Il fallimento “a sorpresa” di Mercatone Uno

Questa è Hello, World!, la nostra rassegna mattiniera di attualità, cultura e internet. Tutte le mattine, un pugno di link da leggere, vedere e ascoltare.

Il fallimento “a sorpresa” di Mercatone Uno

in copertina, foto via Facebook

La società che possiede la catena di negozi di arredamento Mercatone Uno ha dichiarato fallimento. Ieri i 55 negozi in tutta Italia sono rimasti chiusi, ma la cosa assurda è che i 1800 lavoratori non hanno ricevuto nessuna comunicazione ufficiale e nessuna lettera di licenziamento: hanno saputo della chiusura su Facebook o su WhatsApp tra la notte di venerdì e la mattina di sabato. (Corriere della Sera)

Il caso ha scatenato una polemica tra il governo e le opposizioni: Calenda ha attaccato il suo successore Di Maio per “non essersi accorto” del fallimento, ma il M5S ribatte ricordando che la holding in questione, Shernon Holding Srl, era stata scelta a maggio 2018 proprio dal ministero presieduto allora da Calenda. (il Fatto Quotidiano)

L’autorizzazione è stata data dopo 4 gare deserte. Alternativa sarebbe stata la chiusura. La vendita è stata perfezionata ad agosto. La società avrebbe dovuto fare operazioni di rafforzamento del capitale. Non ho rimproverato a Di Maio la scelta ma la mancanza di vigilanza. https://t.co/ApdRemH9B7

— Carlo Calenda (@CarloCalenda) May 25, 2019

Con una nota, il Ministero dello Sviluppo Economico ha denunciato la “dignità calpestata dei lavoratori” e ha anticipato a lunedì 27 il tavolo ministeriale già previsto per il 30 maggio. Anche Salvini, ministro tuttofare, ha detto di volersi impegnare personalmente. (MISE / la Repubblica)

Fondata negli anni ’70, Mercatone Uno ha avuto il suo momento d’oro soprattutto negli anni ’90, per poi entrare in crisi nel decennio successivo: nel 2015 aveva già ridotto del 50% i suoi punti vendita, accumulando milioni di debiti ed entrando in amministrazione straordinaria. L’acquisizione da parte di Sharon Holding avrebbe dovuto rilanciare il marchio, ma la nuova proprietà ha accumulato 90 milioni di debiti in nove mesi. (Sky TG 24)

Se volete ridere o piangere, rileggete questo articolo del Corriere della Sera in cui a novembre 2018 si raccontavano le ricette-fuffa dell’amministratore Valdero Rigoni per il rilancio dell’azienda, tra “realtà aumentata” e “negozi esperienziali.” (Corriere della Sera, 15/11/2018)

I lavoratori accusano l’azienda di non aver dato nessun segnale che informasse delle difficoltà in corso. Ieri mattina, i molti che non erano stati informati dal passaparola sui social network si sono presentati al lavoro come tutti i giorni, trovando le saracinesche chiuse. (il Resto del Carlino)

Dal Trentino al Piemonte, passando per la Puglia, davanti a molti punti vendita i lavoratori e i sindacati hanno organizzato dei sit-in di protesta. (l’Adige / Quotidiano Piemontese / la Repubblica Bari)

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Mondo

Vi state preparando per andare a votare? Andate anche per chi non può: Ian P. Johnson ha fatto i conti, e in tutta l’Unione europea sono 17,5 milioni i residenti “non europei” che vivono qui, considerano il proprio paese europeo casa loro, pagano le tasse qui — ma non li lasciamo votare. (DW)

In Spagna, la politica aspetta i risultati delle elezioni di oggi — europee, ma anche molti importanti appuntamenti locali, come per la comunità di Madrid – per capire quale saranno i rapporti di forza nella coalizione di governo che Sánchez dovrà guidare. (El País)

Oggi pomeriggio alle sei inizieranno a girare i primi exit poll dai paesi che hanno votato nei giorni scorsi, utili per farsi una prima idea della composizione del parlamento europeo. Ma Germania, Francia e Italia, che controllano le fette più grosse di europarlamentari, votano oggi. (the Guardian)

Due pezzi grossi dei Tories, Dominic Raab e Andrea Leadsom, hanno confermato che insidieranno le ambizioni di Boris Johnson, candidandosi ufficialmente alla leadership del partito. Riguardo alla Brexit, entrambi hanno più volte dichiarato che sono disposti ad uscire dall’Unione europea senza accordo, rischiando la catastrofe economica. (BBC News)

OK, Kim Jong-un avrà anche dato l’ordine di testare qualche razzo, ma ha anche insultato Biden, per cui, agli occhi di Trump, è tutto OK. La visita del presidente statunitense in Giappone non poteva iniziare peggio. (ABC News)

North Korea fired off some small weapons, which disturbed some of my people, and others, but not me. I have confidence that Chairman Kim will keep his promise to me, & also smiled when he called Swampman Joe Biden a low IQ individual, & worse. Perhaps that’s sending me a signal?

— Donald J. Trump (@realDonaldTrump) May 26, 2019

Un giudice federale ha bloccato la legge contro l’aborto del Mississippi. Secondo il giudice Reeves “Vietando l’aborto al momento della formazione di un battito cardiaco, SB 226 [la legge in questione] limita la libera scelta delle donne, che è centrale alla dignità personale e all’autonomia.” Ma la sfida vera resta alla Corte suprema. (the Blaze)

Il sit-in di protesta fuori dal quartier generale dell’esercito sudanese continua ormai da 50 giorni, e notti, consecutive. Kaamil Ahmed ha fotografato alcuni dei momenti di stanchezza, ma anche di ritrovato ottimismo, nel corso delle notti passate in strada. (Middle East Eye)

Il ministro degli esteri iraniano Zarif si è recato a Baghdad per una visita estemporanea di due giorni. Il governo iracheno, con forti legami sia a Washington che con Teheran, spera di poter svolgere un ruolo nell’abbassare la tensione tra Stati Uniti e Iran. (Al–Araby Al–Jadeed)

In Malesia lo scontro tra il governo e Lynas, un’azienda di estrazione mineraria australiana, si fa ancora più aggressivo. Lynas conta di poter intervenire come “piano B” in caso la Cina decida di bloccare l’export di terre rare verso gli Stati Uniti, ma l’estrazione degli elementi rari è un lavoro dall’impatto ambientale gigantesco, e l’azienda australiana non sembra intenzionata a rispettare i nuovi standard imposti dal governo malese. (South China Morning Post)

Continuano le indagini per identificare l’uomo che ha piazzato l’ordigno amatoriale a Lione, ma nessuna organizzazione ha finora rivendicato l’attacco. (France24)

A causa dell’aumento degli attacchi antisemiti, le autorità tedesche hanno consigliato ai membri delle comunità ebraiche locali di non indossare la kippah in pubblico. (DW)

Italia

Tra i tanti modi con cui Salvini poteva scegliere di violare la formalità che ancora chiamiamo “silenzio elettorale,” rilanciare un servizio del TG2 in cui si parla dell’“invasione islamica” della Svezia e dicendo che l’Europa rischia di diventare “Eurabia” probabilmente è stato il peggiore. (Giornalettismo)

La paranoia secondo cui la Svezia sarebbe un paese “invaso” dai musulmani non se la sono inventata Salvini o i razzisti del TG2, ma è una teoria del complotto ben nota nell’area “culturale” dell’estrema destra islamofoba. Un thread di Leonardo Bianchi:

Il giorno prima delle #Europee, Salvini posta su Facebook un servizio *allucinante* del TG2 su come la Svezia si sia trasformata in “Eurabia”.

Dopo il “piano Kalergi” e il “genocidio dei bianchi”, Salvini ha completato il trittico delle teorie del complotto di estrema desta. pic.twitter.com/Ioc9DyqJXE

— Leonardo Bianchi (@captblicero) May 25, 2019

La situazione è a metà fra il tragico e il farsesco, al punto che per smentire i contenuti del servizio del TG è dovuta intervenire l’Ambasciata svedese a Roma, con un comunicato ufficiale pubblicato anche su Facebook.

Milano

Ieri mattina un problema tecnico ha mandato in tilt fino all 15 tutte le sedi dell’anagrafe, causando problemi soprattutto per chi ha aspettato all’ultimo momento per rinnovare la tessera elettorale. (la Repubblica Milano)

Cult

La palma d’oro al festival di Cannes è stata assegnata a Parasite, del regista sudcoreano Bong Joon Ho. Il film parla di una famiglia povera che attraverso false identità si insinua nella vita di una famiglia ricca. Miglior regia ai fratelli Dardenne per Le jeune Ahmed — che racconta il percorso di radicalizzazione di un giovane musulmano — e premio della giuria a Mati Diop per Atlantique, la storia di una donna senegalese che attende il proprio innamorato, partito per l’Europa. (la Repubblica)

Avete un milione di dollari da bruciare? Potreste pensare di comprare “the Persistence of Chaos,” un’opera d’arte dell’artista di internet Guo O Dong che non è altro che un laptop con Windows XP e sei dei virus più pericolosi della storia dell’informatica. Se non ve lo potete permettere potete comunque guardarlo in live streaming. (the Submarine sconsiglia l’acquisto) (the Persistence of Chaos)

Da successi editoriali della letteratura di intrattenimento a romanzi di genere con riconoscimenti solo di nicchia — non stiamo facendo abbastanza per garantire la preservazione della letteratura contemporanea, anche quella di “discutibile rilevanza.” (Tor.com)

No, Disney non sta costruendo un monopolio dell’intrattenimento: sta costruendo il monopolio delle conversazioni. In un mondo in cui le chiacchierate — e le discussioni su internet — si sono sempre più focalizzate sulle ultime novità televisive, iscriversi al nuovo servizio di streaming sarà più o meno una necessità. (Gizmodo)

Giornalismi

Nonostante le proteste del Cdr e di molti altri a sinistra, il famigerato numero speciale dell’Unità diretto da Maurizio Belpietro è uscito ieri in edicola, e non è neanche niente di eccezionale. (AGI)

Se volete soffrire fino in fondo e leggerlo per intero, su Facebook lo trovate tutto.

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Gif di Jelly London

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