in copertina, la bandiera dell’organizzazione neofascista Generazione identitaria sventola alla manifestazione a favore della Brexit. Foto via Twitter
Questa è Hello, World!, la nostra rassegna mattiniera di attualità, cultura e internet. Tutte le mattine, un pugno di link da leggere, vedere e ascoltare.
I parlamentari inglesi hanno di nuovo respinto l’accordo di Theresa May — per la terza volta se state ancora tenendo il conto. La Prima ministra aveva offerto due giorni fa la propria poltrona in cambio dell’approvazione dell’accordo — e in effetti il voto è andato meno peggio delle volte precedenti. Ma non è bastato: la maggioranza è andata comunque sotto di 58 voti. (La scorsa volta erano 75) (BBC News)
Ma non preoccupatevi, Theresa May questa volta ha la soluzione: votare l’accordo una quarta volta! Se entro il 12 aprile il governo non riuscirà a metterci una pezza, infatti, il Regno Unito rischia la Brexit no–deal. (the Guardian)
Gif di Squirlart
Il Consiglio europeo si riunirà per un summit d’emergenza il 10 aprile, dove May dovrà chiedere necessariamente un’estensione lunga dell’articolo 50 — con conseguente partecipazione del Regno Unito alle elezioni Europee. E a quel punto, sarà inevitabile che il paese torni al voto anche per le politiche: secondo Stephen Bush questo parlamento non è semplicemente in grado di approvare un accordo — neanche il supporto di Johnson, Rees-Mogg e Raab — che ambiscono alla poltrona di May — è servito a rimettere in riga gli estremisti del partito. E il governo ha interamente ignorato le richieste del DUP irlandese. (New Statesman)
Tutto questo ammesso che il Consiglio europeo conceda al Regno Unito una nuova estensione. Finora l’Ue è sempre stata disponibile ad assecondare tutte le necessità britanniche — ma contemporaneamente sono stati fatti i preparativi per una Brexit senza accordo. (the Independent)
Secondo un portavoce del presidente del Consiglio europeo Tusk l’uscita no–deal è sta diventando uno “scenario probabile.” (the Herald)
Non si tratta però di una posizione rigida, tutt’altro. Fin dall’inizio l’Unione europea è stata a favore di preservare l’unione doganale con il Regno Unito, è tornato a ripetere il responsabile del negoziato per la Brexit Michel Barnier. (Politico.eu)
Fuori dal parlamento, intanto, a Londra si è svolta ieri una manifestazione pro–brexit ultima tappa di una serie di proteste che hanno attraversato il Regno Unito. Tra i manifestanti, molti erano a favore della Brexit senza accordo, e tutti si sentivano traditi dal parlamento. E secondo alcuni rimandare a lungo la Brexit trasformerebbe il movimento nei “gilet gialli” del paese. (Reuters UK)
Mondo
Centinaia di migliaia di persone sono tornate per le strade della capitale e delle altre principali città algerine per chiedere le dimissioni immediate del presidente Bouteflika. Secondo i manifestanti, la presa di posizione dell’esercito contro l’anziano presidente è solo un modo per mantenere al potere il vecchio establishment. (Al Jazeera)
È tornato in libertà dopo cinque anni di prigionia il blogger e attivista egiziano Alaa Abdel Fattah, uno dei protagonisti delle proteste del 2011 contro Mubarak. (BBC News)
OK, l’Isis è stato sconfitto, ma allora che fine ha fatto Abu Bakr al-Baghdadi? (the Atlantic)
Un giudice brasiliano ha vietato le commemorazioni del colpo di stato militare del 1964, volute dal presidente Bolsonaro, in quanto “non compatibili con il processo di ricostruzione democratica.” (France24)
Il dipartimento di giustizia statunitense dovrebbe rendere pubblico il rapporto di Mueller verso metà aprile, “se non prima.” (CNN)
Un dubbio tiene svegli i repubblicani: era facile fare campagna elettorale contro l’Obamacare quando gli elettori non ne avevano ancora provato i benefici, ma siamo sicuri che ora non sia una battaglia impopolare, restringere il diritto di assicurazione sanitaria? (Salon)
“In tanti anni in cui ho avuto a che fare con regimi assassini ho imparato che non è possibile farli vergognare. Ma è possibile far vergognare le banche, i finanzieri e le istituzioni che fanno affari con loro, scegliendo di girarsi dall’altra parte.” Leggi la lettera con cui George Clooney ha chiamato al boicottaggio di 9 hotel del Brunei. Lunedì 3 aprile nel sultanato entrerà in vigore la legge che prevede la lapidazione per chi viene riconosciuto “colpevole” di omosessualità. (Deadline)
Il governo Maduro e l’opposizione guidata da Guaido hanno raggiunto un accordo per permettere alla Croce Rossa Internazionale di iniziare una distribuzione di aiuti umanitari nelle prossime due settimane. L’annuncio è stato dato a Caracas dal presidente della CRI Francesco Rocca, secondo cui gli aiuti raggiungeranno inizialmente circa 650 mila persone. (BBC News)
Greta Thunberg ha parlato ieri davanti ai circa 25 mila manifestanti che si sono radunati sotto la porta di Brandeburgo a Berlino per il movimento FridaysForFuture. “Dobbiamo preoccuparci, dobbiamo farci prendere dal panico, ma non nel senso che dobbiamo metterci a correre e urlare. Intendo che dobbiamo uscire dalla nostra comfort zone, perché quando si è in crisi si cambia comportamento. Vogliamo un futuro. È chiedere troppo?” (DW)
This is how @GretaThunberg is welcomed here at #FridaysForFuture in #Berlin. Wow. pic.twitter.com/A630QT4PD9
— Lukas Hansen (@Lukas_Hansen) 29 marzo 2019
Italia
Come sta andando il Congresso Mondiale delle Famiglie a Verona? Alla grande:
- L’associazione Provita ha distribuito questo gadget di ottimo gusto a forma di feto di 11 settimane. Poi si è giustificata dicendo che era il “residuo di una vecchia campagna.” Ah beh, allora tutto okay. (la Repubblica)
- Il fondatore del Family Day Massimo Gandolfini ha subito esordito dicendo che “l’aborto è un omicidio.” (HuffPost)
- Durante il suo discorso di apertura, il governatore del Veneto Luca Zaia ha provato a prendere un minimo le distanze dal nazismo affermando che “l’omofobia è una patologia,” non l’omosessualità. Ma non ha raccolto molti entusiasmi tra l’uditorio. (il Post)
Il Movimento 5 Stelle ha fatto quello che poteva per distanziarsi dalla kermesse (che oggi vedrà sul palco i ministri Salvini e Fontana), ma ieri la senatrice Tiziana Drago si è presentata a Verona “per scelta personale.” “Vorrei rassicurarvi: il M5S non è quella realtà collegata solo alle dichiarazioni di questi ultimi giorni, vi sono senatori e deputati che hanno aperture verso la famiglia naturale.” (Fanpage)
Intanto, a Padova la polizia ha caricato una manifestazione pacifica antifascista che rispondeva al corteo anti–aborto di Forza nuova. Repubblica ha raccolto la testimonianza di Beatrice Brignone (Possibile) che parla di una “manifestazione tranquillissima.” e di “un’aria nerissima.” (la Repubblica)
Lo stesso Salvini ha frenato sulla proposta di legge avanzata da alcuni deputati leghisti per rendere più facile il porto d’armi: “Non voglio in giro nemmeno mezza pistola in più.” La proposta aveva già attirato la contrarietà del M5S, per voce di Di Maio — vediamo quanto tempo passa prima che ci riprovino. (TGCOM)
Luca Donadel, Matteo Montevecchi e gli altri: i ventenni che hanno rilanciato l’ultra-destra italiana su internet, e che ora si legano a doppio filo con la destra di governo. (Wired)
Lorenzo Franceschi-Bicchierai e Riccardo Coluccini hanno scoperto, insieme ai ricercatori di Security Without Borders, che sul Play Store di Google ci sono app che contengono malware sviluppato da un’azienda italiana per realizzare intercettazioni legali. L’azienda responsabile del malware aveva in precedenza vinto un bando della Polizia di Stato italiana. (Motherboard)
Cult
“Ho cercato di essere una femminista allegra. Ma ero troppo arrabbiata.” È morta a 90 anni Agnès Varda, madre della New Wave francese e regista di Cléo de 5 à 7 e Le Bonheur. (Variety)
Com’era YouTube nel 2006? (the Outline)
Com’è YouTube nel 2019: ovviamente c’è un tutorial per non far precipitare il Boeing 737 MAX che state pilotando se sta precipitando. (Boing Boing)
Le piramidi sono roba da dilettanti, in confronto a questo forno-incubatore per le uova utilizzato dagli egizi già duemila anni fa. (Atlas Obscura)
Fondo del barile
Tutto è destinato a finire, ma alcune cose sono destinate finire prima di altre, come l’ultimo matrimonio di Nicolas Cage, che è durato appena 4 giorni. (the Guardian)
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