No, pubblicare le foto delle ex per vendetta non è una buona idea

In altri stati europei è già attiva una legge contro chi condivide foto private altrui senza il loro consenso, in Italia l’iter invece sembra essere ancora lungo e complesso.

No, pubblicare le foto delle ex per vendetta non è una buona idea

In altri stati europei è già attiva una legge contro chi condivide foto private altrui senza il loro consenso, in Italia l’iter invece sembra essere ancora lungo e complesso.

Si definisce Revenge Porn la condivisione non consensuale di materiale erotico/pornografico — rubato o meno.

Il caso Giulia Sarti — deputata del Movimento 5 Stelle ed ex presidente della Commissione di Giustizia, vittima di revenge porn nel 2013 e le cui foto sono recentemente riapparse online — ha reso nuovamente attuale il problema del revenge porn. Se in altri stati europei è già attiva una legge contro chi condivide foto private altrui senza il consenso, in Italia l’iter sembra essere ancora lungo e complesso — anche se qualcosa, finalmente, sembra muoversi.

Nella nuova puntata di Chiamando Eva si tenta di fare il punto della situazione su un fenomeno che sta diventando sempre più inquietante.

Show notes

Il caso Giulia Sarti
L’opinione non richiesta di Beppe Severgnini
I gruppi telegram del male
Contro il revenge porn: associazioni e proposte di legge
La proposta del M5S
Cosa ne pensa Facebook

* * *

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Ai microfoni Elena D’Ali, Francesca Motta
Produzione: Francesca Motta
Redazione a cura di Giulia Pacchiarini

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