La Sea Watch 3 è libera
Questa è Hello, World!, la nostra rassegna mattiniera di attualità, cultura e internet. Tutte le mattine, un pugno di link da leggere, vedere e ascoltare.
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Il procuratore aggiunto di Agrigento Salvatore Vella e la pm Cecilia Baravelli hanno disposto il dissequestro della nave Sea Watch 3. L’organizzazione ha annunciato: “da questo momento la nave è di nuovo libera e ci prepariamo per tornare il prima possibile in mare.” (Avvenire)
Non poteva mancare, ovviamente, la dichiarazione vittimista di Salvini, che ha commentato la notizia dicendo che “Continua la politica buonista di alcune procure,” e che quindi, logicamente, “Non mi stupirebbe l’apertura di un procedimento penale a mio carico da parte del tribunale dei ministri di Catania.” (ANSA)
In realtà non c’è nessuna “politica buonista” nel dissequestro della nave: la Sea Watch 3 era sotto sequestro probatorio, non è stata confiscata. Secondo la pm Baravelli non ci sono più le esigenze di raccolta di prove, e quindi può cessare lo stato di sequestro. Il provvedimento è da subito esecutivo, permettendo alla nave di lasciare il porto in tempi brevi. (il Post)
I legali della Ong, Alessandro Gamberini e Leonardo Marino, che difendono Centore, hanno rilasciato una dichiarazione in cui si augurano che il dissequestro serva a far “interrompere una campagna diffamatoria nei confronti della ong Sea Watch di cui si è reso responsabile in più occasioni il ministro dell’Interno italiano.” (Ci dispiace doverli deludere.) I legali hanno sottolineato come il dissequestro sottolinei la correttezza dell’operazione di salvataggio operata da parte della Ong. (Fanpage)
Nel frattempo, è previsto per oggi l’arrivo a Genova della Cigala Fulgosi della Marina militare, che ha soccorso nei giorni scorsi 100 migranti. Anche questa notizia è corredata dalla dichiarazione dei ministro dell’Interno, che ha rassicurato i propri elettori, queste cento persone non saranno a carico degli italiani (cento persone! Come avremmo fatto), ma saranno distribuite tra 5 paesi europei e il Vaticano. (il Messaggero)
Nel contesto di una replica a Marcello Lanari, direttore della Pediatria d’urgenza del Policlinico Sant’Orsola di Bologna, Salvini ha anche colto l’occasione per diffondere di nuovo panico infondato sulla presupposta emergenza sanitaria costituita dall’arrivo di migranti. (Corriere di Bologna)
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Mondo
L’esercito sudanese ha lanciato un’offensiva contro un quartiere della capitale Khartoum che i contestatori chiamano “Colombia.” Il quartiere è diventato il simbolo della società liberata dalla dittatura, con libero accesso a alcol e droghe. La SPA, l’organizzazione sindacale che coordina le proteste, ha chiesto ai contestatori di ritirarsi dal quartiere per evitare scontri con l’esercito, ma ci sono stati comunque un morto e almeno dieci feriti. (Middle East Eye)
L’Unione europea ha condannato la decisione di Israele di rivendere gli aiuti umanitari che, sfruttando un cavillo, lo stato ha confiscato ai villaggi Beduini nei territori della West Bank occupati da Israele. Tra le strutture requisite ci sono anche due strutture destinate a scuole, due grandi tende, e tre capannoni. (Al–Araby Al–Jadeed)
Al 29esimo sabato di protesta consecutivo, la partecipazione alle manifestazioni dei Gilet gialli è ai minimi di questi sei mesi. Il corteo di Parigi contava attorno a 1500 persone, le proteste nel resto del paese hanno raccolto in totale meno di diecimila presenze. Intanto, il pm di Parigi Remy Heitz ha confermato che si terranno processi per i poliziotti che hanno usato forza sproporzionata contro i manifestanti. (France 24)
Secondo un sondaggio di Opinium il Brexit Party di Nigel Farage sarebbe il primo partito del Regno Unito. Se si tornasse a votare oggi, proietta il sondaggio, il partito incasserebbe il 26% dei voti, un risultato che lo porterebbe a Westminster con solo 20 seggi mancanti per una maggioranza. Al secondo posto nel sondaggio c’è il Labour, al 22%, dopo il crollo delle ultime settimane. I Tories sono al 17%. (the Guardian)
Dopo la strage in un palazzo municipale a Virginia Beach dell’altro ieri, la redazione del Washington Post coglie l’occasione per sottolineare la follia del silenzio della politica di fronte alla strage delle armi. Dall’inizio dell’anno sono state uccise 199 persone a colpi di arma da fuoco — cosa direbbe la politica, si chiede la redazione, se altrettanti fossero morti per intossicazione alimentare, o per un difetto di produzione di un giocattolo, o di un’automobile? (the Washington Post)
I governi locali statunitensi non sono tutti in mano a bigotti: l’Illinois e il Nevada hanno approvato nuove leggi che mettono in sicurezza il diritto d’aborto. In Nevada, la nuova legge decriminalizza tutte le procedure legate all’interruzione di gravidanza. (CNN)
In Illinois sta per essere legalizzato anche l’uso ricreativo di marijuana. (NBC News)
Niente sembra scalfire la decisione di Trump di imporre dazi contro il Messico: ma la decisione avrà conseguenze pesanti anche per l’economia statunitense, che importa ed esporta per centinaia di miliardi di dollari con il Messico. Due mappe mostrano quali saranno gli stati più colpiti se il 10 giugno i dazi entreranno in azione. Non solo gli stati del sud degli Stati Uniti, ma anche tutti quelli con un ampio comparto industriale. (Business Insider)
L’anticipazione delle primarie democratiche in California dalla prima settimana di giugno al 3 marzo 2020 influenzerà in maniera drastica il futuro del partito democratico. Spesso i democratici californiani si recavano alle urne con il candidato alla presidenza del partito di fatto già deciso. Ora lo stato — incubatore delle idee più progressiste del partito — potrà incidere in maniera importante sulla linea dei democratici. (Vox)
Italia
In occasione della festa della Repubblica il presidente Mattarella ha lasciato un monito contro la Lega: “Libertà e democrazia non sono compatibili con chi alimenta i conflitti, con chi punta a creare opposizioni dissennate tra le identità, con chi fomenta scontri.” Perché la festa della Repubblica, come il 25 aprile, non è una festa di tutti, e certamente non è di chi più o meno esplicitamente mina le istituzioni italiane post–fasciste. (il manifesto)
Il ministro Tria ha preso benissimo la diffusione della bozza di lettera in cui il governo si impegnava a tagliare i fondi per il welfare. Lunedì Fabrizio Carrarini, vice-capo di gabinetto del ministro, depositerà una denuncia a nome del ministro Tria stesso, per divulgazione di atti secretati e violazione di segreto d’ufficio. Vi ricordate quando qualche ora prima il ministero sosteneva che la lettera fosse un testo falso? Bei tempi. (ANSA / Fanpage)
Intanto Tria deve prepararsi ad essere al centro della prossima battaglia tra Movimento 5 Stelle e Lega, l’estensione della “pace fiscale” alle imprese, un condono gigantesco, da 15 miliardi, che potrebbe arrivare già al prossimo consiglio dei ministri. (Corriere della Sera)
Un anno dopo la formazione del governo, a Roma va in scena quello che il Corriere chiama “il teatrino del disgelo.” Salvini, Di Maio e Conte, tra foto tutti insieme e brindisi, fingono di non sapere che la tempesta arriverà nelle prossime settimane. (Corriere della Sera)
Passate le elezioni europee, nel centrosinistra italiano è il momento di capire cosa si vuole fare: davvero Calenda può guidare un partito liberale e centrista che faccia da “spalla” al Pd, per cercare di contendere gli elettori di Forza Italia? Esiste un pubblico per quella formazione, o si tratta del 3% già rappresentato da +Europa? E come si raggiungono, invece, i milioni di elettori delusi dal Movimento 5 Stelle? (HuffPost)
Cult
Questi ricercatori russi hanno realizzato un deepfake animato della Monna Lisa, ed è molto divertente e anche un po’ da incubo. (Dazed)
Apple ha svuotato gli account di Facebook e Instagram di iTunes, un segno che domani sera potrebbe davvero arrivare l’annuncio della fine del programma di gestione multimediale dell’era degli iPod. (Gizmodo)
Questo video del restauro di un Game Boy praticamente è anche un video ASMR. (the Verge)
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