Commensalità virtuale: quando il cibo aiuta a sentirsi a casa
Il cibo è uno degli argomenti centrali che animano gli spazi virtuali che si costruiscono su internet e sui social network tra migranti, fondamentali per creare comunità lontano da casa. In questa puntata di S/Confini, Natasha ne parla con Sara Marino, che ha studiato i pattern di socializzazione on
in copertina, pranzo durante la vendemmia, a Granja Farm, foto di Marta Clinco
Il cibo è uno degli argomenti centrali che animano gli spazi virtuali che si costruiscono su internet e sui social network tra migranti, fondamentali per creare comunità lontano da casa. In questa puntata di S/Confini, Natasha ne parla con Sara Marino, che ha studiato i pattern di socializzazione online della comunità migrante italiana a Londra.
Quando ci si trasferisce in un paese diverso, i migrant* necessitano di punti di riferimento che diano un certo senso di stabilità. L’uso dei social media certo costituisce una parte fondamentale nel mantenere una linea diretta con “casa,” ma c’è un fattore ben piú importante, familiare e unificante specie nell’identità italiana: il cibo!
Natasha ne parla con Sara Marino, Senior Lecturer della London College of Communication, che nei suoi studi analizza i pattern di socializzazione online della comunità migrante italiana a Londra. In particolare due suoi articoli accademici trattano della creazione di momenti di commensalità virtuale nella vita dei migranti e di una routine transnazionale che si crea grazie all’uso quotidiano di social networks, in particolare Facebook, Skype o WhatsApp principalmente.
Show Notes
- Digital Food and Foodways: How Online Food Practices and Narratives shape the Italian diaspora in London
- Making Space, Making Place: Digital Togetherness and the redefinition of migrant identities online
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Ai microfoni: Natasha Fernando e Sara Marino
Redazione, post-produzione, editing: Natasha Fernando
Musica: Francesco Fusaro