L’europeismo liberale prova a salvare se stesso

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L’europeismo liberale prova a salvare se stesso
in copertina, foto © European Union , 2018 / Source: EC – Audiovisual Service / Photo: Etienne Ansotte

In vista delle elezioni europee, il presidente francese Macron ha scritto una lettera aperta rivolta ai cittadini del continente, pubblicata su diversi quotidiani, in cui delinea la propria visione di un “rinascimento europeo.” (Politico)

La lettera-manifesto si trova anche sul sito ufficiale dell’Eliseo, tradotta in tutte le lingue dell’Unione: qui la versione in italiano.

Cosa propone, quindi, Emmanuel Macron? Le parole d’ordine sono tre: libertà, protezione e progresso. Che, nel concreto, si traducono in queste proposte principali:

  • Creazione di una “Agenzia di protezione delle democrazie” per contrastare attacchi informatici e altre manipolazioni esterne sulle elezioni nazionali, e “bandire da internet” i discorsi d’odio.
  • Revisione dello spazio Schengen e “polizia comune” alle frontiere.
  • Salario minimo europeo, Banca europea per finanziare la transizione energetica, supervisione sulle grandi piattaforme digitali.

Già il fatto che le uniche proposte realmente progressiste siano subordinate al securitarismo fa capire, in realtà, quanto il discorso delle estreme destre nazionali sia stato ormai perfettamente incorporato anche dai liberali.

La pubblicazione del manifesto brucia i tempi rispetto alla formazione della lista elettorale in vista delle Europee. Il formato della lettera permette a Macron di raggiungere facilmente il resto dell’Unione senza esporsi eccessivamente in Francia, come avrebbe fatto un messaggio televisivo, spiega Alain Auffray. (Libération)

L’opposizione locale attacca Macron da entrambi i lati — secondo Olivier Faure (PS) il progetto di Macron non è abbastanza ambizioso. Faure definisce Macron “un artista del trompe–l’oeil, un falsario del progressismo.” Da destra, tanto per cambiare, si lamentano della mancanza di misure con “l’immigrazione di massa” e “l’islamismo.” (LCI)

Per dimostrare cosa succede quando un paese finisce nelle mani dei demagoghi, Macron punta il dito verso la Brexit, “un’emblema della crisi europea.” Ma il problema, secondo Macron è non aver “saputo rispondere alle esigenze di protezione dei popoli di fronte alle grandi crisi del mondo contemporaneo.” (France24)

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Mondo

Il comitato giudiziario della Camera dei rappresentanti ha rilasciato una lunga lista di richiesta di documenti, mentre allarga la propria indagine sulle possibilità di corruzione alla Casa bianca. Sulla lista ci sono 81 nuove persone o enti che potrebbero essere indagati — e l’indagine potrebbe espandersi ancora, fino a includere anche Ivanka Trump, segnala il presidente della commissione. (the Hill)

Intanto, il controllo di Trump sul proprio partito inizia a vacillare. I democratici sono riusciti a raccogliere i voti che gli serviranno per far approvare anche al Senato lo stop alla dichiarazione di emergenza nazionale per costruire il muro, mettendo il presidente all’angolo — e probabilmente costringendolo ad usare per la prima volta il proprio potere di veto. (the New York Times)

La presidente del Consiglio del tesoro canadese — l’agenzia legata al gabinetto federale che valuta il budget — si è dimessa, allargando la crisi di governo che insidia Justin Trudeau, alle prese con uno scandalo di corruzione che rischia di far terminare la sua carriera politica. (NPR)

Le Nazioni Unite hanno condannato le leggi anti-terrorismo dell’Arabia Saudita, sottolineando come i testi siano troppo vaghi, permettendo allo stato di usare le stesse misure per perseguire attivisti e limitare la libertà di parola. (Al Jazeera)

Quella che doveva essere la “battaglia finale” contro l’ISIS si sta trasformando in uno scontro più lungo del previsto. Gli Stati Uniti hanno annunciato che stanno rallentando l’offensiva perché l’ISIS starebbe usando civili come “scudi umani” della zona di Baghouz. Contemporaneamente, una serie di imboscate e attacchi bomba stanno rallentando anche l’avanzata dei curdi. (Al–Araby Al–Jadeed)

Il premier cinese Li Keqiang ha presentato il proprio piano annuale all’Assemblea nazionale del popolo, annunciando un target di crescita tra il 6 e il 6,5%, ma descrivendo un anno con maggiori incognite economiche rispetto ai precedenti. (South China Morning Post)

Pur rischiando l’arresto, Juan Guaidó è tornato ieri in Venezuela, accolto dalla folla dei propri sostenitori. Gli Stati Uniti hanno minacciato l’intervento in caso di arresto dell’autoproclamato presidente, ma la strategia di Maduro sembra essere sempre la stessa: temporeggiare. (the Guardian)

Internet

Secondo il garante per la privacy tedesco la riforma del diritto d’autore voluta dall’Unione Europea causerà inevitabilmente un oligopolio di internet — spingendo tutte le realtà commerciali indipendenti fuori dal mercato, e centralizzando ulteriormente la raccolta di dati personali dei cittadini dell’Unione. (EFF)

Chi l’avrebbe mai detto: Google non ha smesso di lavorare al motore di ricerca censurato per la Cina su cui aveva detto di aver smesso di lavorare. (the Intercept)

Italia

Evidentemente disperato per la mancanza di temi di sinistra da cavalcare, Nicola Zingaretti ha scelto sicuramente la battaglia giusta per rilanciare il Pd e dimostrare la sua vicinanza alle classi lavoratrici del paese: il sì alla Tav. (Rai News)

A proposito, questa mattina sulla questione Tav ci sarà il vertice di governo “definitivo”: l’11 marzo scade infatti il termine per presentare i bandi di gara senza perdere i finanziamenti europei, e la maggioranza dovrà trovare una quadra per salvare capra e cavoli. (Corriere della Sera)

Secondo Salvini, sulla Tav il governo “non rischia assolutamente.” Per la prima volta però il vicepremier ha aperto alla possibilità di una manovra correttiva, la cui inevitabilità è da tempo sotto gli occhi di tutti. Ma tranquilli, “non ci saranno nuove tasse.” (ANSA)

Come va il razzismo in Italia? Così: a Formello (Roma) ha sfilato un carro di carnevale a forma di “barcone” con scritte e cartelli derisori nei confronti dei migranti. (Roma Today)

Ricordiamo che solo nel 2018 sono morte, nel tentativo di attraversare il Mediterraneo, più di 2000 persone: è questo ciò di cui si sta ridendo. (Fanpage)

Intanto Salvini — o meglio, il suo social media manager Luca Morisi — ha di nuovo condiviso la foto di una contestatrice per attirare contro di lei insulti e commenti sessisti. (VICE)

Cult

Sette influencer iraniane che hanno imparato a camminare sui confini del codice di abbigliamento del paese per giocare con la moda, creando stili unici senza finire nel mirino della polizia morale. (Middle East Eye)

Tra un anno esatto il Vaticano aprirà l’archivio segreto relativo al pontificato di Pio XII, per fare chiarezza finalmente sul suo ruolo durante la Seconda guerra mondiale. (la Repubblica)

Ovviamente questo libro completamente assurdo sulla teoria del complotto di QAnon è il libro di politica più venduto negli Stati Uniti su Amazon in questo momento. (Splinter)

I server del robot di compagnia casalingo Jibo stanno per essere spenti. La notizia agli amici umani del robot è stata data da Jibo stesso, con un messaggio triste e un balletto d’addio :( (the Verge)

Animali

All’aeroporto di Manila sono state trovate più di 1500 tartarughe vive, avvolte nel nastro adesivo, in diversi bagagli abbandonati. (Channel NewsAsia)

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