La solidarietà nel Mediterraneo non si ferma

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La solidarietà nel Mediterraneo non si ferma
in copertina, foto via Twitter

A pochi giorni dalla conclusione del caso Sea Watch, c’è già un nuovo braccio di ferro in corso tra il governo e una Ong: la barca a vela “Alex” di Mediterranea ha soccorso ieri pomeriggio 54 migranti in difficoltà, che si trovavano su un gommone al largo della Libia. Tra loro ci sono 11 donne, di cui 3 incinte, e 4 bambini. (la Repubblica)

“Navighiamo verso nord, in attesa che ci venga data una risposta e ci venga assegnato un porto sicuro dove sbarcare e dove concludere l’operazione di salvataggio. È chiaro che il primo posto che incontri procedendo è Lampedusa, ma è questione di geografia non di opinioni”.

— Mediterranea Saving Humans (@RescueMed) July 4, 2019

Salvini ha reagito prima con una serie di tweet in cui ha invitato il veliero a fare rotta verso la Tunisia, poi firmando un atto formale di divieto di ingresso nelle acque territoriali italiane. (Twitter / AGI)

La barca è arrivata questa mattina al limite delle acque territoriali. Le autorità maltesi si sono dette disponibili ad accogliere i naufraghi con un gesto di “buona volontà,” ma le condizioni della “Alex” non consentono la traversata fino a Malta.

AGGIORNAMENTO

Alle 4 di stamattina la nave ALEX di #Mediterranea è arrivata al limite delle acque territoriali italiane, a 12 miglia da Lampedusa, ma un Decreto dei Ministri di Interno, Difesa e Trasporti ci vieta l’ingresso.

Prosegue sotto:

— Mediterranea Saving Humans (@RescueMed) July 5, 2019

Sui social è pieno di persone che sostengono che la Tunisia sia un porto sicuro, dato che ci si può andare tranquillamente da turisti: un dato indicativo di quanto una parte dell’opinione pubblica sia separata dalla realtà. Le questioni sono due:

Intanto a Lampedusa i migranti continuano ad arrivare, con o senza Ong: ieri è stata la volta di altre 55 persone, scortate da Guardia costiera e Guardia di finanza a poche miglia dall’isola. (Giornalettismo)

Sbarco in corso a Lampedusa, effettuato dalla motovedetta della Guardia di Finanza.
Per me sono benvenuti tutti, ma #Salvini deve spiegare perché i 42 salvati dalla ⁦@SeaWatchItaly⁩ non potevano essere portati a #Lampedusa. pic.twitter.com/vyjgg05tST

— GiusiNicolini (@giusi_nicolini) July 4, 2019

Chi non ce la fa, muore nell’indifferenza: ieri Alarm Phone ha denunciato un naufragio al largo di Zarzis, Tunisia, in cui potrebbero essere morte più di 80 persone. (ANSAmed)

Intanto emergono nuovi dettagli raccapriccianti sulla strage nel centro di detenzione di Tajoura, vicino a Tripoli: secondo fonti libiche citate da un’agenzia dell’Onu, le guardie del campo avrebbero sparato contro i migranti in fuga dopo il bombardamento. (Middle East Monitor)

La situazione è talmente fuori controllo che il governo di al-Serraj ha avanzato l’ipotesi di liberare tutti i migranti attualmente trattenuti nei centri di detenzione. Più che un gesto di umanità, sembra l’ennesimo tentativo di utilizzare i migranti come arma di ricatto nei confronti dei governi europei, quello italiano in particolare. (the Libya Observer)

In una lettera a Repubblica (dietro paywall) Renzi finalmente ammette che l’allarmismo sui migranti nel 2017, insieme al fallimento sullo Ius soli, sono state due delle colpe che hanno affossato il centrosinistra e aperto le porte all’attuale dominio dell’estrema destra. Peccato che Renzi non abbia nessuna credibilità per fare questi discorsi. (la Repubblica / il Post / la Stampa, 8 luglio 2017)

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Mondo

Il discorso alla nazione per il giorno dell’indipendenza di Trump non è stato terribile quanto ci si poteva aspettare — considerato che il presidente si era impuntato di avere carri armati alla propria parata. Invece di parlare di politica, Trump si è accontentato di elencare le prodezze dell’esercito: peccato che tra le imprese dell’esercito americano durante la guerra d’indipendenza abbia elencato anche la “conquista degli aeroporti,” ma ci spiace confermarvi non ci fossero, dato che gli aeroplani non sarebbero stati inventati per un altro secolo. (Vox)

As @kendallybrown points out, Trump, while struggling to read in this clip, claims that the American military “took over the airports” during a battle that took place well before airplanes were even invented pic.twitter.com/DiJDLWcDYb

— Aaron Rupar (@atrupar) July 4, 2019

Alla fine i carri armati che Trump voleva così tanto c’erano, ma erano parcheggiati e non si sono mossi con la parata — probabilmente per problemi logistici: avrebbero rischiato di rompere le strade su cui passavano. (Slate)

È importante ricordare che la dichiarazione d’indipendenza tanto venerata negli Stati Uniti è un testo pieno di pregiudizi, sessista e razzista, che non condannava la schiavitù e non difendeva i diritti delle donne. (Salon)

Contro ogni aspettativa, gli attivisti e la giunta militare del Sudan hanno trovato un accordo per la democratizzazione del paese. Il consiglio che dovrebbe governare il paese in attesa delle elezioni sarà presieduto a rotazione da civili e militari. (Al–Araby Al–Jadeed)

Il nuovo consiglio dovrebbe governare il paese per tre anni, nell’attesa si possano formare nuovi partiti che si confrontino alle elezioni. Ma secondo Azaz Elshami, un sostenitore dei diritti umani sudanese-americano, si tratta soprattutto di “un esercizio di pubbliche relazioni.” Elshami sottolinea che è impossibile fidarsi delle forze militari dopo la strage del 3 giugno, e che la strada verso la democrazia in Sudan sarà molto lunga. (Al Jazeera)

La presidenza di von der Leyen inizia sotto i migliori auspici: secondo un sondaggio di Deutschlandtrend solo un tedesco su tre pensa che la ministra della Difesa tedesca sia una buona scelta per guidare la Commissione europea. (DW)

Domenica si vota in Grecia, e il candidato favorito è Kyriakos Mitsotakis, leader del partito di centrodestra Nea Dimokratia. La sua vittoria non chiuderebbe soltanto l’esperienza del governo di Syriza, ma rinforzerebbe i meccanismi dinastici che dalla fine del regime militare insidiano la democrazia greca. Il padre di Mitsotakis, Konstantinos Mitsotakis, è stato primo ministro negli anni Novanta, sua sorella Dora Bakoyannis è stata sindaca di Atene e ministra degli Esteri. Il figlio della sorella è considerato il candidato favorito alle elezioni comunali di Atene del prossimo settembre. (Politico.eu)

Stephen Biegun, rappresentante speciale del dipartimento di stato statunitense nelle trattative con la Corea del Nord, ha indicato che Washington non avrebbe cambiato posizione sulla possibilità di allentare le sanzioni imposte al paese prima della denuclearizzazione completa. L’unica offerta per la sospensione del programma nucleare sembra essere un supporto umanitario. (the Hankyoreh)

Italia

Com’è andata la gita di Putin in Italia? In conferenza stampa, il premier Conte ha auspicato un “superamento” delle sanzioni contro la Russia, ribadendo l’importanza delle relazioni economiche e diplomatiche tra i due paesi. Si è parlato anche di Libia, su cui Putin ha offerto il proprio aiuto ma con un ruolo di secondo piano, attribuendo alla Nato la responsabilità di stabilizzare il paese in guerra civile. (Rai News / il Fatto Quotidiano)

Rivedi la conferenza stampa completa:

La giornata a Roma per il presidente russo è stata fittissima di appuntamenti, tra il Papa, Mattarella e la cena con il governo. Ma non si poteva non trovare il tempo per salutare al volo il vecchio amico Berlusconi. (HuffPost)

Oggi Salvini sarà a Trieste per incontrare Viktor Orban, in occasione della firma di un accordo commerciale con l’Ungheria sul porto della città. L’incontro arriva a pochi giorni dall’idea, rilanciata dal governatore friulano Fedriga e approvata da Salvini, di un muro al confine sloveno. Per protestare, questa mattina scenderà in piazza la Trieste antifascista e antirazzista. (Trieste Prima)

Cult

La cantante Halle Bailey è stata scritturata da Disney per interpretare il ruolo di Ariel nel remake live action della Sirenetta, e ai razzisti su Twitter è partito un embolo. Bailey si è fatta notare in Grownish, lo spinoff di Blackish, ma è diventata famosa grazie alle proprie cover su YouTube di Rihanna, Beyoncé e Alicia Keys. Julia Alexander ne ha selezionate tre per iniziare a conoscerla. (the Verge)

Mad Magazine, la rivista di satira statunitense di culto, smetterà di produrre nuovi contenuti questo autunno. La rivista continuerà a esistere come antologia delle strisce di maggior successo dei propri 67 anni di pubblicazione, ma non sarà nemmeno più distribuita in edicola. (ABC News)

Instagram ha un problema con la “thinspiration” e la promozione dei disordini alimentari. Ma su internet esiste anche un fronte sempre più ampio di influencer che raccontano come sono riuscit* a confrontare i propri disordini alimentari. Elizabeth de Luna ha parlato Rebecca Leung, una giovane donna che ha raccontato la propria esperienza su YouTube. (Dazed)

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