in copertina, foto di Medici Senza Frontiere, via Twitter
Questa è Hello, World!, la nostra rassegna mattiniera di attualità, cultura e internet. Tutte le mattine, un pugno di link da leggere, vedere e ascoltare.
All’undicesimo giorno di abbandono in mezzo al mare, è stato raggiunto un accordo per la ripartizione dei 63 naufraghi ancora prigionieri sulla Alan Kurdi. Il premier maltese Muscat ha annunciato che sbarcheranno sull’isola, e saranno redistribuiti tra Germania, Francia, Portogallo e Lussemburgo. Muscat ha lodato l’“efficace” coordinamento tra Malta e l’Unione europea. “Efficace.” (la Repubblica)
All 64 migrants onboard #AlanKurdi will be disembarked and redistributed between #Germany, #France, #Portugal and #Luxembourg thanks to effective coordination by @EU_Commission and #Malta. None will remain in Malta, which cannot shoulder this burden alone -JM
— Joseph Muscat (@JosephMuscat_JM) 13 aprile 2019
Ieri dalla nave è stata necessaria una nuova evacuazione d’emergenza, questa volta di un membro dell’equipaggio:
Eine weitere Evakuierung wurde notwendig. Diesmal ist es ein Crewman der #AlanKurdi. Unsere Besatzung ist seit 24 Tagen an Bord. Seit 10 Tagen kümmerten sich 17 Besatzungsmitglieder um bis zu 64 Gerettete.
Das ist kein Normalzustand. Dieser Zustand muss sofort enden! pic.twitter.com/6DSvrHXyvK
— sea-eye (@seaeyeorg) 12 aprile 2019
I giornali invece sono contentissimi di poter confermare che, tra i 70 migranti sbarcati due giorni fa a Lampedusa, non ci sono libici, come inizialmente si era detto, ma soltanto tunisini. “L’ipotesi che sulla barca potessero esserci dei libici aveva destato allarme perché si era pensato che ci fossero profughi in fuga dalla guerra civile in corso,” scrive Fabio Albanese sulla Stampa. Sarebbe davvero grave se qualcuno scappasse da una guerra civile! Per fortuna invece in Libia si sta alla grande. O no? (la Stampa)
Mentre a Tripoli si continua a combattere, nei centri di detenzione per migranti — permessi, voluti e foraggiati dai governi europei — ci sono circa 1300 persone prigioniere, a cui Medici Senza Frontiere sta fornendo assistenza umanitaria. (Faro di Roma)
#Libia Fuori dai centri, le strutture mediche hanno carenza di personale e forniture, ed è sempre più difficile gestire l’aumento dei bisogni medici. MSF ha iniziato a fornire assistenza e kit igienici anche alle famiglie libiche sfollate che vivono in ripari temporanei.
— MediciSenzaFrontiere (@MSF_ITALIA) 12 aprile 2019
MSF fornisce assistenza anche a molte famiglie di sfollati nella capitale. Secondo l’Onu le persone attualmente in fuga dai combattimenti sono poco meno di 10 mila. (Medici Senza Frontiere / TGCOM)
L’UNHCR ha chiesto ieri l’immediata evacuazione di tutti i migranti e i rifugiati detenuti nei campi. (UNHCR)
La crisi umanitaria non interessa molto al governo italiano, ma le preoccupazioni per il sospettato ruolo francese dietro l’offensiva di Haftar e il rischio che corrono gli impianti estrattivi dell’Eni hanno spinto Giuseppe Conte a varare un vertice di emergenza e poi un “gabinetto di crisi” con tutti i ministeri coinvolti, che resterà attivo finché la crisi in Libia non sarà rientrata. (la Repubblica)
La strategia per il momento sembra soltanto quella di cercare la sponda di Unione Europea e NATO per “fare pressioni su Haftar.” Siamo sicuri che avrà un grande successo. (il manifesto)
Mentre Parigi continua a negare qualsiasi coinvolgimento nell’offensiva del generale libico, uno scoop del Wall Street Journal rivela che Haftar avrebbe ricevuto dall’Arabia Saudita un’offerta di dieci milioni di dollari per finanziare l’operazione. (Al Jazeera, qui l’articolo originale del WSJ dietro paywall)
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L’Arabia Saudita non ci ha promesso 10 milioni di dollari, e quindi abbiamo bisogno del tuo sostegno: se ti piace quello che facciamo, abbonati alla newsletter di Hello, World! In cambio, oltre alla rassegna stampa direttamente in inbox, riceverai link, contenuti extra, e la nostra eterna gratitudine.
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Mondo
L’esercito sudanese ha risposto con violenza alle proteste, continuate malgrado la destituzione di Bashir: negli ultimi due giorni sono stati uccisi 16 manifestanti. La Sudanese Professional Association, tra i gruppi che hanno guidato finora le contestazioni, chiede che il potere sia trasferito a un governo di transizione civile. Le proteste però a qualcosa sono servite: l’ex ministro della difesa, il tenente generale ibn Auf, posto a guida del consiglio dell’esercito, si è dimesso. Ibn Auf è stato sostituito da un altro tenente generale, Abdel Fattah al-Burhan. (Middle East Eye)
Mel Plant ricostruisce la storia delle proteste che hanno fatto cadere Bashir parlando la direttamente con gli attivisti e i contestatori che vi hanno partecipato. (Al–Araby Al–Jadeed)
Letteralmente meno di 24 ore dopo che la Casa bianca aveva negato le voci riguardo alla proposta di Trump di caricare i migranti arrestati sul confine e rilasciarli “in mezzo alla strada” delle sanctuary city che non collaborano con la polizia xenofoba dell’immigrazione, Trump ha twittato confermando che il piano è sotto “forte considerazione.” La situazione è così paradossale negli Stati Uniti che uno dei punti più discussi è che sarebbe una misura molto costosa da implementare. (the Washington Post, via Outline.com)
Nel tweet Trump sottolinea anche che i responsabili della misura sarebbero, ovviamente, i democratici:
Due to the fact that Democrats are unwilling to change our very dangerous immigration laws, we are indeed, as reported, giving strong considerations to placing Illegal Immigrants in Sanctuary Cities only….
— Donald J. Trump (@realDonaldTrump) April 12, 2019
Cosa sta succedendo con la gestione dei migranti negli Stati Uniti? Secondo Heather Digby Parton è l’inizio della prossima fase della campagna elettorale continua di Trump, pronto a trasformare i repubblicani in un partito estremista anti–immigrazione, con l’obiettivo di raccogliere il voto di “tutti gli uomini bianchi arrabbiati.” (Salon)
Dall’inizio dell’anno 14 stati USA hanno introdotto leggi che vietano l’aborto dopo la sesta settimana di gravidanza — una misura che limita drasticamente la libertà d’aborto. Il fronte “pro life” è uno degli indicatori più visibili della pericolosa radicalizzazione della destra statunitense. (Slate)
Sappiamo che stavate trattenendo il fiato in attesa di notizie per cui possiamo confermarvi che Kim Jong-un è stato “rieletto” a presidente della commissione degli affari di stato, la carica più alta del governo della Corea del Nord. (the Hankyoreh)
Italia
La procura di Locri ha emesso un avviso di conclusione di indagini preliminari in cui vengono contestati a Mimmo Lucano nuovi reati di truffa e falso ideologico. Le accuse arrivano poche ore il rinvio a giudizio sul caso precedente. (il Messaggero)
Ehi vi ricordate dei navigator? Dopo mesi di attesa il governo e le regioni hanno trovato un accordo sul piano straordinario. Alla fine i navigator avranno solo un ruolo di “supporto” all’interno di Anpal Servizi. Svanisce così il ruolo di “coach lavorista” millantato dal governo, sciolto in una funzione di supporto tecnico. (il Sole 24Ore)
Un’inchiesta della procura di Perugia per irregolarità nei concorsi di assunzione nelle aziende ospedaliere ha fatto finire agli arresti domiciliari il segretario del Pd regionale Giampiero Bocci (che si è subito auto-sospeso) e l’assessore alla Salute Luca Barberini. Indagata anche la presidente della regione, Catiuscia Marini. (Today)
Il gip non parla di “associazione a delinquere” come ipotizzato dai pm, ma di un “sistema,” un “meccanismo clientelare diffusissimo di cui gli stessi indagati sembrano essere semplici ingranaggi.” Salvini, subodorando la possibilità di conquistare un’altra regione, ha chiesto elezioni subito, mentre Zingaretti ha commissariato il Pd locale, nominando Walter Verini. (Fanpage / Rai News)
Milano
Ieri mattina c’è stata una sparatoria in via Cadore, zona Porta Romana: Enzo Anghinelli, un 46enne con precedenti per traffico di stupefacenti, è stato affiancato da due sicari in scooter che gli hanno sparato al volto, ferendolo, mentre era nella propria auto. (Milano Today)
Anghinelli era stato vittima di un agguato simile già nel 1998: il Corriere ricostruisce la storia dei suoi affari criminali. (Corriere della Sera Milano)
Questioni di genere
Katie Bouman, la scienziata che è diventata il “volto” più noto della celebre immagine del buco nero — perché ha collaborato alla scrittura dell’algoritmo che ha permesso di “decifrare” i dati dei telescopi — ovviamente è bersaglio da giorni di una pesante campagna sessista e misogina da parte dei troll online. Ieri è intervenuto a difenderla anche il suo collega Andrew Chael, che i troll hanno preso come l’esempio di un soggetto maschile “sottorappresentato” nel racconto della scoperta. (the Hill)
(1/7) So apparently some (I hope very few) people online are using the fact that I am the primary developer of the eht-imaging software library (https://t.co/n7djw1r9hY) to launch awful and sexist attacks on my colleague and friend Katie Bouman. Stop.
— Andrew Chael (@thisgreyspirit) 12 aprile 2019
Ha cominciato a circolare anche un video sessista contro di lei — in cui viene accusata di aver fatto “il 6% del lavoro” ma di prendersi “il 100% del merito” — e naturalmente l’algoritmo di YouTube lo promuove ai primi posti quando si cercano video sulla scoperta del buco nero. (Mashable)
Cult
Un anno e mezzo fa scrivevamo di come Rian Johnson avesse strappato Guerre Stellari dal superomismo per riportarlo alle proprie origini egualitariste. Ma i fan della serie non hanno apprezzato per niente Gli ultimi Jedi, e così il primo teaser trailer dell’ultimo capitolo anticipa una saga in piena regressione, che ha perso la forza di raccontare qualsiasi storia nuova. (the Submarine / YouTube)
Guide utili: come costruire bombe fumogene di tutti i colori in casa. (the Q)
I media statunitensi hanno collegato il responsabile degli incendi nelle chiese afroamericane — il ventunenne Holden Matthews — ai suoi gusti musicali, perché il piromane razzista ascolta black metal. Il collegamento, come ogni tentativo semplicistico di spiegare i fenomeni di radicalizzazione nei giovani occidentali, è tenue e fazioso. Ma il black metal ha un verissimo problema con l’iconografia e l’immaginario nazista, spiega Kim Kelly, e come comunità di artisti e ascoltatori, deve fare qualcosa. (the Outline)
Una serie di grandi idee: scritturare un attore etero per interpretare una donne trans in una serie tv, uccidere il personaggio trans per mandare avanti la serie a tutti i costi dopo aver licenziato l’attore perché coinvolto in uno scandalo di molestie sessuali. (the Muse)
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