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Questa è Hello, World!, la nostra rassegna mattiniera di attualità, cultura e internet. Tutte le mattine, un pugno di link da leggere, vedere e ascoltare.

Un 32enne di nazionalità bengalese, Sahid Mnazi, è morto all’interno del Cpr di Torino: secondo i medici legali il decesso è avvenuto per “cause naturali” non meglio specificate, ma altri detenuti all’interno del centro testimoniano che Mnazi aveva subito una violenza sessuale, e non era stato adeguatamente curato — anzi, da 15 giorni si trovava in isolamento. La Questura smentisce che la violenza sia mai stata denunciata, ma c’è una mail del 25 giugno che dimostra il contrario. (Fanpage)

In seguito alla morte, nel centro di detenzione sono scoppiate proteste, con l’incendio di materassi e altre suppellettili da parte dei detenuti. (la Repubblica Torino)

Secondo gli attivisti che alle 21.30 si sono radunati in presidio di solidarietà sotto le mura del Cpr, in corso Brunelleschi, la polizia avrebbe represso con violenza la rivolta all’interno, con cariche, lacrimogeni e idranti:

La polizia ha caricato anche i manifestanti fuori dal centro di detenzione. Una testimonianza in diretta dal presidio su Radio Blackout.

Eredi dei vecchi Cie, ribattezzati così dal ministro Minniti, i Cpr sono per molti aspetti peggio delle carceri vere e proprie: per esservi reclusi — in attesa di un “rimpatrio” che nella maggior parte dei casi non arriva — non serve aver commesso nessun reato, ma basta la condizione amministrativa di trovarsi senza documenti. Attualmente in Italia sono in funzione 7 Cpr, ma è nei piani del governo l’apertura di un centro in ogni regione — per l’apertura di quello di Milano, di cui abbiamo parlato qualche mese fa, sono in corso i lavori. (Jacobin Italia, 3/06; the Submarine, 29/11/2018)

Spesso oggetto di rivolte interne, scioperi della fame e tentativi di evasione, i Cpr sono buchi neri del diritto clamorosamente assenti dal dibattito pubblico, se non quando capitano casi eclatanti come quello di Torino. Pochi giorni fa, in seguito a una rivolta, 13 detenuti sono riusciti a evadere dal Cpr di Ponte Galeria, a Roma. I migranti in sciopero della fame all’interno del Cpr di Caltanissetta, invece, sono quelli che Salvini ha deriso a inizio mese, dicendo che se non mangiano è meglio perché “risparmiamo soldi.” (Corriere della Sera Roma / TPI)

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Mondo

Dopo le aggressioni della polizia di ieri, la capa esecutiva di Hong Kong Carrie Lam Cheng Yuet-ngor è tornata a promettere che la legge sull’estradizione è “morta,” e ha annunciato anche indagini contro gli abusi della polizia negli ultimi giorni. Ma per qualche ragione Lam si rifiuta di ritirare formalmente la legge. (South China Morning Post)

Il portavoce dell’organizzazione iraniana per l’energia atomica Behrouz Kamalvandi ha confermato che il paese ha portato il livello di arricchimento dell’uranio al 4,5%, segnando ufficialmente la rottura di un pezzo dell’accordo sul nucleare del 2015. Kamalvandi ha dichiarato che “questo livello di purezza soddisfa le necessità energetiche del paese,” indicando che l’Iran non ha intenzione di procedere ulteriormente con l’arricchimento dell’Uranio. (Al netto delle reazioni europee di questi giorni, è importante ripetere che per costruire armi atomiche serve uranio arricchito al 90%, e il paese è evidentemente ben lontano da quella soglia.) (Al–Araby Al–Jadeed)

Prima dell’accordo firmato da Obama l’Iran era arrivato ad arricchire uranio fino al 20%, ma all’epoca ne aveva molto più di ora. I paesi firmatari europei si stanno muovendo in emergenza per cercare di trovare un nuovo accordo con Teheran, ma una cosa è certa: un accordo migliore, per tutte le parti interessate, è impossibile. (Al Jazeera)

Non solo l’Italia, anche la Francia è in una situazione emergenziale per la diffusione di femminicidi: dall’inizio dell’anno ce ne sono stati 75, di cui 53 domestici. La ministra per la Parità di genere Marlène Schiappa è tornata a promettere nuove misure contro la violenza domestica — sabato a Parigi si è tenuta una manifestazione per chiedere al governo Macron di agire. In Europa un esempio da seguire c’è, quello spagnolo, dove un’applicazione puntuale degli ordini restrittivi ha portato a un dimezzamento dei femminicidi. In Spagna ne vengono emessi circa 20 mila all’anno, mentre in Francia solo 1300. (France 24)

Trump se l’è presa veramente male per le mail in cui l’ambasciatore britannico Darroch negli Stati Uniti lo definiva un inetto — la verità fa male. In un paio di tweet il presidente ha annunciato che gli Stati Uniti non vogliono più “avere a che fare” con Darroch, “ma la buona notizia è che presto il Regno Unito avrà un nuovo Primo ministro!” commenta Trump. (the Guardian)

Oltre alla presidenza, alle prossime elezioni statunitensi si gioca anche la maggioranza al Senato: è una battaglia altrettanto importante per i democratici, che hanno ovviamente bisogno del controllo delle due camere per attuare le proprie riforme. Si tratta di una sfida difficile, almeno quanto quella per la presidenza — ma le sempre più probabili candidature dei repubblicani Kobach in Kansas e Moore in Alabama, ben radicati nel partito ma entrambi decisamente impopolari, rende lo scenario più plausibile. I democratici hanno bisogno di almeno tre dei seggi repubblicani per conquistare la maggioranza. (CNN)

Un avvocato di Trump sostiene che il presidente non abbia “nessun legame” con Jeffrey Epstein, il finanziere arrestato per traffico sessuale di minori. Eppure, nel 2002, Trump aveva dichiarato al New York Magazine: “Conosco Jeff da quindici anni, è un tipo incredibile. È molto divertente stare in sua compagnia. Dicono che gli piacciono le donne almeno quanto a me, e molte sono particolarmente giovani. Non c’è dubbio — Jeffrey si diverte.” (the Washington Post, via Outline.com)

Italia

Un senzatetto 42enne di origine rumena è stato picchiato e dato alle fiamme alla stazione di Villafranca, in provincia di Verona. L’uomo si trova ricoverato in gravi condizioni, mentre ancora non si conoscono il movente e gli autori dell’aggressione. (la Repubblica)

Navi militari a difesa dei porti e nuovi accordi con le autorità libiche — incluse dieci nuove motovedette da regalare alla “Guardia costiera” di Tripoli: è questa la ricetta varata dal Comitato ordine e sicurezza, presieduto da Salvini, per evitare nuovi casi Sea Watch e Mediterranea. Per oggi il presidente del Consiglio Conte ha convocato un vertice di governo sull’immigrazione. (la Repubblica)

La Guardia di finanza ha contestato una nuova violazione del decreto sicurezza alla nave Alex di Mediterranea, per uno sconfinamento accidentale in acque territoriali italiane che sarebbe avvenuto venerdì mattina. L’accusa è chiaramente pretestuosa, ma comporta una seconda multa e la confisca dell’imbarcazione. (il Fatto Quotidiano)

24 ergastoli: è la sentenza in appello sul caso dell’Operazione Condor, riguardo il coordinamento tra giunte militari di Bolivia, Cile, Uruguay e Perù, realizzata con la complicità della CIA e dell’FBI, per abbattere le forze di sinistra in America Latina. Nel contesto delle azioni di terrorismo di stato sono stati sequestrati e assassinati 23 cittadini di origine italiana. (la Repubblica)

Per superare l’emergenza e pianificare una migliore gestione dei rifiuti, il comune di Roma ha formato una “cabina di regia permanente” insieme a Ama e ai sindacati. “Abbiamo avviato un percorso fondamentale e abbiamo registrato un’unità di intenti a remare tutti nella stessa direzione, mettendo sempre i cittadini al primo posto,” ha commentato la sindaca Raggi. (Roma Today)

Nessuna giustizia per Giuseppe Uva: la corte di Cassazione ha confermato l’assoluzione dei poliziotti e dei carabinieri accusati di omicidio preterintenzionale per la morte di Uva, operaio di Varese morto nel 2008 dopo una notte in caserma. I legali della famiglia hanno annunciato il ricorso alla corte di Strasburgo. (Adnkronos)

Tech

Liam Booth, il capo della sicurezza di Mark Zuckerberg, lascerà il proprio posto nell’ufficio del amministratore di Facebook. Booth era stato accusato due mesi fa da due ex dipendenti dell’azienda di molestie sessuali, razzismo, omofobia e transfobia. Nonostante tutto, l’azienda ancora nega che sia successo niente: Zuckerberg apparentemente non sa nemmeno cosa succede fuori dalla porta del suo ufficio. (Business Insider)

Questa estensione di Chrome fa sembrare Netflix una videochat di Hangouts così potete finire di guardare Stranger Things anche al lavoro. (the Verge)

Cult

La tv pubblica giapponese NHK ha pubblicato un documentario in quattro parti dedicato alle opere di Miyazaki, con dietro le quinte mai visti prima sulle ultime due opere di Studio Ghibli. Tutti e quattro gli episodi sono disponibili online con sottotitoli e commento in inglese. (NHK, via Kottke)

Da Chernobyl a Grenfell Tower: l’ascesa dei selfie scattati nei luoghi delle tragedie, analizzata da Brit Dawson. (Dazed)

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Gif di Marissa K

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