La Sea Watch non ha altra scelta che forzare il blocco

Questa è Hello, World!, la nostra rassegna mattiniera di attualità, cultura e internet. Tutte le mattine, un pugno di link da leggere, vedere e ascoltare.

La Sea Watch non ha altra scelta che forzare il blocco
in copertina, foto di Sea–Watch Italy, via Twitter

Giorno 14: la Corte di Strasburgo ha respinto il ricorso dalle persone a bordo della Sea Watch 3, più o meno. La Corte ha “indicato al governo italiano che conta sulle autorità del Paese affinché continuino a fornire tutta l’assistenza necessaria alle persone in situazione di vulnerabilità a causa dell’età o dello stato di salute che si trovano a bordo della nave,” ma non ha disposto misure eccezionali per lo sbarco. Una risposta che ha permesso al ministro Salvini di vantare l’ennesima vittoria sulla pelle di 42 persone intrappolate a poche miglia da terra. (la Repubblica)

Nel primo pomeriggio il ministro dell’Interno era tornato a diffondere illazioni sulla fonte dei finanziamenti della Sea Watch:

L’Italia non si fa dettare le regole da una Ong pagata da chissà chi. Se la #SeaWatch avesse avuto a cuore la salute delle persone a bordo, in questi 13 giorni sarebbe già andata in Olanda.
Per me può rimanere in mare fino a Natale o Capodanno, in Italia non arriva.#portichiusi pic.twitter.com/UbK3tgVvO7

— Matteo Salvini (@matteosalvinimi) June 25, 2019

(Illazioni, perché chiunque può sapere chi finanzia la Ong: i bilanci sono pubblici e facilmente reperibili online.)

I legali di Sea Watch hanno commentato la sentenza definendola “contraddittoria e soprattutto problematica dal punto di vista dell’effettività della tutela dei diritti fondamentali e della dignità dell’uomo.” (Twitter)

Intanto continuano le proteste guidate dal Forum Lampedusa solidale, entrate nella settima notte di veglia. “Nessuno delle istituzioni ci ha fatto visita,” ha dichiarato uno dei contestatori, che racconta tra l’altro che di recente è arrivato a Lampedusa anche Berlusconi, ma “probabilmente non sapeva neanche della nostra protesta.” (ANSA)

Il Garante nazionale dei diritti delle persone private della libertà personale, Mario Palma, ha presentato un esposto alla Procura di Roma, per verificare “se lo Stato italiano, attraverso le sue autorità competenti, non stia integrando una violazione dei diritti delle persone trattenute a bordo della nave.” (la Stampa)

Di fronte al muro di tutta l’Unione europea, alla Sea Watch restano poche scelte oltre a quella di forzare il blocco ed entrare a Lampedusa lo stesso. La comandante della missione Carola Rackete l’aveva preannunciato anche prima della sentenza della Cedu, ed è probabile che accada nelle prossime ore. (la Repubblica, dietro paywall)

Intanto, molto timidamente, qualcuno dentro al Pd prova finalmente a fare i conti con l’eredità di Minniti: oggi alla Camera si vota per la proroga delle missioni internazionali, accordi con la Libia inclusi, e un gruppo di deputati — guidati da Orfini — ha firmato insieme a esponenti di Leu e +Europa una mozione per annullarli. “Continuare a fingere di non vedere i lager, le torture, le morti nel Mediterraneo — scrive Orfini su Facebook — davvero non si può.” La maggior parte del partito, però, voterà in linea con la maggioranza, accontentandosi di chiedere genericamente che i diritti umani vengano rispettati. (il Fatto Quotidiano)

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Mondo

Ieri scrivevamo che i bambini intrappolati nel sito della polizia del Border Patrol di Clint, in Texas, sarebbero stati trasferiti in altri stabilimenti. Nel corso della giornata è stato annunciato che almeno 100 bambini sarebbero rimasti lì, senza nessuna novità riguardo alle condizioni disumane in cui sono incarcerati. Contemporaneamente, John Sanders, il commissario pro tempore alla Protezione della frontiera, ha annunciato le proprie dimissioni — ma non in segno di protesta alle politiche oppressive di Trump. (the New Yorker)

La giornalista Julia Le Duc ha scattato quella che diventerà la foto simbolo della disperazione dei migranti sul confine con il Messico: un’immagine che ritrae un uomo, insieme alla figlia di due anni, entrambi morti annegati mentre cercavano di attraversare il Rio Grande. L’immagine (attenzione: può urtare la vostra sensibilità) denuncia la tragedia dietro alla fredda xenofobia dell’amministrazione. (CNN)

La Camera, controllata dai democratici, ha approvato un piano speciale da 4,5 miliardi di dollari per finanziare i centri di detenzione, fissando standard di salute e sicurezza, nella speranza di migliorare le condizioni di vita delle persone arrestate. Ma anche all’interno del partito ci sono scettici sulla misura, mentre Trump minaccia di porre il veto — meglio non dar da mangiare ai bambini e costruire il muro. (CNBC)

Nel frattempo i democratici sono riusciti a convincere Robert Mueller a testimoniare davanti al Comitato giudiziario e al Comitato all’intelligence della Camera: sarà la prima volta che Mueller risponderà a domande riguardo alla propria inchiesta. L’appuntamento è per il prossimo 17 luglio. (HuffPost)

Un report del Süddeutsche Zeitung rivela che, malgrado il divieto a livello comunitario, diverse aziende tedesche sarebbero coinvolte nella produzione di armi chimiche del governo siriano di Bashar Assad, utilizzando come tramite una sussidiaria in Svizzera. Le sostanze chimiche vendute dalla Germania hanno possibili usi medici, ma possono essere utilizzate anche per produrre i gas nervini VX e Sarin. (DW)

Fonti anonime hanno rivelato a Middle East Eye che le autorità egiziane avrebbero minacciato l’ex presidente Morsi e altre personalità dei Fratelli Musulmani in carcere, chiedendo loro di sciogliere l’organizzazione. Gli uomini del regime avrebbero dato tempo a Morsi fino alla fine del Ramadan per decidere — e poi Morsi è morto. (Middle East Eye)

Jared Kushner è tornato a ripetere che l’“accordo del secolo” è l’unica via per la pace nella regione secondo l’amministrazione del suocero. Ma Kushner ha ammesso che il documento attuale non fa niente per risolvere la situazione politica della Palestina, e promette una versione espansa per l’autunno, implicitamente ammentendo l’inadeguatezza della proposta attuale. (Al–Araby Al–Jadeed)

La Corte suprema brasiliana sta valutando l’appello dell’ex presidente Lula, in seguito alle rivelazioni sulle “irregolarità” nel processo che ha portato al suo arresto, ma ha respinto la richiesta di una sua liberazione immediata. (BBC News)

Secondo molti analisti il meeting tra Trump e Xi a Osaka, previsto per sabato, dovrebbe segnare l’inizio di una tregua, almeno temporanea, dalla guerra dei dazi statunitense. I presupposti perché le due parti trovino un accordo non ci sono ancora, ma continuare l’escalation sarebbe dannoso per entrambi i paesi. (South China Morning Post)

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Italia

Il consiglio di amministrazione di Telt ha autorizzato la pubblicazione degli “avis de marchés,” gli avvii di procedure di gara, per i lavori della TAV in Italia. L’avvio della procedura segna il completamento degli affidamenti dei lavori per la realizzazione del tunnel di base, ma lascia aperta la facoltà di interrompere senza oneri la procedura di gara. (la Stampa)

Tra le Olimpiadi e la TAV non sono stati un paio di giorni brillantissimi per il Movimento 5 Stelle, alla ricerca di qualsiasi cosa con cui distrarre quel po’ di elettorato che gli resta, ha ritirato fuori la revoca della concessione ad Autostrade, in occasione dell’inizio dei lavori di ricostruzione del ponte Morandi. Vi ricordate quando le autostrade dovevano essere nazionalizate, invece? Bei tempi. (Fanpage)

La revoca della concessione è finita al centro del nuovo scontro interno al governo: ieri se n’è discusso durante il vertice a Palazzo Chigi, ma non si è deciso niente. Nulla di fatto anche sull’autonomia differenziata delle regioni: il decreto, fortemente voluto da Salvini, non andrà al Consiglio dei Ministri di oggi, come era stato precedentemente annunciato. (Adnkronos)

Un’operazione antimafia contro la ’ndrina dei Grande Aracri ha portato a 16 arresti in Emilia Romagna. Tra questi c’è anche Giuseppe Caruso, esponente di lungo corso di Fratelli d’Italia e presidente del Consiglio comunale di Piacenza. Secondo i magistrati, avrebbe agevolato l’assegnazione di fondi europei alla cosca quando era dirigente all’ufficio dogane della città. (la Repubblica Parma / il Piacenza)

A pochi mesi dalle prime condanne del maxi-processo “Aemilia” sulle ramificazioni della ’ndrangheta nella regione, la nuova inchiesta della procura di Bologna mostra che poco è cambiato e conferma i legami profondi e diffusi, anche al nord, tra mafia, imprenditoria e politica. (la Repubblica 31/10/2018, L’Espresso)

Cult

San Francisco è la prima città statunitense a mettere al bando le sigarette elettroniche. (BBC News)

Nel pieno del mese del Pride, a Londra ha aperto Harpies, il primo strip club LGBTQ+ della città, che presenterà performer di tutti i generi e le sessualità, dando particolare spazio a stripper transgender. Anna Cafolla è andata a vedere com’è. (Dazed)

Ambiente

Fa caldo eh? Tutto sommato ci va anche bene: in questa ondata di calore senza precedenti che sta avvolgendo tutta l’Europa occidentale in alcune località della Francia si toccherà il record di 45 gradi centigradi. (the Guardian)

La situazione è questa:

A gauche carte des températures à 1500m prévues par GFS. A droite le cri de Munch.
Jamais vu ça en 15 que je regarde des cartes météo #canicule pic.twitter.com/RIJTXiCUh1

— Ruben H (@korben_meteo) June 20, 2019

Cucina

È un destino già scritto: gli insetti saranno il “sushi” dei prossimi decenni. Sappiamo già che sono la migliore alternativa sostenibile alla carne, ma sarà soprattutto la moda a far crescere la loro popolarità. (the Guardian)

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Gif di Maria Grande

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