Cosa c’è e cosa non c’è nel report di Mueller su Trump

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Cosa c’è e cosa non c’è nel report di Mueller su Trump
President Donald Trump renders honors during the 136th Coast Guard Academy commencement exercise in New London, Conn., May 17, 2017. The ceremony was the President’s first service academy graduation as commander-in-chief. Coast Guard photo by Petty Officer 2nd Class Patrick Kelley.

in copertina, foto di Patrick Kelley, dominio pubblico. In sovrapposizione, una pagina del report di Mueller

Il Dipartimento di giustizia ha pubblicato il report di Mueller. Malgrado sia molto, molto censurato, il testo — lungo 400 pagine, e frutto di due anni di lavoro — disegna uno scenario di corruzione, ostacolo alla giustizia e disonestà. Ma quanto è stato censurato? Così tanto:

(via Flowing Data)

Leggi il testo completo del report, riorganizzato e messo in ordine dal New York Times (il PDF originale del dipartimento di giustizia non era nemmeno cercabile.)

Secondo Elie Honig, un ex pubblico ministero federale ora analista per CNN, nel documento ci sono tutte le prove per accusare Trump di ostruzione alla giustizia. Ma Mueller, alla fine, ha deciso per qualche ragione di non farlo. (CNN)

Quali sono le novità del report? Ci sono molti dettagli divertenti, tra cui un virgolettato di Trump quando ha scoperto della nomina di Mueller: “Oh mio dio. È terribile. Questa è la fine della mia presidenza. Sono fottuto.” Ma anche rivelazioni importanti come tutti i tentativi di Trump di licenziare Mueller, gli sforzi per limitare le indagini, e il tentativo da parte di Manafort di “monetizzare” il proprio ruolo di collegamento tra Putin e il comitato elettorale di Trump. (Reuters)

Il fatto che Mueller abbia deciso di non accusare Trump di ostruzione alla giustizia non significa che ora non possa farlo il Congresso. In particolare, il report smonta molte delle difese costruite per il presidente dai propri avvocati e dal procuratore generale Barr. (No, no, nessun problema per la democrazia degli Stati Uniti qui, andate avanti.) (the New York Times)

Il report racconta infatti una storia drasticamente diversa da quella riassunta da Barr settimane fa, la cui lettera semplicemente ignorava quanto l’indagine avesse dimostrato. Sean Illing ha contattato 12 esperti legali per farsi dare la loro opinione sul documento di Mueller. (Vox)

E da questa storia mancano comunque ancora molti dettagli. In particolare, il capitolo “Trump Campaign and the Dissemination of Hacked Materials” raccoglie prove particolarmente gravi a carico del comitato elettorale di Trump — ma è anche il più censurato, impedendo al pubblico di sapere tutto quello che Mueller ha scoperto. (Daily Intelligencer)

Secondo Drew Millard il report soprattutto prova la completa idiozia di Trump, che viene descritto in costante stato di agitazione, facendo telefonate in piena notte per cercare di trovare qualcuno che licenzi Mueller, senza mai riuscire nei propri intenti. Ah — un altro dettaglio importante: probabilmente non c’è nessuna “registrazione compromettente” del presidente in Russia :( (the Outline)

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Mondo

Oxfam lancia l’allarme sul contagio di colera in corso in Yemen. Se l’epidemia continua a crescere a questo ritmo, potrebbero presentarsi ancora più casi che nel 2017. Ora sono almeno 40 mila le persone che si teme siano malate. Durante il mese di marzo, infatti, il numero di casi di colera è quasi raddoppiato rispetto a febbraio, arrivando fino a 2500 persone al giorno. (Middle East Eye)

Jonathan Fenton-Harvey ricostruisce come l’aggressione di Haftar a Tripoli sia direttamente riconducibile all’ingerenza degli Emirati Arabi Uniti, impegnati per impedire qualsiasi transizione democratica nel paese. (Al–Araby Al–Jadeed)

A un mese di distanza dal massacro di 160 pastori di etnia Fulani, il primo ministro Ibrahim Boubacar Keita e l’intero governo del Mali si sono dimessi, sotto l’accusa di non aver fatto abbastanza per prevenire le violenze settarie e l’ascesa dei gruppi armati nel paese. (Al Jazeera)

A Derry, in Irlanda del Nord, una giornalista di 29 anni è rimasta uccisa in una sparatoria. Secondo la polizia si tratta di un atto di terrorismo. La dinamica esatta dell’accaduto ancora non è chiara, ma la giornalista si trovava sul posto per raccontare le rivolte di piazza che sono scoppiate in seguito a un controllo di polizia nella zona. (the Guardian / Belfast Telegraph)

Second vehicle hilackef and burned here in Fanad Drive in Creggan. Rioting is continuing #Derry pic.twitter.com/mMSq7iULzJ

— Leona O’Neill (@LeonaONeill1) 18 aprile 2019

Una fonte anonima ha anticipato a Associated Press che con ogni possibilità l’incendio a Notre–Dame a Parigi è stato causato semplicemente da un cortocircuito. (Associated Press)

Continua intanto la corsa del fondo internazionale per i lavori di restauro, ormai vicino al miliardo di euro. Ma bisogna ricordare che il contributo effettivo da parte delle multinazionali e dei miliardari è in realtà vicino a un terzo della cifra che viene cantata dai generosi donatori — tutte le donazioni in Francia sono infatti detraibili al 66%. (France24)

Aditya Chakrabortty, sul Guardian, sottolinea come queste donazioni non potranno che trasformare Notre–Dame in un monumento alla nostra ipocrisia, benedicendo la disuguaglianza del mondo contemporaneo. Se queste multinazionali hanno così tanti soldi pronti per essere donati, perché fanno i salti mortali per non pagare le tasse? Perché non assumono più personale per assistere i propri dipendenti oberati? Perché non alzano gli stipendi? (the Guardian)

Com’è andato il quarto giorno delle proteste di Extinction Rebellion? Il numero delle persone arrestate ha superato ormai quota 500, con 1000 poliziotti impiegati ogni giorno per rimuovere i manifestanti dai blocchi stradali. Il ministro dell’Interno Javid ha invitato a usare la “piena forza della legge” contro i manifestanti illegali, ma il movimento non intende fermarsi, e oggi è in programma una protesta all’aeroporto di Heathrow. (Evening Standard)

Italia

Il sottosegretario ai Trasporti Armando Siri (Lega) è indagato per corruzione. L’accusa, gravissima, è di aver ricevuto denaro per modificare il Def 2018 in modo di favorire contributi alle aziende che operano nel settore delle energie rinnovabili. (ANSA)

Di Maio, in questi giorni tornato su posizioni più “di sinistra” in vista delle Europee, scambia di nuovo il giustizialismo per progressismo, e ha chiesto le dimissioni immediate di Siri. Secondo il numero due del governo serve una “linea intransigente.” (la Repubblica Palermo)

Il perno della crisi di governo, così, è di nuovo Danilo Toninelli, che con una nota del ministero ha disposto il ritiro delle deleghe a Siri. Questa volta la spaccatura nel governo non sembra però una messa in scena, scrive Alessandro De Angelis, che riporta da fonti leghiste: “Finora stavamo nell’ambito della campagna elettorale. Ora è guerra.” (HuffPost)

Gif di Z.A Setiawan

Secondo un’inchiesta dell’Espresso, Virginia Raggi avrebbe fatto pressioni sull’ex presidente e Ad della municipalizzata dei rifiuti (Ama) Lorenzo Bagnacani, licenziato a febbraio, per spingerlo a modificare il bilancio dell’azienda. È lo stesso Bagnacani ad aver presentato un esposto in procura per accusare la sindaca. Negli audio pubblicati dal settimanale con le conversazioni tra i due, Raggi parla di “Roma fuori controllo” e dice a Bagnacani di cambiare il bilancio anche se la motivazione fosse “perché la Luna è piatta.” (l’Espresso)

La sindaca su Facebook si difende e spiega la ragione della propria opposizione agli ex vertici di Ama: “Nessuna pressione ma solo tanta rabbia per chi non ha fatto bene il lavoro per il quale era pagato.” (Virginia Raggi / Facebook)

“Parlo a nome delle future generazioni: nel 2030 avrò 26 anni e mi dicono che quella sarà un’età meravigliosa perché avrò la vita davanti a me, ma non sono così sicura di questo. Le persone come me hanno avuto tutto quello che potevano immaginare ma forse alla fine non avremo nulla, perché il nostro futuro ci è stato scippato. Ci avete mentito, ci avete dato delle speranze false, ci avete detto che il futuro era una cosa alla quale potevamo guardare, ed è così ma solo per ora.” L’ha detto Greta Thunberg ieri a Palazzo Madama, di fronte a una platea di persone che poi non faranno assolutamente nulla. (Rai News)

Today I speak at the Italian Senate. #schoolstrike4climate #ClimateStrike #FridaysForFuture pic.twitter.com/BPmUF8Epp4

— Greta Thunberg (@GretaThunberg) 18 aprile 2019

Milano

Dopo nove anni di lavori è finalmente pronto il nuovo Palalido, che a giugno ospiterà la Volleyball Nations League. (Corriere della Sera Milano)

Davanti al consolato iraniano si è svolto ieri un presidio promosso dall’Ordine degli avvocati di Milano per chiedere la liberazione di Nasrin Sotoudeh, avvocata e attivista per i diritti umani, condannata in Iran a 33 anni e 148 frustate. (MilanoToday)

Cult

Grazie al cielo Pepsi ha rinunciato ai propri piani di mettere un’insegna luminosa con il proprio marchio in orbita. Ma StartRocket, l’azienda russa che promette di poter mettere i nomi dei marchi in orbita, continua a minacciare i nostri cieli notturni. (SpaceNews)

È ufficiale: dal 15 luglio nel Regno Unito tutti i gestori di telefonia dovranno attivare barriere “anti porno” che richiederanno agli utenti di dimostrare la propria maggiore età per accedere a materiali pornografici. La verifica richiederà di caricare i propri dati e un documento di identità valido, e costituisce così una minaccia gigantesca sia alla libertà di espressione che alla privacy. (Dazed)

Questo modder ha pubblicato una patch per l’emulatore del Super Nintendo che rende i vecchi giochi in “finto 3D” bellissimi. Spolverate la vostra copia di Super Mario Kart. (Ars Technica)

Non è una sorpresa: un nuovo studio conferma che le armate dei crociati presentavano una ricchissima diversità genetica. (the Guardian)

Animali

La polizia australiana ha aiutato questo senzatetto di Sydney a ritrovare il proprio topo domestico. (BBC News)

Fondo del barile

A noi comunque Armando Siri piace ricordarlo così. (VICE, 20/06/2018)

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