8 marzo: lunga vita allo sciopero globale

Questa è Hello, World!, la nostra rassegna mattiniera di attualità, cultura e internet. Tutte le mattine, un pugno di link da leggere, vedere e ascoltare.

8 marzo: lunga vita allo sciopero globale
in copertina, la marcia delle donne sudanesi. Via Twitter

Vietnam, Pakistan, Corea del Sud, Cina, Australia: segui la copertura live del Guardian dedicata agli eventi della Giornata internazionale della donna in tutto il mondo.

Il premio per la peggior dichiarazione potrebbe averlo già vinto il primo ministro australiano Scott Morrison, secondo cui “le donne devono avere successo, ma non a spese degli uomini.” OK. (SBS)

Nei giorni scorsi si sono tenute manifestazioni e convegni in Giordania, Libano, Palestina e Israele nel contesto degli eventi #BalanceForBetter. Gli incontri si sono concentrati sulle necessità immanenti delle donne nei paesi del Medio Oriente — in situazioni spesso emergenziali sia a livello di leggi sul lavoro che in istituti giuridici. (the Jerusalem Post)

In Libano, ad esempio, lo ius sanguinis non si applica se solo la madre in una coppia è di nazionalità libanese. (Al Jazeera)


Gif di Sarah Zucker

In Pakistan, una legge coloniale permette a un uomo a cui una donna ha chiesto divorzio di costringerla a vivere nella dimora coniugale. La legge è utilizzata da uomini che vogliono dimostrare di essere contrari al divorzio, in modo da poter poi rifiutare le richieste di alimenti. (Al Jazeera)

In Pakistan il movimento ha organizzato proteste in varie città, sotto due etichette, Aurat March (la marcia delle donne) e Aurat Azadi March (la marcia per la liberazione delle donne). Fin dagli anni Ottanta organizzazioni femministe sono ben radicate nel paese, e sperano di portare tantissime persone in strada per “riscrivere il ruolo delle donne nella società.” (the Guardian)

Se non credevate ai vostri occhi leggendo il volantino della Lega di Crotone su “Chi offende la dignità della donna,” non guardate il video pubblicato dal partito di estrema destra spagnolo Vox, in cui alcune sostenitrici della formazione definiscono il femminismo un “burqa ideologico.” (Reuters)

La situazione in Spagna è particolarmente tesa, dopo la decisione da parte di un giudice di Barcellona di non fermare la circolazione di un bus di propaganda dell’organizzazione fondamentalista cattolica Hazte Oír (Fatti sentire). Il bus, decorato con scritte come “Non è violenza di genere, è violenza domestica,” attaccava le “femminazi.” Ma secondo il giudice i messaggi del bus non costituiscono un crimine d’odio. (El País)

In tutta Italia ci saranno manifestazioni per reclamare diritti e parità di genere: è un 8 marzo di “sciopero femminista globale,” lanciato da Non Una Di Meno e accolto dai sindacati di base e autonomi. (la Stampa)

“Scioperiamo in tutto il mondo contro l’ascesa delle destre reazionarie che stringono un patto patriarcale e razzista con il neoliberalismo.” Dalle “tempeste emotive” al Ddl Pillon, è un brutto momento in Italia, ed è fondamentale partecipare alle manifestazioni di oggi. Il comunicato di Non Una Di Meno.

Se siete a Milano, trovate tutti gli eventi della giornata sull’evento Facebook dedicato, dal presidio in piazza Oberdan alle 9 al corteo che partirà alle 18 in piazzale Duca d’Aosta.

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Mondo

A cinque anni dalla scomparsa del volo MH370, le famiglie delle 239 vittime che si trovavano a bordo fanno pressione sul governo malese perché siano riaperte le indagini. (Al Jazeera)

Continua la tensione tra India e Pakistan nel Kashmir: la polizia indiana ha arrestato un sospetto militante islamista, dopo un attentato che ieri ha causato due morti e una trentina di feriti a Jammu. (BBC News)

Non si arresta l’epidemia di morbillo nelle Filippine: solo nei primi mesi di quest’anno sono morte 261 persone, e circa 2,6 milioni di bambini rimangono a rischio in tutto il paese. (CNN)

Si temono almeno 15 morti in uno scontro a fuoco scoppiato tra l’esercito indonesiano e un gruppo di ribelli nella Papua Occidentale — ma non ci sono conferme ufficiali sul numero delle vittime. (the Guardian)

L’ex presidente del comitato elettorale di Trump Paul Manafort è stato condannato a quattro anni per frode fiscale — molto meno dei 24 chiesti dai pm federali. Manafort era sfuggito alla legge per anni prima dell’inchiesta sull’ingerenza russa da parte di Mueller. (Daily Intelligencer)

Ma non è ancora finita: un altro processo su Manafort dovrebbe concludersi la settimana prossima. (the New York Times)

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C’è un nuovo podcast in arrivo in casa the Submarine: si chiama Sconfini, parlerà di immigrazione e identità, e potete già cominciare a seguirlo su Twitter e su Instagram.

Italia

Sulla Tav il governo sembra davvero a un passo dalla crisi: “Se qualcuno mi dice che non servono i treni, anch’io vado fino in fondo, se devo andare fino in fondo, vado fino in fondo,” ha detto Matteo Salvini, di fatto minacciando di staccare la spina all’esecutivo. Minacce da cui Di Maio si è detto “sbalordito.” (la Repubblica)

Ma Salvini ha poi ripetuto che non ha intenzione di “far saltare il governo.” Semplicemente, bisogna fare come dice lui. (Rai News)

Ieri pomeriggio Conte ha convocato una conferenza stampa per annunciare, in sostanza, che non c’era niente da annunciare. Conte se l’è presa con le posizioni inconciliabili di Lega e 5 Stelle, ma si è anche sbilanciato per la prima volta abbastanza esplicitamente contro la prosecuzione dell’opera. (Giornalettismo)

Riguardate la conferenza stampa completa, perché è un capolavoro. (YouTube)

È stato sospeso l’abbattimento del pilone 8 del Ponte Morandi. L’annuncio è stato dato dalla Commissione esplosivi, perché sono state rinvenute tracce di amianto: “è necessario fare una valutazione fondata scientificamente per valutare se l’esplosione possa determinare o meno problematiche di natura sanitaria o ambientale.” (Fanpage)

Silvio Berlusconi è indagato dalla procura di Roma per corruzione per la sentenza che annullò il suo obbligo di cedere le quote eccedenti il 9,99% di Banca Mediolanum. Il procuratore Ielo e i pm Fava e Tucci sospettano che la sentenza sia stata “aggiustata.” (AGI)

Cult

Ungheria. Lo scorso dicembre l’opera antimilitarista “parata di peni” di Spartak Khachanov è stata distrutta. Il caso è solo l’ultimo di una serie di repressioni, tra mostre cancellate e gallerie chiuse. L’espressione artistica e politica nel paese è estremamente limitata. (Hyperallergic)

Ascolta questo estratto dall’audiolibro per bambini adattato da 2001: Odissea nello Spazio uscito nel 1984. (Boing Boing)

Sull’imminente servizio di streaming Disney+, oltre alle nuove produzioni Marvel e Guerre stellari, ci saranno anche i “classici” Disney. L’azienda precedentemente era nota per il modello “Disney Vault” — ovvero il ritiro tattico di film dal commercio per creare “eventi commerciali” in cui i film tornano disponibili nel mercato dell’home video per un periodo limitato. (the Verge)

Biciclette

Quanto risparmierebbe Torino se l’intera città venisse riqualificata a zona 30? Il nostro Tommaso Sansone, sulla base dei dati di Aci sui costi sociali degli incidenti stradali calcola si parli di circa 194 milioni di euro. (BikeItalia)

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Gif di Kaho Yoshida

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