Il decreto sicurezza bis è un nuovo attacco ai diritti

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Il decreto sicurezza bis è un nuovo attacco ai diritti
in copertina, grab dalla conferenza stampa 

In quella che sarà ricordata come una giornata buia per i diritti nel nostro paese, il Consiglio dei ministri ha dato il via libera al cosiddetto “decreto sicurezza bis.” Non ci sono più le sanzioni per ogni singolo migrante salvato in mare, ma restano multe da 10mila a 50mila euro al proprietario e all’armatore della nave che non rispetti il divieto di entrare in acque territoriali — e il potere di imporre questo divieto viene esplicitamente assegnato al ministero dell’Interno. In caso di reiterazione dell’utilizzo della stessa nave, è previsto il sequestro. (Today)

Le altre norme salienti del provvedimento — che conta 18 articoli, potete leggere qui il testo completo, qui una sintesi da scaricare in PDF — prevedono, tra le altre cose:

  • Restrizioni per la concessione di permessi di soggiorno di breve durata;
  • Pene più severe per reprimere il dissenso durante le manifestazioni di piazza, con l’introduzione di una “nuova fattispecie delittuosa” per chi “utilizza — in modo da creare concreto pericolo a persone o cose — razzi, fuochi artificiali, petardi od oggetti simili;”
  • Un finanziamento di 3 milioni di euro per le operazioni di polizia sotto copertura in contrasto all’immigrazione clandestina;
  • La costituzione di un Fondo per i rimpatri.

(Corriere della Sera)

Per togliere ogni dubbio sul colore del provvedimento, il presidente del Consiglio Conte ha presentato il decreto in conferenza stampa affiancato soltanto da Salvini e Giorgetti:

A fine maggio, Annalisa Camilli elencava su Internazionale i principali punti critici del decreto, che sia per forma sia per sostanza è in odore di incostituzionalità. (Internazionale, 24/05)

Il provvedimento era stato criticato anche dalle Nazioni Unite, che denunciavano come una violazione dei diritti umani la criminalizzazione del soccorso. A quella lettera, del 15 maggio, il governo italiano ha deciso di rispondere ora, accusando l’Alto Commissariato delle Nazioni Unite per i Diritti Umani di “approccio inadeguato e stupefacente ristrettezza mentale” (sic) sull’immigrazione. (il Fatto Quotidiano)

Salvini ha ottenuto così quello che voleva nel primo Consiglio dei ministri dopo le elezioni — come se rendere impossibile la vita agli stranieri fosse una priorità per il paese. Il Movimento 5 Stelle ha deciso di non metterci la faccia, ma il suo ruolo di stampella alla Lega non sarà dimenticato — né, per il momento, sembra aver intenzione di farlo dimenticare: Di Maio ha espresso soddisfazione per l’approvazione del decreto e anzi ha chiesto di “fare di più sui rimpatri,” dando un po’ di numeri a caso: “Alla luce degli ultimi fatti di cronaca è opportuno che si affronti il tema seriamente e in tempi certi. Sono troppi i circa 500mila irregolari in Italia.” (il Sole 24 Ore)

Dato che il razzismo paga, il ministro del Lavoro ha deciso di iniziare il proprio disperato recupero dei consensi lanciandosi in una nuova battaglia contro la vera origine dei problemi italiani: i negozi gestiti da “cinesi e pakistani.” (Fanpage)

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Mondo

Le proteste a Hong Kong continuano: alcuni manifestanti hanno organizzato blocchi stradali impedendo ai politici di raggiungere la sede del governo. La Capa operativa Carrie Lam Cheng Yuet-ngor insiste che la legge sull’estradizione non cambierà, ma il voto, previsto per giovedì prossimo, è stato rimandato. (South China Morning Post / the Guardian)

Un dottore con accesso ai dati raccolti dal comitato di medici a favore delle riforme in Sudan ha rivelato che nel corso dell’assalto al sit-in di Karthoum della settimana scorsa le forze paramilitari avrebbero stuprato almeno 70 persone. E il numero potrebbe essere molto più alto, perché l’accesso a strutture mediche nelle ore successive alla stretta militare era difficile e pericoloso. (the Guardian)

Nel frattempo, grazie al lavoro di mediazione dell’Etiopia, i leader delle proteste avrebbero accettato di interrompere la campagna di disobbedienza civile e sarebbero disposti a riaprire il dialogo con i generali. (Al–Araby Al–Jadeed)

Russia. Grazie a una campagna mediatica senza precedenti, la polizia ha dovuto ritirare le accuse — evidentemente infondate — per possesso di droghe nei confronti del giornalista Ivan Golunov, che è stato liberato dagli arresti domiciliari. (DW)

La seconda parte, ancora riservata, dell’accordo di Trump con il Messico prevede una norma che obblighi i migranti a fare domanda d’asilo lì. Come lo sappiamo? Perché vantandosene con i giornalisti Trump ha agitato un foglio piegato in due su cui sarebbe stato scritto l’accordo. E in effetti qualcosa di scritto c’è: si può leggere in trasparenza nelle foto scattate al presidente degli Stati Uniti. (BBC News)

Un sondaggio dell’Università Quinnipiac mostra Biden in solido vantaggio contro Trump — ma in realtà ogni candidato democratico risulta in vantaggio contro il presidente uscente, malgrado la popolarità di Trump presso la propria base elettorale. Nel frattempo, un sondaggio RBC Capital Markets sostiene che il 70% degli investitori finanziari “prevede” una rielezione di Trump. (CNBC)

Internet

Dopo il caso del falso video di Nancy Pelosi, le policy di Facebook sono messe alla prova da un nuovo video “deep fake.” Questa volta però si tratta dello stesso Mark Zuckerberg, che in quello che sembra un autentico servizio televisivo condiviso su Instagram svela la propria natura “malvagia” e confessa: “Devo tutto alla Spectre.” Il video è stato creato da due artisti e da un’agenzia di comunicazione per il lancio di un’installazione artistica, ma anche in questo caso Instagram ha detto che non viola le proprie linee guida. (VICE / Bill Posters)

Sport

Gli Stati Uniti hanno ottenuto la più grande vittoria di sempre ai Mondiali di calcio femminile, battendo la Thailandia per 13-0. (BBC News)

Italia

È stato arrestato Francesco Paolo Arata, consulente per l’Energia di Matteo Salvini e tra gli autori del programma elettorale della Lega. Arata è accusato di “intestazione fittizia, con l’aggravante di mafia, corruzione e autoriciclaggio” dalla Direzione Investigativa Antimafia di Trapani. È stato arrestato anche Vito Nicastri, “re” dell’eolico. (la Repubblica Palermo)

Malgrado le indagini smontate dal Gip Domenico Di Croce e le motivazioni della Cassazione che aveva indicato che mancavano “indizi di comportamenti fraudolenti,” il tribunale di Reggio Calabria ha rigettato la richiesta della difesa di Mimmo Lucano di revoca del divieto di dimora a Riace. Fuori dalle aule, è arrivata all’ex sindaco solidarietà da tutt’Italia, dall’ANPI, e dai sindacati Fiom e Usb. (il Sole 24Ore)

In seguito alla notizia della chiusura dello stabilimento di Napoli — una catastrofe che metterebbe a rischio 1500 posti di lavoro tra lavoratori diretti e indotto — Di Maio ha dichiarato di voler firmare la direttiva di revoca incentivi per Whirlpool Emea. L’azienda ha risposto con un comunicato in cui insiste che “non intende procedere alla chiusura del sito di Napoli.” (Rai News)

L’autopsia ha smentito la versione del tabaccaio di Pavone: Ion Stavila è stato colpito alle spalle, Marcellino Franco Iachi Bonvin gli ha sparato dal balcone. Ma malgrado tutto, Salvini ha calcato la mano rinnovando il proprio supporto per “l’aggredito” — che secondo il ministro è quello che ha ucciso l’altro, nel caso non fosse chiaro. Conte si è espresso con la presa di distanze più timida della Storia della repubblica. (la Repubblica Torino)

In un’intervista con Florian Eder di Politico, Juncker ha sospirato “Penso che l’Italia rischi di restare nella procedura di infrazione per anni.” Il presidente della Commissione europea ha precisato: “Abbiamo detto chiaramente che pensiamo che l’Italia si stia muovendo in una direzione instabile e abbiamo dovuto prendere decisioni a proposito.” (Politico.eu)

Nel corso della giornata il Comitato economico e finanziario dell’Ue aveva espresso la propria opinione sul rapporto della Commissione, indicando come “giustificata” l’apertura della procedura per violazione della regola del debito. (la Stampa)

Cult

Denis Villeneuve (Blade Runner 2049) non si ferma al reboot cinematografico di Dune: guiderà anche la produzione di the Sisterhood, una serie televisiva ambientata nell’universo narrativo di Frank Herbert che approfondirà le avventure dell’ordine delle Bene Gesserit nell’esplorazione di Arrakis. (Dazed)

Fujifilm ha annunciato che riprenderà la produzione di pellicole in bianco e nero, dopo lo stop dell’anno scorso. La nuova pellicola è stata lanciata, citiamo testualmente, seguendo i consigli di “millennial e Generazione Z.” Qualcosa non l’abbiamo rovinata! (Forse) (the Verge)

Spazio

Nella faccia nascosta della Luna, al polo sud del satellite, c’è un’anomalia: un eccesso di massa che si estende quasi 300 km in profondità. Capire la sua origine è fondamentale per ricostruire la storia della Luna. (Gizmodo)

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Gif di Jelly London

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