Il ricatto politico di Malta e Italia a Mediterranea

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Il ricatto politico di Malta e Italia a Mediterranea
in copertina, foto di Mediterranea via Instagram

Il veliero Alex di Mediterranea si trova ancora al limite delle acque territoriali italiane, con una quarantina di naufraghi ancora a bordo: i 13 soggetti giudicati più vulnerabili sono stati fatti sbarcare e portati a terra dalla Guardia costiera. (Twitter)

La situazione è tra le più paradossali: già nella notte dell’altroieri Malta aveva dato disponibilità ad accogliere i migranti, ma solo se l’Italia avesse accettato di prenderne altri 55 attualmente trattenuti sull’isola (una sorta di scambio di prigionieri di cui si fa fatica a comprendere il senso). Mediterranea ha chiesto semplicemente che il trasbordo avvenisse su mezzi militari italiani o maltesi, data l’impossibilità di affrontare una traversata di 15 ore con così tante persone a bordo (la portata massima della barca è 18). L’accordo tra La Valletta e Roma è stato smentito, poi riconfermato, ma nessun mezzo militare né italiano né maltese si è fatto vedere all’orizzonte — e ora il Viminale accusa la Ong di non voler andare a Malta. (Avvenire / la Repubblica, entrambi con un inviato a bordo della Alex)

Ecco la Alex #Mediterranea, bloccata in acqua internazionali per tutto il giorno sotto il sole a picco.

La Alex non è attrezzata per garantire a lungo la sicurezza di un numero così alto di persone. È stata costretta a imbarcare i naufraghi per una questione di vita o di morte. pic.twitter.com/Ojt6cqeoBS

— Mediterranea Saving Humans (@RescueMed) July 5, 2019

Si è offerta di effettuare il trasbordo anche la nave della Ong Open Arms, ma le autorità maltesi hanno detto che per loro i porti sono chiusi: si tratta evidentemente di un ricatto politico, e né all’Italia né a Malta interessa minimamente lo sbarco in sicurezza di queste persone. (TPI)

La giornata a bordo della Alex, affollata e con il sole a picco, è stata lunga e difficile. Nell’ultimo comunicato diffuso in serata, gli attivisti denunciano la mancanza di assistenza e la situazione di estrema difficoltà a bordo: “Per tutti noi le condizioni igienico sanitarie sono ormai al collasso e non ci è stato nemmeno fatto un carico di acqua dolce come richiesto.” (Facebook)

Nel frattempo, la nave Alan Kurdi della Ong tedesca Sea-Eye ha soccorso altre 65 persone. Rifiutando la richiesta di riportarle in Libia, in mancanza dell’indicazione di un porto sicuro da parte delle autorità italiane e maltesi, la nave al momento sta facendo rotta verso Lampedusa, il porto sicuro più vicino. (Twitter)

With 65 rescued persons on board we are now on our way to Lampedusa.

We are not intimidated by a Minister of Interior but instead head towards the nearest port of safety.

The law of the sea applies, even when some government representatives refuse to believe that.#AlanKurdi pic.twitter.com/blVAtWeVnJ

— sea-eye (@seaeyeorg) July 5, 2019

Salvini ha deciso di scrivere una lettera al suo omologo tedesco Seehofer chiedendo alla Germania di intervenire: “L’Italia, pur continuando a rispettare la normativa sovranazionale e a difendere responsabilmente le frontiere europee a beneficio di tutti gli Stati Membri dell’Ue, non intende più essere l’unico hotspot dell’Europa.” (HuffPost)

(Ricordiamo di nuovo che l’occasione per far sì che l’Italia non fosse più l’unico “hotspot dell’Europa” c’era, ed era la riforma del trattato di Dublino a cui la Lega si è sempre opposta.) (il Sole 24 Ore)

Intervistata da Repubblica, Carola Rackete spiega che rifarebbe tutto quello che ha fatto. “Non mi importa di quello che dice Salvini, sono veramente contenta che abbiamo portato al sicuro queste persone, e sono ancora abbastanza scioccata che ci sia voluto tanto tempo.” (la Repubblica / video)

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Mondo

Secondo stime dell’OMS sono almeno 1000 le persone uccise negli ultimi tre mesi nella guerra in quel porto sicuro che è la Libia. Il numero dei feriti sarebbe attorno ai 5000, mentre sono almeno 100 mila le persone che hanno dovuto lasciare la propria casa per sfuggire alle violenze. (Al Jazeera)

Il ministero delle Amministrazioni Locali siriano sta rifiutando decine di richieste da parte di persone sfollate che vorrebbero tornare a casa, dopo essere state costrette alla fuga dai bombardamenti governativi e russi a Taldou, nel governatorato di Homs. Il rifiuto arriva per generici motivi di “sicurezza nazionale.” (Sì, gli sfollati devono fare richiesta per tornare a casa in Siria) (Al–Araby Al–Jadeed)

Those applying to return to Syria now are from a self-selecting group of people who don’t believe they have problems with Syria’s security agencies, and yet these are the levels of rejections occurring on a consistent basis. https://t.co/gtPTKp15a5

— Emma Beals (@ejbeals) July 5, 2019

Gli inviati di France 24 raccontano la situazione a Bentiu, una delle città più colpite dalla guerra in Sud Sudan. Dopo il trattato di pace firmato tra Salvi Kiir e Riek Machar dello scorso anno, vecchi nemici cercano di convivere nella città, ma casi di violenza, che colpiscono in particolare le donne, sono ancora troppo frequenti. (France 24)

Il caso della principessa Haya Bint al-Hussein, moglie dello sceicco di Dubai fuggita nel Regno Unito per sottrarsi alle violenze familiari, rischia di trasformarsi in un serio scontro diplomatico, dati i legami di alleanza tra Londra e l’emirato del Golfo. (the Guardian)

Dopo la scossa di ieri, di magnitudo 6,4,un secondo terremoto, magnitudo 7,1, ha colpito il sud della California. Le due scosse, inframezzate da 1400 scosse di assestamnento, sono le più forti da almeno vent’anni. Secondo i sismologi di CalTech quest’ultima dovrebbe essere la scossa principale di questo sistema, ma non escludono la possibilità che la terra tremi ancora molto forte. Per ora non sono state segnalate morti causate dai terremoti. (CNN)

Trump è tornato a minacciare l’imminente inizio di raid di massa contro le famiglie di migranti senza documenti. Il presidente aveva già annunciato la caccia aperta dell’ICE, che però aveva dovuto cancellare all’ultimo minuto. Alcuni attivisti stanno diffondendo materiali per insegnare alle persone quali sono i propri diritti in caso un agente dell’autorità contro le migrazioni bussi alla loro porta. (Reuters)

Nel corso del giorno dell’indipendenza del Venezuela, si sono svolte due manifestazioni antagoniste, una guidata da Maduro, l’altra da Guaido. L’autoproclamato presidente ha di nuovo chiesto ai propri sostenitori di riempire le strade e marciare verso il quartier generale del controspionaggio, dove è morto Rafael Acosta il mese scorso, ma il suo consenso continua a essere in picchiata. È previsto per la settimana prossima un nuovo round di negoziati diplomatici. (Al Jazeera)

Che cosa resta ora da fare per i contestatori della legge sull’estradizione a Hong Kong? Il movimento sembra a un bivio: accontentarsi delle piccole concessioni del governo e sperare che una stretta cinese non arrivi, oppure finire in mano all’ala più radicale del movimento, apertamente nostalgica dell’era colonialista. (South China Morning Post)

Se non dovesse essere lasciata andare la nave iraniana bloccata nello stretto di Gibilterra dalla marina britannica — per il sospetto che stesse trasportando petrolio in Siria, violando l’embargo europeo — Teheran ha minacciato di sequestrare, per rappresaglia, una petroliera britannica. (CNN)

Italia

Un’ordinanza della Regione Lazio impone alla municipalizzata Ama di ripulire Roma dai rifiuti entro 7 giorni, mettendo in campo risorse e mezzi straordinari. Entro luglio dovrebbe essere approvato il nuovo piano regionale per i rifiuti, scaduto nel 2018. (Roma Today)

La sindaca Raggi ha firmato a sua volta un’ordinanza che individua a Saxa Rubra una nuova area in cui trasportare temporaneamente i rifiuti urbani. (il Messaggero)

L’inchiesta “Angeli e demoni” sui servizi sociali della Val d’Enza si sta portando dietro una coda squallida di strumentalizzazioni politiche e complottismi omofobi contro la “teoria gender.” (VICE)

Milano

Il sindaco Sala è stato condannato a 6 mesi, commutati in 45 mila euro di multa, per la vicenda dell’appalto per gli alberi sulla “piastra” di Expo 2015: Sala è stato riconosciuto colpevole di falso materiale e ideologico per aver retrodatato due verbali di nomina della commissione aggiudicatrice dell’appalto. (il Giorno)

Il sindaco non ha intenzione di fare passi indietro e ha l’appoggio completo del partito. È probabile però che la condanna peserà sull’eventuale decisione di ricandidarsi per un secondo mandato “Una sentenza del genere, dopo sette anni abbondanti, per un vizio di forma che non ha prodotto nessun effetto credo che allontanerà tanta gente onesta, capace, tanta gente perbene dall’occuparsi di cosa pubblica,” ha commentato a caldo. (Corriere della Sera Milano)

Cult

Al Shubbak Arts Festival in corso a Londra è in corso un dibattito sul ruolo del femminismo nel mondo arabo. Trattato dalla stampa occidentale come un ossimoro, il fronte del femminismo arabo è invece molto vitale, in particolare dopo l’esplosione mondiale del movimento #MeToo. (Middle East Eye)


Qahera è una supereroina creata da Deena Mohamed che combatte la misoginia con l’umorismo, e con una spada.

L’edizione di quest’anno del Premio Strega è stata vinta con un ampio margine da Antonio Scurati per M. Il figlio del secolo, il suo romanzo storico sull’ascesa di Mussolini. Un libro a suo tempo molto criticato non solo per alcuni sfondoni storici, ma anche per una certa ambiguità ideologica. (Wired / Flanerì, 4/02/2019)

Sevnica, il paese natale di Melania Trump, in Slovenia, ha fatto costruire una statua scavata dal tronco di un albero per celebrare la propria first lady. Ma il risultato è degno di un film dell’orrore. (the Guardian)


foto via Twitter

Tra i nuovi patrimoni dell’umanità dell’Unesco ci sono le foreste ircane del Caspio in Iran, cinque antiche fucine metallurgiche nel Burkina Faso, e l’antica città di Babilonia in Iraq. (Euronews)

Ambiente

Secondo questa ricerca, la carta igienica è sempre meno sostenibile: i principali produttori mondiali stanno utilizzando meno carta riciclata per produrla, contribuendo pesantemente alla deforestazione. (the Guardian)

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