In Libia non è stato un bel 25 aprile
Il 25 aprile è una festa divisiva, perché divide i fascisti dagli altri. In questa puntata di TRAPPIST parliamo della manifestazione di Milano, dei rimbrotti della destra, oltre che dell’aggravarsi della situazione in Libia — verso cui l’opinione pubblica italiana sembra del tutto indifferente.
Bentornati a Trappist, un podcast divisivo della redazione di the Submarine
Ieri siamo andati in piazza a Milano per ricordare, come ogni 25 aprile, la festa della liberazione dal nazifascismo. Eravamo in circa settantamila, un buon numero di partecipanti considerando il tempo inclemente, probabilmente per reazione al clima xenofobo e di estrema destra che si respira nel paese — un rigurgito antifascista, insomma. Parleremo anche di tutto il solito corollario di provocazioncine fasciste prima e durante la giornata, come lo striscione inneggiante a Mussolini srotolato vicino a piazzale Loreto.
Essere antifascisti vuol dire anche rispettare la libertà e l’uguaglianza di tutte le persone. La situazione in Libia impone una riflessione: migliaia di persone sono imprigionate in veri e propri campi di concentramento, ma della situazione libica al governo italiano — e alla maggior parte dell’opinione pubblica — importa solo la minaccia di nuovi sbarchi. Il 23 aprile, le milizie del generale Haftar avrebbero fatto irruzione in uno di questi campi uccidendo almeno 6 persone.
Show notes
- 25 Aprile, 70mila in corteo a Milano, Sala: “Raccogliamo il testimone dai partigiani, il lavoro non è finito”
- 25 aprile 1994 – YouTube
- 25 Aprile a Roma, blitz Forza Nuova con bandiere Rsi in piazzale Clodio
- Striscione per Mussolini a Milano, 9 denunciati. I pm: “Indagini su curve ultrà”. L’ipotesi è associazione per delinquere
- Cosa succede quando un centro di detenzione libico per migranti viene attaccato – Il Post
- Footage shows refugees hiding as Libyan militia attack detention centre | World news | The Guardian
- Serraj: “Haftar ha tradito la Libia e l’Onu, 800 mila migranti pronti a partire. Isis di nuovo in azione”
- 3,000 migrants trapped in risk zone in Libya, MSF – General news – ANSAMed.it
- ‘We are in a fire’: Libya’s detained refugees trapped by conflict – Al Jazeera
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In questa puntata sono con voi: Sebastian Bendinelli @sebendinelli e Stefano Colombo @SteftheSub.