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in copertina, foto di Elena Buzzo, the Submarine, dalla manifestazione di Non Una Di Meno contro il congresso della Famiglia di Verona, 30 marzo 2019

Questa è Hello, World!, la nostra rassegna mattiniera di attualità, cultura e internet. Tutte le mattine, un pugno di link da leggere, vedere e ascoltare.

Il “Codice rosso” sulla violenza di genere è stato approvato dal Senato. La legge introduce una corsia preferenziale per le denunce e mira a rendere le indagini più rapide, imponendo un limite di tre giorni entro cui la vittima deve essere ascoltata dai pm. La legge prevede pene per i reati di revenge porn e forti inasprimenti di pena per stalking, maltrattamenti in famiglia e per lo sfregio con acido. (la Repubblica)

Sul sito del Senato trovate la bozza del provvedimento approvato (deve ancora essere pubblicato in Gazzetta ufficiale). (Senato.it / PDF)

Salvini ha rilanciato la notizia segnalando l’astensione del Pd e di Liberi e Uguali, aprendo al dileggio dei troll di estrema destra. Ma l’astensione del centrosinistra è motivata, tra le altre, cose anche dalla completa assenza di risorse stanziate nella legge — sono tempi di ristrettezze — che rendono però di fatto impossibile da applicare il limite dei tre giorni. La deputata democratica Lucia Annibali spiega la posizione del partito in un’intervista a Luciana Matarese, sottolineando che nelle Procure più piccole, dove manca personale specializzato, il limite dei tre giorni sarà attivamente controproducente. (HuffPost)

Tutto lʼarco governativo ha espresso soddisfazione per lʼapprovazione del testo: secondo Di Maio, “le donne italiane e i loro figli, da oggi, possono sentirsi un po’ più al sicuro.” Secondo il sottosegretario alle Pari Opportunità Spadafora, che come ricorderete aveva accusato Salvini di sessismo, “per le donne questa è una settimana decisiva, quasi storica.” Oggi il sottosegretario presenterà a Palazzo Chigi, insieme alla ministra Bongiorno, il Piano operativo sulla violenza contro le donne, che dovrebbe prevedere anche maggiori fondi ai centri antiviolenza. (Facebook / HuffPost)

I centri antiviolenza — 338 su tutto il territorio nazionale — sono stati appena censiti dallʼIstat e dal Cnr proprio in vista dellʼapprovazione del nuovo piano: nel 2017 hanno dato accoglienza a oltre 33mila donne. (la Repubblica 8/07, dietro paywall)

Secondo la senatrice Valeria Valente (Pd) si tratta di una legge in cui “è prevalsa la logica della propaganda su quella del buon governo.” Anche Valente sottolinea il rischio di vittimizzazione secondaria delle donne. Secondo Paola Binetti l’assenza di risorse aggiuntive rende il limite dei tre giorni “un diritto non esigibile, una vera patologia di questo governo.” (il Messaggero)

Alle accuse che l’invarianza finanziaria renda la legge “lettera morta” ha risposto nel merito e in maniera assolutamente esaustiva il ministro della Giustizia Bonafede, che ha detto: “Abbiamo valutato con attenzione, non solo a livello politico ma anche a livello tecnico, l’invarianza finanziaria prevista dal provvedimento e in questo caso abbiamo fatto tutte le valutazioni che erano necessarie.” (Adnkronos)

Lella Palladino, presidente di Di.Re (la rete nazionale dei centri antiviolenza), lo scorso aprile definiva il ddl come “ennesimo proclama inutile sulla pelle delle donne,” proprio per la mancanza di un riferimento esplicito ai centri antiviolenza, e per il rischio che il limite dei tre giorni finisca per scoraggiare le denunce, invece che accelerare i procedimenti giudiziari. Lo stesso limite viene definito “unʼarma a doppio taglio” da un comunicato congiunto di Cgil-Cisl-Uil, secondo cui lʼapprovazione del Codice Rosso è “un’occasione mancata per fare un vero passo avanti sul tema della violenza maschile contro le donne.” (Lettera Donna / Cisl.it)

Lo scorso 10 marzo Info Data del Sole 24Ore aveva visualizzato la situazione della violenza sulle donne in Italia. Secondo i dati Istat, nel biennio 2015-2016 il 4,1% delle ragazze che oggi hanno meno di 30 anni hanno subito violenze sessuali quando erano minorenni. È in aumento anche il numero di figlie e figli che assistono a episodi di violenza sulla propria madre (il 64,8%!). Secondo i dati Istat del 2014, quasi una donna su tre (31,5%) ha subito qualche forma di violenza fisica o sessuale. (il Sole 24Ore)

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Mondo

Sudan. Il faticosissimo accordo tra giunta militare e rappresentanti della sollevazione popolare è stato finalmente firmato. È un passo gigantesco per il movimento di protesta, malgrado sia chiaro che sono ancora i militari a conservare una posizione di forza. Nel frattempo continuano i lavori, se possibile ancora più complessi, per la stesura della Costituzione — che in molti sperano possa essere firmata già venerdì. (Al Jazeera)

L’OMS ha dichiarato l’epidemia di ebola in Congo un’emergenza sanitaria di interesse internazionale: la dichiarazione di emergenza è un termine burocratico per le Nazioni Unite che permetterà di stanziare nuovi fondi e ottenere visti in tempi più brevi per i volontari che arrivano dall’estero. Il direttore generale dell’OMS Tedros ha precisato comunque che l’epidemia è un fenomeno locale, e che il rischio di diffusione internazionale è basso, invitando gli altri paesi a non emettere travel ban o chiudere i propri confini con il Congo. (UN Dispatch)

La risoluzione per chiedere l’impeachment di Trump è già stata archiviata: la leadership democratica ha votato insieme ai repubblicani per fermare la proposta, avanzata dal democratico Green dopo le illazioni razziste di Trump contro quattro deputate democratiche. Dopo il voto, la Camera si è rifatta votando per dichiarare l’oltraggio criminale alla Corte per il procuratore generale Barr e il segretario del Commercio Ross per aver nascosto informazioni riguardo ai piani dell’amministrazione sull’introduzione di una domanda sulla cittadinanza nel censimento dell’anno prossimo. (NBC News)

(La Camera ha votato anche per bloccare la vendita di armi all’Arabia Saudita, confermando il voto già passato al Senato. La risoluzione ora si dirige alla Casa bianca, dove certamente Trump imporrà il proprio veto.) (Al–Araby Al-Jadeed)

Che piaccia o meno ai liberal vecchio stampo dei democratici, il partito dovrà fare qualcosa contro l’ulteriore deriva razzista di Trump. Durante un comizio politico in North Carolina Trump è tornato ad attaccare la deputata Ilhan Omar, mentre il pubblico strepitava “Send her back,” un sostituto, infinitamente più grave, del “Lock her up” di tre anni fa. (Los Angeles Times)

Joaquin Guzman, “El Chapo,” è stato condannato all’ergastolo, ad altri trent’anni di carcere (sì), e a confische per il valore di 12,6 miliardi di dollari. Guzman passerà il resto della propria vita nella prigione supermax del Colorado. (CNN)

L’erede di Merkel Annegret Kramp-Karrenbauer sostituirà von der Leyen al ministero della Difesa tedesco — un passo fondamentale nel proprio percorso verso la candidatura nel 2021. Ma Kramp–Karrenbauer nel frattempo dovrà cercare di sopravvivere all’incarico, più insidioso che mai, dalla gestione delle infiltrazioni neo–naziste nell’esercito, allo scontro con gli Stati Uniti per le spese della Difesa nel contesto della NATO. (DW)

Il passato europeista di Boris Johnson non tradisce che abbia cambiato idea, ma che il futuro Primo ministro britannico possa dire tutto e il contrario di tutto. (the Guardian)

Fonti del South China Morning Post rivelano che la Cina è al lavoro per cercare di risolvere la crisi politica di Hong Kong. Obiettivo del governo centrale è evitare a tutti i costi ulteriori violenze, in modo da garantire stabilità alla città — ma la necessità è quella di impedire che le proteste si espandano. Secondo le fonti, Pechino sospetta che siano in atto ingerenze da parte di altri paesi per destabilizzare lo sviluppo cinese. (South China Morning Post)

Italia

Per essere “fantasia,” come dice Salvini, il caso sull’incontro al Metropol di Mosca procede spedito nel mondo reale. Gianluca Meranda ha ricevuto un avviso di garanzia e la guardia di finanza di Milano ha effettuato perquisizioni a casa sua. Lo studio legale di Meranda non pagava l’affitto da otto mesi, ed era stato sfrattato. Quando la Gdf si è recata in sede a Roma per perquisirla hanno trovato lo studio vuoto. Alla fine i documenti sono stati acquisiti: erano conservati all’interno di un furgone in un’autorimessa, come succede in qualsiasi altro studio legale rispettabile. Sono state perquisite le case anche di Vannucci, e, secondo fonti di Repubblica, di Savoini. (la Repubblica)

Sul Russiagate di Salvini riferirà al Senato mercoledì prossimo… Giuseppe Conte. Che ovviamente non avrà niente da dire, ma che così almeno ammette che qualcuno deve rendere conto in Parlamento dello scandalo, cercando di mettere il vicepremier alle strette. L’ipotesi di corruzione internazionale è solo una delle tantissime crepe che sembrano seriamente minacciare il futuro del governo. (il Sole 24Ore)

Salvini ha così bisogno di tenersi lontano dal Parlamento da cercare rifugio per due giorni a Helsinki, dove si sta tenendo una riunione informale dei ministri dell’Interno dell’Unione europea. Non ci sarebbe niente di strano nella partecipazione di Salvini, se non fosse che in precedenza a balzato gli incontri del 7 giugno, 7 marzo, 7 febbraio e 6 dicembre, per non interrompere il proprio tour eterno di comizi in tutti i comuni d’Italia. (Next Quotidiano)

Tra le altre, cʼè anche la decisione della Lega di votare contro la nomina di von der Leyen alla Commissione Europea. Il premier Conte accenna allʼinsoddisfazione per questo voto contrario in una lettera apologetica che scrive oggi alla Repubblica: “Non sono in condizione di prefigurare se questa contrarietà avrà ripercussioni sulle trattative che si svolgeranno per definire la composizione della squadra di neo-Commissari. Di certo non si tratta di rivendicare una “poltrona” a beneficio di una singola forza politica. Si tratta di difendere gli interessi nazionali e di rivendicare per l’Italia il posto di prestigio che merita.” (la Repubblica)

Unʼaltra tegola, invece, è stata evitata: il viceministro allʼEconomia Garavaglia è stato assolto dallʼaccusa di turbativa dʼasta. I fatti risalgono al 2014, quando era assessore in Regione Lombardia. Il M5S, che aveva minacciato di chiedere le sue dimissioni in caso di condanna, ha espresso soddisfazione per lʼesito del processo, e hanno esortato il viceministro a convincere Salvini a riferire in Parlamento sul caso dei fondi russi. (Corriere della Sera Milano / TGCOM)

È stato condannato a 5 anni e 6 mesi, invece, lʼex vicepresidente della Regione Mantovani. Lʼaccusa — la stessa che è caduta per Garavaglia — è di aver pilotato un bando per un servizio di trasporto di malati dializzati nel territorio di tre Asl lombarde. (Milano Today)

Schadenfreude

Se vi serve fare il pieno di imbarazzo di seconda mano vi consigliamo la visione della seconda udienza al Congresso statunitense su Libra, dove potete vedere anche i più liberisti tra i liberisti deridere la moneta globale di Facebook con sede in Svizzera: a nessuno, letteralmente nessuno, piace il progetto. (Bloomberg)

Cult

Notre–Dame di Parigi è andata molto più vicina a crollare di quanto si pensi, rivela un’indagine del New York Times. La struttura è stata salvata solo grazie a rischi giganteschi a cui si sono sottoposti i vigili del fuoco nel corso della terza e quarta ora di incendio, resi necessari da un errore durante la prima ora: non si sarebbe infatti riuscito a riconoscere immediatamente la fonte del fuoco, rallentando i lavori proprio quando sarebbe stato più facile contenere le fiamme. (the New York Times, nota #giornalismi: il pezzo contiene un notevole lavoro di infografiche, merita anche solo per quello)

Questa intelligenza artificiale è capace di risolvere il cubo di Rubik in 1,2 secondi, usando spesso solo una ventina di mosse. (Engadget)

Sky: Children of the Light, l’atteso nuovo gioco dagli sviluppatori di Journey, è disponibile per iPhone e iPad, e sarà presto disponibile per Android, Pc, e Mac. È gratuito, ma ci sono acquisti in–app. (the Verge)

Ambiente

A Chennai, India, la siccità è talmente grave che si vede dallo Spazio. (BBC News)

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