della politica di palazzo, ovviamente, c’è chi scende e c’è chi sale. Di Maio, ad esempio, è riuscito ad assicurare un proprio uomo come sottosegretario alla presidenza del consiglio e in generale una posizione forte nel governo grazie alla propria cocciutaggine, mentre il Pd — soprattutto la parte zingarettiana — rischia di essere in una posizione strategicamente debole. (HuffPost)
Nel gioco della realtà, invece, ci sono moltissimi problemi sul tavolo da affrontare subito. Ad esempio il caso Whirlpool: tre giorni fa la multinazionale ha giudicato “insufficienti” per il sito produttivo di Napoli le misure contenute nel decreto sulle crisi aziendali — pensato da Di Maio durante la propria vita precedente, quella da ministro dello Sviluppo Economico. I sindacati ora chiedono di incontrare subito il nuovo governo, per scongiurare la chiusura dello stabilimento. (Today / ANSA)
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Mondo
Boris Johnson ha perso completamente il controllo dei Comuni: nel corso della giornata di ieri la camera bassa ha approvato una legge che costringe il primo ministro a chiedere un’estensione oltre il 31 ottobre in mancanza di un accordo per la Brexit, e poche ore dopo ha respinto il voto con cui Johnson cercava di portare il paese a nuove elezioni il 15 ottobre. La situazione nel Regno Unito non potrebbe essere più caotica. (BBC News / the Guardian)
Le due sconfitte — a meno di due ore di distanza l’una dall’altra — mettono Johnson all’angolo. Quando ha perso il voto per le elezioni anticipate, per cui era necessaria la maggioranza dei due terzi, Johnson si è scatenato contro Corbyn, accusandolo di essere un “pollo trattato al cloro” (sì), che non vuole andare ad elezioni perché teme di perderle. (Independent)
La capa esecutiva di Hong Kong Carrie Lam Yuet-ngor ha annunciato ieri il ritiro completo della legge sull’estradizione, che quasi tre mesi fa ha scatenato l’ondata di proteste che da allora agitano la città. Lam ha sottolineato che la decisione è stata propria, “e non di Pechino.” (South China Morning Post)
Ma secondo i leader delle proteste la concessione non è sufficiente. Sono successe troppe cose nelle ultime settimane a Hong Kong per ignorarle — e tra le richieste dei contestatori ci sono strette necessità per tornare alla normalità, su tutte una vera indagine indipendente sulla violenza di polizia. (Hong Kong Free Press)
Il figlio politicamente più in vista dell’ex legittimo presidente egiziano Mohammed Morsi è morto ieri, a soli 24 anni, ufficialmente per un attacco di cuore. Cose che succedono in Egitto, dove il regime di al-Sisi negli ultimi sei anni ha incarcerato almeno 60 mila oppositori o presunti tali. (Middle East Eye)
Le forze governative siriane hanno assassinato una donna di mezza età durante la loro avanzata nel paese di Khan Sheikhoun, perché si è rifiutata di lasciare la propria casa. Il numero delle vittime dell’aggressione alla provincia di Idlib continua a crescere: gli ultimi dati contano 1248 morti e 450 mila sfollati. (Al–Araby Al–Jadeed)
Continua l’escalation dell’Iran dopo la rottura dell’accordo sul nucleare da parte di Trump. Il presidente Rouhani ha ordinato la ripresa dei lavori di ricerca e sviluppo nucleare. I ricercatori potranno lavorare per sviluppare nuove centrifughe per accelerare il processo di arricchimento dell’uranio. Va ricordato, tuttavia, che il nuovo limite autoimposto nell’arricchimento dell’uranio è ancora ben al di sotto di quanto sia necessario per lo sviluppo di armi nucleari. (Al Jazeera)
La CNN ha tenuto a New York una serie di interviste con i principali candidati democratici alla presidenza, per dare loro l’occasione di parlare approfonditamente di politiche contro il cambiamento climatico. Tra i momenti topici della serata, Bernie Sanders che riesce a uscire vivo da una domanda dal pubblico, che gli chiedeva se una soluzione al cambiamento climatico potesse essere il controllo della crescita della popolazione; ed Elizabeth Warren che spiega come le lotte sulle lampadine e le cannucce sono distrazioni costruite per non farci parlare dell’industria petrolifera. (CNN)
Un’esplosione in una fabbrica di petardi a Batala, nel Punjab, ha causato almeno 23 morti e 27 feriti. La fabbrica — illegale — si trovava all’interno di un edificio di tre piani in una zona residenziale. (India Today)
Il presidente brasiliano Bolsonaro ha deriso l’alta commissaria delle Nazioni Unite per diritti umani Michelle Bachelet elogiando il colpo di stato e il regime di Pinochet in Cile: “Se la gente di Pinochet non avesse sconfitto la sinistra nel 1973, oggi il Cile sarebbe una Cuba.” Il padre di Michelle Bachelet fu imprigionato dal regime e morì in carcere, e lei stessa e sua madre furono arrestate. (the Guardian)
Italia
Imane Fadil, una delle testimoni chiave del processo “Ruby Ter” morta in circostanze misteriose sei mesi fa, è deceduta a causa di un’aplasia midollare. Escluse le ipotesi di avvelenamento doloso o di responsabilità mediche, la Procura di Milano ha dato il nullaosta per la sepoltura. (il Fatto Quotidiano)
A Porzano di Leno, in provincia di Brescia, qualcuno ha esagerato con il bagnoschiuma. (Today)
Milano
Se il governo “sarà troppo a trazione centro-sud il rischio che c’è è quello di suscitare simpatie leghiste. Io non ho nulla contro il fatto di aiutare Roma, però non è che si aiuta solo chi è più in difficoltà, si sostiene anche chi sta tirando la carretta. Come Milano e il Nord.” Chi l’ha detto, Umberto Bossi o Beppe Sala? Dai, sapete già la risposta. Però, il sindaco di Milano ha dichiarato di apprezzare la ministra Lamorgese, ex prefetta di Milano “che capisce bene la città e le ragioni del Nord.” (Milano Today)
Una delle storie più tristi del mondo: il Comune ha lanciato un appello ai cittadini per aiutare a individuare e raccogliere i rottami gialli delle bici di Ofo, la società di bike-sharing fallita nella scorsa primavera, ancora silenziosamente disseminati per la città. (la Repubblica Milano)
Ambiente
C’è l’età del bronzo, l’età del ferro e… L’età della plastica: l’inquinamento dovuto alla plastica nel nostro pianeta ha raggiunto un livello tale da lasciare traccia nei sedimenti fossili, secondo una nuova ricerca pubblicata su Science Advances. (the Guardian)
Cult
Adele Lim, co-autrice di Crazy Rich Asians, si è tirata indietro dalla sceneggiatura del sequel, a causa della grossa disparità salariale con l’altro sceneggiatore — maschio e non asiatico — Peter Chiarelli. (the Hollywood Reporter)
Richard Wilkinson è un artista che immagina nuove specie di insetti ispirate ai personaggi della cultura pop. (Gizmodo)
Se state aspettando the Testaments di Margaret Atwood guardatevi alle spalle: sempre più dettagli sulla trama del libro sono online. Amazon ha spedito con troppo anticipo i libri, facendoli arrivare nelle mani dei lettori con anche una settimana di anticipo sull’uscita ufficiale del libro. Si tratterà anche di un errore, ma molte librerie indipendenti sono furibonde, perché rinforza l’idea nei clienti che ordinando online si ricevano i libri prima che andando in libreria. (the Guardian)
Culto
La candidata alle primarie presidenziali democratiche Marianne Williamson — di cui vi perdoneremo se non avete mai sentito parlare — ha un’idea creativa per fermare l’uragano Dorian: usare il potere della mente, pregando e meditando tutti insieme. Tra questa soluzione e le bombe atomiche abbiamo proprio l’imbarazzo della scelta. Williamson ha poi cancellato il tweet. (the Daily Beast)
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