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in copertina, foto di @SeaEyeOrg, via Twitter

Questa è Hello, World!, la nostra rassegna mattiniera di attualità, cultura e internet. Tutte le mattine, un pugno di link da leggere, vedere e ascoltare.

La nave Alan Kurdi della Ong Sea-Eye è a 20 miglia da Lampedusa, in attesa dell’assegnazione di un porto sicuro in cui sbarcare i 40 naufraghi soccorsi. Tra loro c’è anche un bambino di 3 anni con una ferita causata da un’arma da fuoco. (TGCOM 24)

Il governo tedesco avrebbe chiesto l’autorizzazione allo sbarco in cambio dell’accoglienza di 30 dei migranti fatti sbarcare dalla Gregoretti — per questo Salvini parla di “ricatto,” minacciando il sequestro dell’imbarcazione se dovesse infrangere il divieto. “Mi sono rotto le palle,” ha detto in gergo istituzionale. (ANSA)

Il centro di coordinamento marittimo di Roma sta cercando di scaricare la palla su Malta, anche se l’isola si trova a più di 20 ore di navigazione:

Intanto, la nave della Ong spagnola Open Arms ha soccorso al largo della Libia altre 52 persone, tra cui 16 donne, da un gommone che stava affondando. (la Repubblica)

A proposito, come va in Libia? Il governo di Tripoli ha annunciato la chiusura di tre centri di detenzione per migranti, tra cui quello di Tajoura, bombardato qualche settimana fa (gli altri due sono quelli di Al Khoms e Misurata). (Agenzia Nova)

La decisione è arrivata in seguito alle pressioni del Consiglio di Sicurezza dell’Onu, che aveva criticato il governo di Tripoli per aver continuato a utilizzare il centro di Tajoura nonostante il bombardamento. Ma nelle tre strutture erano recluse in totale 600 persone — relativamente poche, rispetto a tutti i migranti attualmente trattenuti nei campi di concentramento libici (si parla di almeno 5000 persone). Ieri l’ambasciatore italiano a Tripoli ha incontrato i vertici della marina libica, confermando la “cooperazione” tra le due autorità. (ReliefWeb / Sara Creta su Twitter)

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Mondo

Oggi scade ufficialmente il trattato INF tra Stati Uniti e Russia, che nel 1987 aveva chiuso la crisi degli euromissili. Trump aveva annunciato lo scorso febbraio che gli Stati Uniti si sarebbero ritirati dal trattato, accusando la Russia di averlo già da tempo infranto. Allora in molti avevano auspicato un nuovo accordo, che però non è mai arrivato. Il ministro degli Esteri tedesco Heiko Maas ha condannato la mancanza di cooperazione tra i due paesi, sottolineando come l’Europa abbia “perso parte della propria sicurezza.” (DW)

I media governativi siriani hanno annunciato un cessate il fuoco nel governatorato di Idlib. Le condizioni sono un arretramento di circa 20 km dalla linea di descalazione per rendere possibile una zona buffer gestita da Turchia e Russia tra Idlib e Hama. La zona è interessata dallo scorso aprile da incessanti bombardamenti da parte di forze governative e russe. (Al–Araby Al–Jadeed)

Altri quattro contestatori sono stati uccisi a colpi d’arma da fuoco a Omdurman, la città gemella di Khartoum, la capitale del Sudan. Secondo il comitato dei medici del paese sono molti anche i feriti. Le manifestazioni accompagnavano la riapertura delle trattative tra i leader delle proteste e la giunta militare, per finalizzare il negoziato sulla divisione dei poteri. (Al Jazeera)

Diverse esplosioni hanno colpito almeno tre punti di Bangkok, ferendo due addetti alla nettezza urbana e una guardia. Le bombe, di produzione artigianale, sono state fatte esplodere mentre la città ospita il summit dell’Associazione delle Nazioni del Sud-est asiatico. (the Straits Times)

La polizia di Hong Kong ha arrestato il fondatore di un gruppo per l’indipendenza della città al termine di un raid in un complesso industriale. Nella retata sono state arrestate altre sette persone, tutte accusate di possesso di armi. Contemporaneamente, una famiglia di tre è stata fermata per produrre bombe fumogene in casa. (South China Morning Post)

Trump ha annunciato dazi al 10% su altri 300 miliardi di prodotti importati dalla Cina vantandosi di come starebbe continuando a “far pagare le tasse alla Cina.” Ma qualcuno ha spiegato a Trump che i dazi li pagano le aziende statunitensi che importano dalla Cina? I produttori cinesi certamente sentono la pressione dei dazi, ma il meccanismo più semplice per le aziende che importano i beni prodotti in Cina sarà di aumentare del 10% il prezzo finale al consumatore. (Reuters)

Come sta il partito repubblicano statunitense? Sta che l’unico parlamentare di colore che avevano, il texano Will Hurd, non si ricandiderà alle elezioni nel 2020. Hurd era arrivato al partito dal mondo dell’intelligence, ed è stato tra le rarissime voci critiche di Trump tra i Repubblicani. Hurd però ci tiene a precisare che non lascia la politica, “far crescere un partito repubblicano che rappresenti davvero l’America.” (NPR)

Il prossimo dibattito tra candidati democratici sarà marginalmente meno folle. Previsto per il prossimo settembre, potranno partecipare soltanto candidati che hanno ricevuto donazioni da più di 130 mila persone e che raccolgono almeno il 2% ai sondaggi. Passerebbero in tv solo sette candidati, permettendo un confronto in una sola serata. (the New York Times)

Boris Johnson, diventato primo ministro con un voto di 130 mila persone, ora si trova con una maggioranza parlamentare di una persona: i Liberal Democratici hanno vinto le elezioni suppletive a Brecon e Radnorshire, portando in parlamento Jane Dodds, e riducendo la maggioranza del governo alla Camera dei Comuni a un solo voto. Di sicuro il suo governo ha il titolo di portare il Regno Unito fuori dall’Unione Europea però, non preoccupatevi. (the Guardian)

Internet

Facebook ha annunciato di aver smantellato una rete di account e pagine false legate al governo saudita che aggredivano puntualmente gli avversari di Riad. Il network sarebbe stato amministrato da Saud al–Qahtani, consigliere di Mohammed bin Salman implicato anche nell’omicidio Khashoggi. (Middle East Eye)

Contemporaneamente, un’indagine del Guardian ha rivelato che l’agenzia di lobby di Lynton Crosby, tra gli uomini più vicini a Boris Johnson, segretamente aveva costruito un network di pagine “di notizie” con cui diffondere propaganda per una dozzina di clienti, tra cui l’Arabia Saudita e altri paesi in cui i diritti umani sono in condizioni critiche, come lo Zimbabwe e lo Sri Lanka. (the Guardian)

Italia

Nella sua quotidiana demolizione delle regole della democrazia e dello stato di diritto, Matteo Salvini ieri ha tenuto una stampa al Papeete Beach di Milano Marittima, e ne ha approfittato per insultare il giornalista di Repubblica che ha ripreso il figlio sulla moto d’acqua della polizia, rifiutandosi di rispondere alle sue domande e dandogli del pedofilo (“Vada a riprendere i bambini, visto che le piace tanto.”) (la Repubblica)

In giornata, il ministro ha superato un altro limite della decenza minacciando in diretta TV (e su Twitter) una donna rom, chiamandola “zingaraccia.” Guardate i titoli dei giornali sulla vicenda: troverete “Salvini senza freni,” “Ministro contro tutti,” “L’attacco di Salvini,” ma mai “Salvini istiga all’odio razziale,” o “Grave affermazione razzista di Salvini.” La normalizzazione è anche questo. (Twitter / il Messaggero / il Gazzettino / il Foglio)

Una storia che dimostra che la lotta dei lavoratori migranti in Italia è la lotta per i diritti di tutti i lavoratori? Quella delle operaie di Italpizza, che da dieci mesi sfidano la repressione della polizia per chiedere migliori condizioni di lavoro. Il 31 luglio hanno incassato una prima vittoria: un accordo quadro per le assunzioni, approvato dalla maggior parte dei lavoratori, che stabilisce il principio per cui non si possono usare le ditte appaltatrici per abbassare i salari e gli standard di lavoro. (Internazionale)

Secondo la perizia dei tecnici nominati dal tribunale, ifili d’acciaio nei tiranti della pila 9 del Ponte Morandi presentavano un grado di corrosione tra il 50% e il 100%, a causa della mancanza di interventi di manutenzione. (il Fatto Quotidiano)

Il rapporto Svimez 2019 fotografa una spaccatura drammatica tra il Nord e il Sud Italia: dopo un triennio di debole ripresa, il Pil del Mezzogiorno è tornato a scendere. I numeri dell’emigrazione sono da paese in guerra: tra il 2002 e il 2017 gli emigrati sono stati oltre 2 milioni, con un saldo negativo di circa 850 mila persone. (Corriere della Sera)

Milano

Ieri Radio Popolare ha organizzato un confronto tra il sindaco Sala e l’“ala sinistra” che appoggia la sua maggioranza ma che si è opposta all’approvazione del Daspo urbano. Il podcast non è ancora disponibile e non troviamo resoconti della serata, ma il sindaco ha difeso lo strumento del Daspo dicendo cose di questo genere:

Cult

Un glitch di un filtro in tempo reale ha rivelato che Your Highness Qiaobiluo, streamer di videogiochi e vlogger cinese, non era una ragazza giovane ma una signora di 58 anni che fino a quel momento aveva manipolato tutte le foto che aveva caricato online per ringiovanirsi. Qiaobiluo non ha perso molti fan dall’incidente, e ha annunciato che sta lavorando al proprio debutto rap. (Asia One)

Se siete negli Stati Uniti girate al largo da questi 17 cinema venerdì e sabato della settimana prossima: ospiteranno proiezioni di IT: Chapter Two a cui potranno entrare solo persone truccate da clown. (Alamo Drafthouse)

Gif di Team Coco

Invece di contrastare la diffusione dei nazisti, tanto per avere un’idea, Instagram ha deciso di dichiarare guerra alle pagine di meme. (Dazed)

Spazio

Calcolando la distanza tra il Sole e le Variabili Cefeidi questi scienziati sono riusciti a realizzare la mappa tridimensionale più fedele di sempre della nostra Galassia. Ed è tutta storta. (Space.com)

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Gif di Nick Jr

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