Questa è Hello, World!, la nostra rassegna mattiniera di attualità, cultura e internet. Tutte le mattine, un pugno di link da leggere, vedere e ascoltare.
L’Unione europea ha deciso di azzoppare definitivamente la missione Sophia, rinnovata lo scorso dicembre ma solo in via provvisoria, dato il disaccordo tra gli stati membri — in primis l’Italia — sul suo proseguimento. Ora la missione andrà avanti per altri sei mesi ma senza le uniche due navi rimaste in servizio. In cambio, sarà potenziata la sorveglianza aerea. Dal 2015, si stima che la missione abbia salvato la vita a 45 mila migranti. (DW)
Secondo fonti diplomatiche di Bruxelles si tratta di un compromesso “imbarazzante,” motivato unicamente dall’ostinazione italiana a non voler più offrire i propri porti per lo sbarco delle navi. (Reuters)
A gennaio la Germania aveva ritirato la propria nave dalla missione, accusando i comandanti italiani di “sabotaggio”: avrebbero appositamente mandato la nave in settori del Mediterraneo lontani dalle rotte migratorie, dove non c’erano né migranti da salvare né trafficanti da fermare. (DW, 23/01)
Quello che è certo è che la missione Sophia non salva più vite dal luglio dell’anno scorso, quando sbarcarono a Messina 106 migranti soccorsi dal pattugliatore irlandese Samuel Beckett, scatenando il circo politico del nostro governo. (la Repubblica, 8/07/2018)
Dopo gli attacchi alle Ong, la definitiva rimozione anche delle navi militari europee dal Mediterraneo centrale riporta la situazione a prima di Mare Nostrum, affidando di fatto il controllo dell’area alla Guardia costiera libica (che l’Unione europea continuerà ad addestrare e finanziare). Come riassume il giornalista di Radio Radicale Sergio Scandura:
Abbiamo tolto le navi di soccorso governative e non. Li osserviamo dall’alto ? coi velivoli militari per vederli morire dall’alto; per segnalarli dall’alto alle cosche libiche, perché vengano riconsegnati agli “orrori inimmaginabili” denunciati dall’ONU.
Italia G7, Europa 2019 https://t.co/uFroKRcvZw
— Sergio Scandura (@scandura) 26 marzo 2019
Giusto in tempo, una ricerca pubblicata due giorni fa dalla Ong Women’s Refugee Commission testimonia l’estensione agghiacciante delle torture e delle violenze sessuali a cui sono sottoposti i migranti, anche di sesso maschile, lungo la rotta del Mediterraneo centrale. La maggior parte delle violenze avviene in Libia, ma c’è un capitolo del report (qui il pdf completo) dedicato anche alle violenze subite in Italia. (WRC)
Un ritorno alla situazione pre-Mare Nostrum significa anche il ritorno degli “sbarchi spontanei,” di migranti che — affrontando una rotta più lunga e pericolosa — riescono ad arrivare direttamente sulle coste europee a bordo di imbarcazioni di fortuna. Lontano dalla propaganda del governo, negli ultimi due giorni 39 persone sono arrivate così a Lampedusa. (Rai News)
Intanto, nel Mediterraneo, la nave Alan Kurdi della Ong Sea Eye sta cercando un gommone alla deriva con 41 persone a bordo, di cui non si hanno più notizie da tre giorni. (Sea Eye / Twitter)
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Mondo
Un nuovo blackout ha lasciato gran parte del Venezuela al buio, a poche settimane dal precedente. La luce è tornata dopo poche ore, ma in serata la rete non ha retto di nuovo. Secondo il vicepresidente Rodriguez i responsabili dei frequenti blackout sarebbero gli Stati Uniti, attraverso attacchi “elettromagnetici.” (NBC News)
Le proteste contro il presidente Bouteflika in Algeria hanno preso una brutta piega: il capo dell’esercito del paese, Ahmed Gaid Salah, ha annunciato in un messaggio televisivo che il presidente deve essere dichiarato “inabile a governare.” Bouteflika si è sostanzialmente ritirato dalla scena dal 2013, in seguito a un infarto, ma ha mantenuto stretto il potere politico nelle proprie mani, arrivando a cercare di ricandidarsi alle elezioni ora rimandate. (Middle East Eye)
Israele ha risposto con nuovi bombardamenti al lancio di un razzo dal territorio palestinese. Hamas e Islamic Jihad hanno dichiarato di non essere stati responsabili del lancio, che sarebbe il lavoro di un singolo individuo. Malgrado lo scambio di fuoco — che sembra non aver causato danni e feriti — per ora sembra che il cessate il fuoco stia tenendo. (Al Jazeera)
Questo gruppo di ribelli nordcoreani che vogliono detronizzare Kim Jong-un ha rivendicato il raid all’ambasciata nordcoreana a Madrid dello scorso febbraio. Il gruppo, Cheollima Civil Defence, sostiene che l’operazione non fosse un attacco, ma la risposta una “situazione urgente” all’interno dell’ambasciata, da cui sono riusciti a sottrarre alcuni computer e hard disk, offrendo poi i dati all’FBI. (the Guardian)
19 persone sono in stato di fermo in Francia per aver partecipato, armati di mazze e coltelli, a due “spedizioni punitive” contro le comunità rom di Bobigny e Clichy-sous-Bois, a nord di Parigi. Gli attacchi sarebbero stati scatenati dalla diffusione di una notizia falsa secondo cui i rom, ovviamente, avrebbero cercato di rapire dei bambini. (BFMTV)
Da inizio anno si inseguono sulla stampa locale e sui social network sempre più casi di notizie false su rapimenti di bambini da parte di “furgoni bianchi.” La polizia di Parigi sottolinea che finora letteralmente nessun rapimento è stato provato. Le Monde ricostruire la storia dell’ennesimo caso di propaganda d’odio mascherata da notizia. (le Monde)
Internet
Ieri il Parlamento europeo ha approvato la direttiva sul diritto d’autore senza ridiscutere ed emendare gli articoli 11 e 13. Gli emendamenti sono stati respinti per cinque voti — ma a quanto pare almeno tre europarlamentari svedesi avrebbero votato così premendo il tasto sbagliato. (Medium @Emanuel Karlsten)
Italia
Matteo Salvini ha ceduto sulla cittadinanza “premio” a Rami, il tredicenne che ha allertato i carabinieri dal bus dirottato. Di Maio la rivendica come una vittoria, e il padre del ragazzo ne racconta la felicità. Ben giustificata — ma è evidente come la cittadinanza premio sia concessa dal governo per chiudere il più in fretta possibile il dibattito sullo ius soli. (la Repubblica)
Zingaretti inizia il lento lavoro di “rinnovamento” del Partito democratico, accompagnando il partito, passo dopo passo, verso una nuova funzione federatrice di esperienze progressiste diverse — probabilmente anche in funzione di rallentare qualsiasi tentazione scissionista dei renziani, il cui fronte si è anzi spezzato durante il voto in direzione per il simbolo delle Europee, che conterrà un riferimento a Socialisti & democratici e la scritta “Siamo europei.” (Huffington Post)
La transizione da deputato a influencer di Di Battista continua. Sembra completamente tramontato il “sogno” di un ritorno del deuteragonista della prima generazione 5 stelle, che ha già stretto un accordo con il Fatto Quotidiano per partire dopo le Europee, questa volta in vista dell’India. (Corriere della Sera)
Gif di Clasharama
A proposito, sul Blog delle stelle ? è stata pubblicata la lista dei 2600 candidati alle Europarlamentarie del Movimento 5 Stelle. Andate subito a controllare se per sbaglio non ci siete anche voi. (Huffington Post)
Cult
McDonald’s ha annunciato l’acquisizione di Dynamic Yield, un’azienda che sviluppa algoritmi predittivi per portare l’esperienza dello shopping correlato e personalizzato, stile Amazon, anche nel mondo reale. Sì, presto McDonald’s potrà prevedere se volete ordinare un’altra porzione patate fritte al McDrive. (TechCrunch)
La space walk fuori dalla Stazione spaziale internazionale di venerdì, per cambiare una delle batterie della stazione, doveva essere la prima missione spaziale di sole donne. Ma non lo sarà, perché la NASA non ha abbastanza tute spaziali di taglia media, che potessero essere usate da donne. (Popular Science)
Sara Radin si fa le domande giuste: perché tagliarsi i capelli è una cosa così emotivamente tassante? (Dazed)
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