L’ennesima nuova Tangentopoli in Lombardia
Questa è Hello, World!, la nostra rassegna mattiniera di attualità, cultura e internet. Tutte le mattine, un pugno di link da leggere, vedere e ascoltare.
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Oltre 90 indagati e 43 arrestati: sono questi i numeri della maxi inchiesta sui legami tra ’ndrangheta e politica che ha investito il mondo imprenditoriale e politico lombardo. I magistrati hanno scoperchiato un giro di tangenti che coinvolge anche nomi importanti: tra gli arrestati ci sono Pietro Tatarella, consigliere comunale e candidato di Forza Italia alle europee, Fabio Altitonante e il deputato Diego Sozzani (sempre Forza Italia). “Come spesso avviene in Lombardia, politici locali e imprenditori si appoggiano, e a volte sono collusi, con cosche della ‘ndrangheta, sul territorio. Il tema è stato affrontato dalla Direzione distrettuale antimafia tante volte. E anche in questo caso emerge una sinergia tra cosche e imprenditori,” ha spiegato il procuratore di Milano Francesco Greco. (la Repubblica Milano)
Secondo il Corriere della Sera, sarebbe indagato anche il presidente della Regione, Attilio Fontana. L’accusa è di abuso di ufficio: Fontana è coinvolto nell’inchiesta per non aver denunciato i tentativi corruttivi del forzista varesino Gioacchino Caianiello, che gli avrebbe proposto uno scambio di nomine e consulenze, a cui il governatore avrebbe trovato “un’alternativa” di sua iniziativa. (Corriere della Sera Milano)
Il Secolo XIX sottolinea come il sistema corruttivo non possa che ricordare tangentopoli. Nelle intercettazioni si fa spesso il nome di Caianiello, che secondo i magistrati “esercita di fatto funzioni pubbliche nell’ambito di tutte le più importanti società partecipate del varesotto, grazie alla consapevole tolleranza degli amministratori apicali formali che lui stesso ha contribuito a far nominare.” (il Secolo XIX)
Altra figura centrale dell’inchiesta è quella dell’imprenditore Daniele D’Alfonso, che secondo gli inquirenti “funge da cerniera” tra i vari filoni dell’inchiesta. A D’Alfonso è contestata l’aggravante “di aver commesso il fatto per agevolare l’attività dell’associazione di stampo mafioso denominata ‘ndrangheta presente nel territorio di Corsico e Buccinasco,” assumendo operai addetti al “movimento terra” su indicazione di Giosafatto Molluso, già condannato per partecipazione ad associazione mafiosa. (Fanpage)
Tatarella (FI) riceveva da D’Alfonso 5 mila euro al mese, pagati attraverso fatture false per consulenze professionali inesistenti, in cambio di favori negli appalti dell’Amsa. (Milano Today)
L’indagine ha preso il titolo “mensa dei poveri” dal nome con cui gli indagati si riferivano al ristorante, vicino agli uffici della Regione, dove si incontravano Tatarella e D’Alfonso. (Corriere della Calabria)
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Mondo
Quattro candidati dell’opposizione che avevano corso alle elezioni comunali a Istanbul hanno ritirato il proprio nome dalle nuove votazioni, annunciando il loro supporto, e il supporto del loro partito, a Ekrem Imamoglu, il candidato del Partito popolare repubblicano (CHP) che aveva vinto il voto contestato. Anche la società civile, dai cantanti alle personalità televisive, supporta Imamoglu, e moltissimi stanno twittando #HerŞeyÇokGüzelOlacak, “andrà tutto benissimo,” l’hashtag della campagna elettorale del CHP. (Middle East Eye)
Farah Najjar raccoglie le testimonianze degli attivisti che hanno assistito ai bombardamenti russi su Idlib dei giorni scorsi. I nuovi attacchi, parte di una campagna lanciata da Assad lo scorso 26 aprile, ha messo in fuga più di 152 mila persone, che hanno dovuto lasciare la propria casa. Tra i morti che le fonti di Al Jazeera possono confermare, 15, c’erano anche tre bambini. (Al Jazeera)
Di nuovo violenza nelle scuole statunitensi. Due ragazzi sono entrati armati in una charter school in Colorado, e hanno aperto il fuoco contemporaneamente in due punti diversi della scuola. Insieme hanno colpito nove compagni, uccidendone uno. Molti tra i feriti sono in condizioni critiche. (the New York Times)
La polizia ha fermato due sospetti e ne ha identificato uno, uno studente di 18 anni che frequentava la stessa scuola. (CNN)
Il governatore della Georgia Kemp ha firmato il “fetal heartbeat bill,” una legge che di fatto rende illegale l’aborto nello stato. La legge vieta di praticare l’aborto dal momento in cui l’embrione inizia a presentare un battito cardiaco, ovvero tra la quinta e la sesta settimana di gestazione. Ma un ritardo di una settimana o anche due è comune per molte donne, rendendo le gravidanze sgradite quasi impossibili da individuare in tempo per effettuare un aborto. (CBS News)
Il New York Times ha ottenuto nuove informazioni sulle condizioni finanziarie di Trump e delle sue aziende. Dal 1985 al 1994, scrivono Russ Buettner e Susanne Craig, l’imprenditore di New York ha perso un miliardo e 170 milioni di dollari, rivelando il costo dell’“art of the deal.” (the New York Times)
Bolsonaro ha firmato una legge che rende più facile importare armi in Brasile, e aumenta il numero di munizioni di cui una persona può essere in possesso. La legge porta il limite da 50 cartucce all’anno per cittadino a 5000, e legalizza il possesso di fino a 1000 cartucce per armi di grande calibro o semi-automatiche. (Reuters)
Tories e laburisti stanno riprovando a trovare un accordo sulla Brexit. Downing Street ha commentato entusiasta l’incontro, descrivendo la conversazione “costruttiva e dettagliata.” Ma dal governo non sono arrivate per ora altre proposte se non quella dell’accordo di May, bocciato innumerevoli volte. Secondo fonti laburiste il dialogo è stato “robusto.” (BBC News)
Dopo la sconfitta totale delle scorse elezioni, Pablo Casado sta rivalutando tutti gli aspetti delle politiche del Partito popolare spagnolo, a partire dall’apertura del dialogo con il futuro Primo ministro Sánchez per una soluzione bipartisan alla crisi catalana. (El País)
Italia
Anche ieri a Casal Bruciato i neofascisti hanno protestato per l’assegnazione legittima di una casa popolare a una famiglia rom, tra grida come “li vogliamo impiccati, bruciati” e minacce di stupro, rivolte a una mamma di 40 anni con una bambina che rientrava in casa scortata dalla polizia. (il Fatto Quotidiano)
Ovviamente non sono mancati anche gli inni a Mussolini. (Lettera 43)
Questa volta CasaPound ha trovato una contro-manifestazione organizzata dal sindacato Asia Usb, con cui si è quasi arrivati allo scontro. La tensione è rimasta altissima per tutta la giornata di ieri: in serata la famiglia rom ha ricevuto la visita di solidarietà della presidente del municipio IV e dell’assessora al patrimonio. “Non sappiamo cosa fare, ma vivere lì in quelle condizioni è impossibile.” (la Repubblica Roma)
I neofascisti — a cui la polizia semplicemente lascia fare, tanto che hanno potuto allestire un gazebo nel cortile del palazzo — hanno annunciato la propria presenza anche per oggi. Alle 16 è stato convocato quindi un nuovo presidio antifascista di solidarietà. (Dinamo Press)
A proposito di fascisti e amici dei fascisti, possiamo dire definitivamente che la bulimia mediatica di Salvini l’ha portato ad avere un problema serio con chi si fa i selfie con lui solo per trollarlo. (VICE)
Intanto continua il dibattito sul Salone del Libro: ieri il Museo di Auschwitz ha chiesto agli organizzatori della manifestazione, in sostanza, di scegliere tra la loro presenza e quella di Altaforte. “Non si può chiedere ai sopravvissuti di condividere lo spazio con chi mette in discussione i fatti storici che hanno portato all’Olocausto, con chi ripropone una idea fascista della società.” (la Stampa)
La sindaca di Torino Appendino e il presidente regionale Chiamparino hanno deciso invece di hanno deciso di denunciare Francesco Polacchi, fondatore di Altaforte, per apologia di fascismo. “Il rappresentante della casa editrice Altaforte e la sua attività professionale nel campo dell’editoria sono estranei allo spirito del Salone del Libro.” (il Post)
Ma gli organizzatori del Salone hanno evidentemente deciso che quella per la difesa della presenza dei neofascisti è la battaglia su cui vogliono immolarsi. Ieri Nicola Lagioia, direttore dell’evento, ha pubblicato un comunicato in cui, invece di prendere finalmente posizione contro Altaforte, esorta alla concordia. “Questa esperienza deve unirci, non dividerci. Deve farlo in nome di un bene superiore, e deve invitarci a tirare fuori – nei toni, nelle prese di posizione – la nostra parte migliore” (minima et moralia)
Oggi in Consiglio dei ministri dovrebbe arrivare la richiesta ufficiale di dimissioni, da parte di Conte, per il sottosegretario Siri. La Lega ha annunciato che voterà contro (anche se probabilmente non si andrà neanche al voto), ma Salvini sembra sul punto di accettare il sacrificio, rilanciando in cambio con gli altri cavalli di battaglia della sua campagna elettorale: flat tax e cantieri. (il Sole 24 Ore)
20 persone sono indagate in Calabria in un’inchiesta sulla gestione clientelare degli appalti pubblici. Tra loro anche il governatore regionale Oliverio (Pd) e il sindaco di Cosenza Mario Occhiuto (FI). (la Repubblica)
Cult
La prossima versione di Android, prevista per questo autunno, avrà l’opzione di passare a un tema scuro per permettervi di riposarvi gli occhi e continuare a usare il telefono anche quando avete gli occhi stanchi. (Gizmodo)
Più importante, invece, tra gli annunci di Google alla propria annuale conferenza per sviluppatori, è una nuova funzionalità che permetterà ai telefoni di inserire sottotitoli in tempo reale a ogni elemento audio riprodotto dal telefono, dai podcast alle videochiamate. Una funzionalità utilissima per persone sorde o con problemi d’udito. (the Verge)
Il tango secondo Borges. (Rivista Studio)
La storia di un tredicenne che, da Reddit a 8chan, è stato radicalizzato dalla alt right statunitense, e come poi ha capito che avessero torto, e che era stato manipolato. (Washingtonian)
Salute
Il consumo mondiale di alcol è in forte crescita, soprattutto per via dell’aumento della domanda in Cina e India. In tutto il mondo 237 milioni di uomini e 46 milioni di donne hanno problemi legati all’alcol, soprattutto in Europa e Nord America. In cima alla classifica per consumi pro-capite c’è la Moldavia. (the Guardian)
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