Questa è Hello, World!, la nostra rassegna mattiniera di attualità, cultura e internet. Tutte le mattine, un pugno di link da leggere, vedere e ascoltare.
La procura presso il tribunale dei minori di Catania ha chiesto lo sbarco immediato per i minorenni a bordo della Sea–Watch, in mare da una settimana. Ma secondo il Viminale non c’è problema: si tratterebbe di ragazzi di 17 anni e mezzo, l’età perfetta per tornare a essere torturati in Libia. (il Messaggero)
Secondo Gloria Soavi, presidente del Coordinamento Italiano dei Servizi contro il Maltrattamento e l’Abuso dell’Infanzia, “La condizione in cui si trovano è di evidente pericolo tanto da configurarsi come una violenza subita e una palese violazione della Legge Zampa.” (Vita)
Intanto, la Sea–Watch è entrata in acque territoriali italiane per ripararsi dal maltempo, ed è a un miglio dalle coste di Siracusa, in un “posto di fonda,” sia mai che si tratti di un porto aperto. (Sky Tg24)
? A #SeaWatch, per riparare dalle condizioni meteo in ulteriore peggioramento, è stato assegnato un posto di fonda a 1,4 miglia dal porto di Augusta, Marina di Melilli- Siracusa.
UN “POSTO DI FONDA” ASSEGNATO INVECE DI UN POS. pic.twitter.com/EcWpSTFVH9
— Sea-Watch Italy (@SeaWatchItaly) 25 gennaio 2019
Ma il razzismo di Di Maio e Salvini non conosce ragione, siano essi i diritti dei minori, il mare in tempesta, o le distanze fisiche nel mondo reale: secondo entrambi i vicepremier la Sea–Watch dovrebbe recarsi in Olanda perché batte bandiera olandese, punto e basta. (Corriere della Sera)
La conversazione politica in Italia sta al livello: foto con i cerchietti fatti col dito postate su Instagram.
Secondo “fonti del Viminale,” invece, l’ispettore Salvini vorrebbe denunciare l’equipaggio della Sea–Watch per favoreggiamento dell’immigrazione clandestina. (la Stampa)
Mentre Sea–Watch resta in mare e Salvini cerca di nascondere la paura del processo, senza molto successo, facendo il gradasso, anche secondo lo storico Marco Revelli “prima o poi ci sarà una Norimberga.” (il manifesto)
L’opinione di Revelli esce sul manifesto in supporto alla campagna Non siamo pesci di Luigi Manconi, che chiede, tra le altre cose, di istituire una commissione d’inchiesta sulle stragi nel Mediterraneo. Potete aderire scrivendo a nonsiamopesci@gmail.com. (HuffPost)
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Mondo
“Non siamo mai stati così male.” Middle East Eye pubblica una lettera di nove attivisti, giornalisti e pensatori egiziani, che denunciano le condizioni del paese dopo cinque anni di dittatura di al–Sisi. (Middle East Eye)
Amnesty International e Human Rights Watch chiedono che l’Arabia Saudita permetta a supervisori internazionali di verificare le condizioni di dozzine di attivisti incarcerati per la propria attività politica. Da maggio più di una dozzina di contestatori sono stati arrestati, e sono moltissime le voci sulle torture che gli sarebbero state inflitte. (Al–Araby Al–Jadeed)
Una falla in una diga nello stato brasiliano di Minas Gerais ha coperto l’intera città di Brumadinho di fango. La falla ha travolto 427 persone che stavano lavorando nella contingente miniera. 279 sono state salvate, ma 150 sono ancora disperse, e sette persone, morte, non sono state riconosciute. (CNN)
Con una svolta repentina, Trump ha firmato per riaprire il governo per tre settimane, anche senza fondi per la costruzione del muro, in modo da sbloccare le paghe di 800 mila dipendenti pubblici. (the New York Times)
I commentatori dell’estrema destra statunitense non l’hanno presa proprio benissimo:
Good news for George Herbert Walker Bush: As of today, he is no longer the biggest wimp ever to serve as President of the United States.
— Ann Coulter (@AnnCoulter) January 25, 2019
Non è chiaro se Trump abbia ceduto perché lo shutdown era arrivato al punto che non si riusciva più a far partire gli aerei, o se vedersi negato il discorso dello Stato dell’Unione abbia ferito il suo orgoglio. (CNBC)
Nel secondo caso per il povero Donnie non ci sarà sollievo, perché la presidente della Camera Pelosi ha subito chiarito che non considera questa una soluzione sufficiente — tra tre settimane probabilmente saremo da capo — e finché non c’è un accordo serio per garantire il finanziamento del governo, dello Stato dell’Unione non se ne parla. (Townhall)
Ma Trump potrebbe anche avere altro per la testa, perché le accuse di Mueller a Roger Stone — arrestato e poi rilasciato su cauzione — indicano che l’inchiesta sul Russiagate avrebbe finalmente provato che ci sarebbe stata coordinazione tra il comitato elettorale di Trump e gli hacker russi. (the Guardian)
Forse, forse, siamo alla fine dello psicodramma sul nome della Macedonia, aperto da soli 27 anni. Il parlamento di Atene ha approvato il nome “Repubblica della Macedonia Nord,” malgrado la soluzione sia molto impopolare in Grecia. (BBC News)
Gif da RuPaul’s Drag Race.
Secondo fonti di Maria Tsvetkova e Anton Zverev dei mercenari legati alla Russia sarebbero atterrati ieri in Venezuela per garantire la sicurezza del presidente Maduro durante le proteste sostenute dagli Stati Uniti. (Reuters)
Intanto, Guaidó ha rifiutato di sedersi al tavolo delle trattative con Maduro, mostrandosi indisponibile a qualsiasi mediazione con il successore di Chavez. (BBC News)
Ma com’è nata la coalizione di stati latino-americani che appoggia Guaidó? Un’esclusiva di Associated Press ricostruisce le trattative segrete, con un ruolo rilevante di Stati Uniti e Canada, che hanno anticipato la sua autoproclamazione a presidente. (AP)
Internet
Mark Zuckerberg, che non ha assolutamente paura che l’antitrust gli porti via Instagram e WhatsApp, ha chiesto ai propri sviluppatori di integrare completamente le piattaforme di messaggistica dei tre servizi, permettendo, ad esempio, di scrivere su WhatsApp a un utente Instagram, o su un gruppo Facebook Messenger. (the New York Times)
Italia
Secondo il Fatto Quotidiano il Movimento 5 Stelle avrebbe deciso per il “Sì” al processo Salvini. In base a un retroscena di Repubblica, secondo il partito di Casaleggio una marcia indietro sull’immunità parlamentare sarebbe troppo per una base molto logorata dai sacrifici fatti per il governo. (Next Quotidiano)
È possibile che dentro il M5S ci sia più scontento di quanto si veda da fuori. Così fa intuire l’attacco di Ugo Forello, ex candidato sindaco del partito a Palermo, che prende le distanze da Di Maio e Toninelli nella gestione dell’emergenza della Sea Watch. (la Repubblica Palermo)
Giuseppe Gulotta ha scontato 22 anni in carcere da innocente. Si conclude così la storia di uno degli errori giudiziari più gravi della storia della Repubblica. Gulotta era stato condannato all’ergastolo diciottenne, con una confessione, finalmente lo stato ammette, estorta con sevizie e torture. (Rai News)
“Sono stata presa a sputi da un romano con una svastica tatuata, pensava fossi ebrea.” È la denuncia di Alessandra Veronese, che insegna Storia medioevale ed ebraica all’Università di Pisa, e quindi doveva essere per forza ebrea, secondo il fascista di passaggio. (il Messaggero)
La parabola del M5S, da “anti-kasta” a ingranaggio del sistema, è tutta contenuta nella mail dello staff di Carla Ruocco, che pretende per l’onorevole un bel posto “adeguato,” tra le autorità, al convegno della Camera sulla Shoah. (la Repubblica)
Milano
Una bella notizia alla vigilia del Giorno della memoria: 20 fascisti sono stati rinviati a processo per aver fatto il saluto romano durante una manifestazione, sette anni fa. (ANSA)
A proposito, oggi dalle 16 alle 21 fate un salto in Darsena per la presentazione del progetto Free | no future without remembrance. Reading e spettacoli sull’importanza del Giorno della memoria nella società contemporanea si svolgeranno in una grande bolla allestita dalla compagnia teatrale austriaca TWOF2. (Evento Facebook)
The Submarine è media partner del progetto. Per capire meglio di cosa si tratta (se non lo sapete ancora) riguardate le interviste ad Anna Scavuzzo, Luca Gibillini e David Vezzoni sulla nostra pagina Facebook.
Cult
Ovviamente c’è un gioco in scatola russo che scherza sull’avvelenamento di Yulia e Sergei Skripal che ha scosso il mondo lo scorso marzo. (the Guardian)
Rachel Plotnick ha scritto un libro sulla storia culturale dei pulsanti, e del perché ci piace così tanto premerli. Qui ne parla un po’. (Quartz)
Il danneggiamento di un cavo sottomarino, forse causato dall’ancora di una nave, ha praticamente tolto internet alle isole Tonga. In attesa che il danno venga riparato, gli abitanti delle isole devono accontentarsi di una debolissima connessione satellitare, e si sta pensando di bloccare i social network per risparmiare banda. (Ars Technica)
Ormai siamo abituati a farci battere dalle intelligenze artificiali a qualsiasi gioco e quindi non è più una notizia, ma, se vi interessa, stavolta siamo stati battuti a Starcraft II. (MIT Technology Review)
Animali
Tra le proteste degli animalisti, è iniziato in India il trasferimento di 300 coccodrilli da una riserva naturale, troppo vicina alla statua più grande del mondo, che nel frattempo è diventata una popolare attrazione turistica. (BBC News)
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Gif di XCOPY
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in copertina, foto via Twitter