in copertina, foto the Submarine / Brian Solis
Questa è Hello, World!, la nostra rassegna mattiniera di attualità, cultura e internet. Tutte le mattine, un pugno di link da leggere, vedere e ascoltare.
Secondo due report paralleli del Wall Street Journal e del Washington Post — entrambi citano fonti anonime — la Federal Trade Commission statunitense e Facebook avrebbero trovato un accordo per chiudere l’indagine sul caso Cambridge Analytica. (the Wall Street Journal / the Washington Post)
Facebook avrebbe accettato di pagare una multa da 5 miliardi di dollari — la più salata mai emessa dalla FTC. Ma l’accordo rivela la disparità di forze tra stato e Facebook: quella che per l’authority è una multa record per il colosso di Menlo Park è una cifra così irrisoria che il valore delle azioni di Facebook è salito non appena i giornali hanno rivelato la notizia. (Yahoo Finance)
Il valore di Facebook ci ha messo ben quindici minuti per salire di 5 miliardi dopo la pubblicazione della notizia. La candidata alle primarie democratiche Elizabeth Warren è tornata a ripetere che l’unica soluzione è spezzare i monopoli della Silicon Valley:
Facebook made $5 billion in profits in just the first three months of last year. The company is too big to oversee, and this drop-in-the-bucket penalty confirms that. The FTC should break Facebook up, plain and simple. Enough is enough.
— Elizabeth Warren (@SenWarren) July 12, 2019
Sulla multa i cinque commissari della FTC si sono divisi lungo le linee di partito: i tre repubblicani hanno votato a favore della multa, i due democratici contro. Secondo il parlamentare democratico David Cicilline, che guida il sottocomitato della Camera all’antitrust, la FTC ha “dato a Facebook un regalo di Natale in anticipo,” e la multa costituisce a stento “uno schiaffo sulla mano.”
The FTC just gave Facebook a Christmas present five months early.
— David Cicilline (@davidcicilline) July 12, 2019
Ma Cicilline non ha intenzione di concedere la vittoria a Facebook, e conclude seccamente il proprio thread di commento dicendo che “se la FCT non proteggerà i consumatori, dovrà farlo il Congresso.” (Twitter)
Anche secondo il senatore Mark Warner “è chiaro che sono necessarie riforme strutturali profonde.” (Twitter)
Secondo Lindsey Barrett, docente all’Università di Georgetown che ha lavorato come consulente esterna in materia di privacy per Facebook, la multa è così bassa che Facebook e le altre aziende del settore “la prenderanno come esempio” e continueranno così a comportarsi in modo irresponsabile nei confronti della privacy dei propri utenti. (Twitter)
FB will take this case as an example, and so will the other tech companies. violate the law on as grand a scale and in as reckless a way as FB did in cambridge analytica, and you’ll have to pay a fine that won’t break the bank and deal with some minor reporting requirements.
— Lindsey Barrett (@LAM_Barrett) July 13, 2019
Secondo Nilay Patel di the Verge la multa della FTC è “imbarazzante,” perché non colpisce nessuno dei meccanismi di guadagno dell’azienda. Oltre al costo pecuniario sembra che l’unica richiesta da parte della FTC sia che Facebook documenti le proprie politiche di privacy prima di lanciare nuovi prodotti, e che Zuckerberg “prometta” di rispettare la privacy degli utenti. (the Verge)
La multa, insieme alle richieste operative della FCT, costituiscono per Facebook poco più di un nuovo costo operativo. Finché non si attaccano i meccanismi dei centri di profitto dell’azienda disastri come quelli di Cambridge Analytica sono solo destinati a ripetersi. (Recode)
Quando lo scorso aprile si è iniziato a parlare del valore della multa — all’epoca si vociferava di una cifra che andasse dai 3 ai 5 miliardi — Kara Swisher aveva commentato sul New York Times che serviva aggiungerci uno zero. (the New York Times)
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Mondo
InfoMigrants ha raccolto la storia di “Mariam,” una ragazza ivoriana di sedici anni imprigionata a Tripoli e vittima di sfruttamento sessuale. “Mariam” ha spiegato di essere intrappolata, sfruttata, picchiata, ma non ha fonti di guadagno che le permettano di pagare quanto il suo “Monsieur” chiede per liberarla. (France 24)
Il vicepresidente degli Stati Uniti Pence ha fatto visita a un campo di concentramento vicino McAllen, in Texas. Malgrado abbia descritto il sito come sovraffolato e con una puzza “orrenda,” Pence ha dichiarato di non esserne sorpreso: “sapevo avrei visto un sistema che era stato sopraffatto.” Pence ha chiesto di nuovo al Congresso altri fondi per gestire i flussi migratori lungo il confine con il Messico, ma ha chiarito di essere soddisfatto del lavoro della polizia di frontiera. (the Hill)
Per chiarirci, la situazione per cui alla polizia di frontiera vanno i complimenti della Casa bianca è questa:
VP saw 384 men sleeping inside fences, on concrete w/no pillows or mats. They said they hadn’t showered in weeks, wanted toothbrushes, food. Stench was overwhelming. CBP said they were fed regularly, could brush daily & recently got access to shower (many hadn’t for 10-20 days.) pic.twitter.com/tHFZYxJF7C
— Josh Dawsey (@jdawsey1) July 12, 2019
Un report del Comitato di supervisione della Camera (hostato qui da CNN) descrive gli effetti della politica di “tolleranza zero” di Trump sul confine, contando i casi di almeno 18 bambini sotto i due anni che sono stati strappati alle proprie famiglie per periodi che vanno “dai 20 giorni ai sei mesi,” e descrivendo i soprusi di cui sono stati vittima centinaia di altri minori. (CNN)
Trump si è fermato una mezz’oretta a rispondere alle domande dei giornalisti prima di lasciare la Casa bianca per un viaggio in Wisconsin e Ohio e ha letteralmente mentito o deformato la realtà in ogni risposta che ha dato, prendendosi i meriti di riforme di Obama, e dichiarando che i reportage contro la sua amministrazione erano di giornalisti senza fonti, e che i social network censurano le persone con opinioni conservatrici, tra le altre cose. Secondo Aaron Rupar è stata mezz’ora di vero e proprio gaslighting. (Vox)
Sudan. La giunta militare e i leader delle proteste firmeranno oggi ufficialmente l’accordo politico che inquadra il percorso di democratizzazione del paese. Il documento istituisce un nuovo consiglio di transizione unitario, con componenti militari e civili, che governerà per i prossimi tre anni, in vista di elezioni. (Al–Araby Al–Jadeed)
Almeno sette persone sono state uccise in un attentato suicida nella città portuale di Kismayo, in Somalia. Tra le vittime ci sono anche un ex ministro, un parlamentare, e due giornalisti. L’attentato è stato rivendicato dal gruppo armato al–Shabab, legato ad al–Qaeda, che sta cercando di far crollare il governo. (Al Jazeera)
Dania Akkad rivela su Middle East Eye che l’FBI avrebbe visitato almeno quattro dissidenti politici sauditi residenti negli Stati Uniti per avvisarli che la loro vita poteva essere a rischio. È stato contattato anche un altro attivista, di origini non saudite ma vicino a Khashoggi. L’FBI ha tranquillizzato i dissidenti che ha contattato spiegando che li avrebbero protetti a prescindere dalle posizioni della Casa bianca, ma almeno in un caso hanno anche proposto a una persona di diventare loro informatore. (Middle East Eye)
Centinaia di “gilet noirs” — membri di collettivi di migranti sans papier — hanno occupato ieri per alcune ore il Pantheon di Parigi, per chiedere regolarizzazione e libertà di movimento:
L’occupazione è stata pacifica, ma una volta usciti i manifestanti sono stati caricati con violenza dalla polizia in assetto antisommossa:
Il ministro degli Esteri tedesco Heiko Maas è tornato ad auspicare una coalizione di paesi europei “volenterosi,” disposti ad accettare la redistribuzione dei migranti che arrivano lungo la rotta mediterranea. “Il blocco deve finire,” ha detto Maas. (DW)
Italia
Medhanie Tesfamariam Berhe è libero. Dopo più di tre anni in carcere a Palermo, i giudici hanno finalmente ammesso che si è trattato di un clamoroso scambio di persona, e che non è lui il “Generale” Mered, uno dei più ricercati trafficanti di esseri umani. Berhe è stato comunque riconosciuto colpevole di favoreggiamento dell’immigrazione clandestina, per aver aiutato alcuni cugini a raggiungere l’Europa, ma ha già scontato la propria pena e quindi è stato immediatamente rilasciato. (the Guardian)
La sua libertà, però, potrebbe essere già finita: Lorenzo Tondo, il giornalista del Guardian che più da vicino ha seguito questa persecuzione giudiziaria, denuncia su Facebook che la polizia ha scortato Berhe in un centro di espulsione, da cui potrebbe essere deportato in Sudan o in Eritrea, dove rischia di essere torturato e ucciso come disertore. Il suo avvocato aveva depositato una richiesta d’asilo ieri mattina. (Facebook)
Sono stati recuperati i corpi di 72 migranti morti nel naufragio di un’imbarcazione al largo della Tunisia a inizio luglio. Secondo la Mezzaluna Rossa, il bilancio delle vittime potrebbe essere superiore a 80. Erano diretti in Italia, ma non c’era nessuno a soccorrerli. (Sky TG 24)
Savoini chi? La linea difensiva di Salvini sul “Russiagate” nostrano è ormai ufficialmente quella di scaricare il suo ex portavoce e factotum per i rapporti con la Russia. Ieri ha detto di non averlo invitato lui agli ultimi incontri con Putin, e di non sapere “che cosa ci facesse a quel tavolo.” “Io vado in giro con centinaia di persone. Cosa facciano e cosa chiedano a nome loro e di altri la sera non mi è dato saperlo.” (Rai News)
Gif di AsliCandan
Forse lo sa il capo della sua segreteria, Andrea Paganella, che in una foto pubblicata dall’Espresso parla con Savoini a Mosca al convegno di Confindustria Russia, il giorno prima dell’incontro al Metropol. (l’Espresso, dietro paywall)
NEW: Yesterday, Matteo Salvini’s spokesperson was quoted in Italian media saying: “the Lombardy-Russia association has nothing to do with Lega.”
On the left: the organisational chart of deputy prime minister Salvini’s office.
On the right: the Lombardy-Russia staff page. pic.twitter.com/jdALCn4u6X
— Alberto Nardelli (@AlbertoNardelli) July 12, 2019
Intanto Repubblica oggi dice di essere stata contattata da un tale Gianluca Merenda, avvocato, che sarebbe stato uno degli uomini presenti alla trattativa. Merenda conferma che “la trattativa ci fu, ma non si perfezionò.” (la Repubblica, dietro paywall)
Il portavoce del Cremlino Dmitry Peskov ha detto invece che non c’è niente da commentare, dal momento che le notizie pubblicate finora “non implicano assolutamente niente.” (Tass)
Di Maio a Torino ha difeso a spada tratta la sindaca Appendino da quelle che ha definito “minoranze rancorose.” “È il futuro del Movimento, sto con lei qualsiasi cosa decida di fare.” (il Fatto Quotidiano)
Ad aver esacerbato la crisi interna alla maggioranza 5 Stelle di Torino è il trasloco del Salone dell’Auto a Milano, avallato dal vicesindaco Guido Montanari contro il parere della stessa Appendino — che ieri si vociferava avesse intenzione di dimettersi. (Corriere della Sera / Quotidiano.net)
Silvia Romano, la volontaria italiana rapita in Kenya il 20 novembre dell’anno scorso, era viva almeno fino a Natale, poi sarebbe stata ceduta ad un’altra banda e si sono perse le sue tracce. Sono queste le magre novità emerse da un vertice congiunto tra le autorità italiane e kenyote. (AGI)
Milano
Secondo questo studio sugli effetti del cambiamento climatico nelle città, a Milano nel 2050 farà caldo come a Dallas. (Corriere della Sera Milano)
Cult
Al momento più di 500 mila persone hanno aderito a un evento Facebook in cui si propone di assaltare l’area 51, la celebre base militare del Nevada da sempre al centro di mille teorie del complotto. L’evento è stato reso virale da una pagina di shitposting e da un gamer, ma la cosa è chiaramente sfuggita dalle loro mani. (Vox)
Se volete partecipare l’evento è questo, si fa il 20 settembre.
Sappiatelo: gli eredi della dinastia Hohenzollern, capitanati dal bisnipote di Guglielmo II, rivogliono le opere d’arte che sono state sottratte loro dopo la caduta della monarchia in Germania nel 1918. (DW)
La lotta del popolo Guaranì per difendere la stevia, una pianta erbacea usata come dolcificante naturale, dalle grinfie dei colossi delle bibite gassate. (Atlas Obscura)
Spazio
Tutto pronto per il lancio di Chandrayaan-2, la sonda spaziale indiana che cercherà acqua e altre risorse naturali vicino al polo Sud della Luna. Si tratta della seconda missione spaziale indiana verso il satellite, dopo l’invio della sonda Chandrayaan-1 nel 2008. (Scientific American)
Ambiente
Non solo nel cervello: le micro-particelle dell’inquinamento atmosferico si trovano a miliardi anche nei tessuti del cuore, secondo una nuova ricerca dell’università di Lancaster. (the Guardian)
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