Latte alle ginocchia

Questa è Hello, World!, la nostra rassegna mattiniera di attualità, cultura e internet. Tutte le mattine, un pugno di link da leggere, vedere e ascoltare.

Latte alle ginocchia

Nelle trattative tra il governo, le rappresentanze dei pastori sardi e gli industriali caseari sembra essere stato raggiunto un accordo per portare il prezzo del latte ovino a 72 centesimi al litro, IVA inclusa, da far salire a 1 euro — come chiedono i pastori — attraverso vari interventi statali e regionali, tra cui il ritiro di 60 mila tonnellate di pecorino romano in eccedenza. (la Repubblica)

Quest’ultima ipotesi — che vale un intervento da 44 milioni di euro tra Stato e Regione — rischia però di essere sanzionata dall’Unione europea come aiuto di stato, anche se il ministro dell’Agricoltura Centinaio dice che i tecnici del ministero “lo escludono.” (Sardinia Post)

In seguito alla bozza di accordo, sono stati indetti tre giorni di tregua dalla protesta (che è andata avanti per dieci giorni). I pastori si dicono “non soddisfatti, ma fiduciosi,” mentre le trattative riprenderanno il prossimo 21 febbraio a Roma. (Sky TG 24)

Oggi per sostenere i pastori è stato indetto da Coldiretti il primo Pecorino Day, con iniziative in tutta Italia. (Coldiretti)

Ma perché il prezzo del latte è crollato, e qual è il prezzo giusto? Tra sovrapproduzione e calo delle esportazioni, tutta la filiera casearia sta andando incontro a una crisi di sistema, che non coinvolge soltanto la Sardegna e che, proprio per questo, difficilmente potrà essere risolta a tavolino in pochi giorni. (Today)

Chi più di tutti ha ostentato soddisfazione per l’esito di questi colloqui è senza dubbio Matteo Salvini: la protesta dei pastori è stata una manna dal cielo per catalizzare consensi in vista delle regionali di settimana prossima — e proprio oggi il ministro comincia il proprio tour elettorale sull’isola, tanto a Roma mica c’è lavoro da fare. (Casteddu Online)

Possiamo dire di aver iniziato un nuovo percorso, insieme a #pastorisardi e industriali, con un governo che non ha usato la repressione ma il dialogo e il buonsenso.
Complimenti anche al ministro Centinaio. Continuiamo a lavorare per chiudere l’intesa. (2/2)

— Matteo Salvini (@matteosalvinimi) 16 febbraio 2019

Secondo i sondaggi diffusi a inizio febbraio, per la Sardegna dobbiamo aspettarci una riedizione delle elezioni abruzzesi: il candidato della coalizione di centrodestra Solinas è in netto vantaggio. (Termometro Politico)

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Mondo

Per cercare di sedare le proteste, il governo del Sudan sta cercando ora di stringere il proprio pugno attorno ai media, per resettare la narrativa che raggiunge i cittadini. Il punto della situazione, nell’approfondimento di questa settimana di the Listening Post. (Al Jazeera)

In Colombia, al confine con il Venezuela, continuano ad arrivare con aerei militari statunitensi gli aiuti umanitari richiesti da Guaidó, ma che Maduro non ha nessuna intenzione di far entrare nel paese. (BBC News)

Era inevitabile: Bernie Sanders si sta preparando ad annunciare la propria candidatura alle primarie democratiche per le elezioni del 2020. Sanders avrebbe già girato il primo spot della propria campagna elettorale. (Politico)

A proposito: a quanto pare qualcuno vuole sfidare Trump alle primarie repubblicane per il 2020. Bill Weld, ex governatore repubblicano del Massachusetts e libertariano, ha annunciato la propria candidatura dichiarando che Trump è “troppo instabile per farsi carico della carica più importante del paese”. (Slate)

Intanto il presidente, al “lavoro” nel proprio club di Mar–a–Lago, ha annunciato che l’incontro tra Stati Uniti e Cina per superare la sua guerra di dazi è andato bene — ma ha anche dichiarato che la Cina sta pagano agli Stati Uniti “miliardi di dollari” in dazi. ? (South China Morning Post)

Heather Nauert, l’ex giornalista di Fox News passata a lavorare direttamente alla Casa bianca e candidata da Trump per l’ambasciata statunitense alle Nazioni Unite, ha ritirato il proprio nome dalla candidatura. (the Hill

Siria. Nella furia di concludere in fretta lo scontro militare per poi ritirare le truppe, le forze statunitensi hanno ucciso 16 civili, tra cui 8 donne, un anziano e un bambino, che stavano fuggendo, cercando di raggiungere il confine con l’Iraq. (Middle East Eye)

Quante volte abbiamo già scritto questo lancio? Theresa May ha scritto una lettera ai parlamentari Tories chiedendo al governo unità nel supportare l’accordo per l’uscita dall’Unione Europea. La Prima ministra incontrerà di nuovo il presidente Juncker la settimana prossima.(the Guardian)

Ieri c’erano circa 200 mila persone per le strade di Barcellona, a protestare contro il processo in corso a Madrid a 12 leader separatisti, sotto lo slogan “l’autodeterminazione non è un crimine.” (RTE)

Hundreds of thousands of Catalans demonstrate downtown #Barcelona in support of the Catalan political prisoners facing show trial in Madrid and to vindicate the right of the Catalan people to self-determination.#autodeterminacionoesdelicte #Catalonia #ThisIsTheRealSpain pic.twitter.com/saIqXlIVLz

— Jaume Clotet ? (@jaumeclotet) 16 febbraio 2019

14simo sabato di protesta anche per i “gilet gialli,” con numeri leggermente in calo rispetto alla settimana precedente (secondo il ministro dell’Interno erano 41 mila in tutta la Francia, 5000 a Parigi). A Rouen tre manifestanti sono stati investiti da un’auto che voleva forzare il blocco, ma l’attenzione è stata catalizzata da un episodio spiacevole che ha coinvolto il filosofo Alain Finkielkraut, accerchiato a Parigi da un gruppo di manifestanti e bersagliato di insulti antisemiti. (le Monde)

Giornata di protesta anche in Serbia — dove l’opposizione scende in piazza da settimane ogni sabato contro il governo Vucic — ma soprattutto in Albania: migliaia di persone a Tirana hanno praticamente preso d’assalto il palazzo del governo, chiedendo le dimissioni del primo ministro Edi Rama, accusato di corruzione. (Balkan Insight)

Italia

Luciana Matarese intervista Aboubakar Soumahoro all’indomani dell’ennesima morte nella tendopoli di San Ferdinando. Il sindacalista dell’Usb cerca di ignorare le reazioni ignoranti del ministro Salvini e spiega le necessità dei lavoratori “nuovi schiavi” del comparto agroalimentare. (HuffPost)

Migliaia di persone sono tornate a manifestare a Milano contro le politiche razziste del governo Conte nella seconda protesta organizzata dal comitato No Cpr. Nel corso del corteo, a piazzale Loreto, sono state riprodotte le registrazioni di alcune richieste d’aiuto provenienti dalle imbarcazioni che partono dalla Libia. (la Repubblica Milano)

Le richieste dei manifestanti non si limitano al “No Cpr,” ma pretendono un impegno da parte della società civile e della politica per contrastare la criminalizzazione delle pratiche di solidarietà. (Radio Onda d’Urto)

In manifestazione c’eravamo anche noi. Guarda la galleria delle foto su Facebook.

Secondo fonti Adnkronos la procura di Catania starebbe valutando l’iscrizione nel registro degli indagati di Conte, Toninelli e Di Maio nell’ambito dell’inchiesta Diciotti. Il fascicolo dovrà poi essere inviato al Tribunale dei ministri, che dovrà valutare se archiviare o procedere. (Adnkronos)

Malgrado Salvini dica di essere “tranquillo,” alla Lega la decisione del M5S di far esprimere i militanti sul via libera alla richiesta di processare il ministro non è andata molto a genio. Salvini sarebbe disposto a giocarsi la cosa in campagna elettorale alle europee, ma molti consiglieri, tra cui la ministra Bongiorno, gli consigliano moderazione, perché “non si sa mai come finiscono i processi.” (Corriere della Sera)

Tra Tav e autonomia la tensione nella maggioranza è altissima, e dietro le quinte la Lega si prepara — in caso di grande distacco alle europee con il M5S — a ridimensionare la quota grillina del governo di coalizione, probabilmente con l’ingresso nella maggioranza degli uomini di Meloni e Toti. (la Repubblica, dietro paywall)

Save the date: il 22 febbraio Matteo Renzi farà “l’elenco di tutti quelli che querelo e a cui chiederò un sacco di soldi.” L’ha promesso nel corso della presentazione del suo ultimo romanzo di fantascienza a San Lazzaro di Savena. (il Messaggero)

Cult

È morto l’attore svizzero Bruno Ganz, famoso soprattutto per Il cielo sopra Berlino e per la sua interpretazione di Hitler ne La Caduta. (il Post)

Yalitza Aparicio, prima donna con origini indigene ad essere nominata per l’Oscar come miglior attrice, ha rivendicato con orgoglio le proprie radici, dopo gli insulti razzisti che le ha rivolto l’attore messicano Sergio Goyri. (the Guardian)

Giphy, in collaborazione con Paisley Park, presenta l’archivio ufficiale di Gif ad alta qualità di Prince. Sì. Ci vediamo domani. (Giphy)

Oh no, anche Tolstoj faceva ghosting. (Atlas Obscura)

Va bene, ma vogliamo parlare delle lettere d’amore di James Joyce, allora? (JSTOR Daily)

Giornalismi

Per risollevare il giornalismo dalla crisi in cui si è cacciato, c’è bisogno di più alfabetizzazione ai media. (Quartz)

Musica

Guardate immediatamente il video di “Send to Robin Immediately,” il nuovo singolo di Robin. (via Dazed)

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Gif di Motiongarten

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