Il burlesque, tra glitter, femminismo e contraddizioni
Ma come si pone la questione femminista di fronte a un’arte che nasce anzitutto per piacere agli uomini? Siamo davanti a una perfomance che abbraccia la body-positivity o a un ennesimo prodotto del patriarcato?
Benvenut* a Chiamando Eva, una conversazione quindicinale su donne, femminismo e la vita.
Nella prima puntata del 2019 le speaker di Chiamando Eva sono al gran completo, è infatti tornata a parlare con noi Bianca da New York, che ci ha raccontato dell’argomento su cui sta improntando la sua tesi di Master: il Burlesque.
Nato in Inghilterra prima, sviluppatosi negli Stati Uniti poi, il Burlesque è una esibizione satirica e poliedrica in cui da sempre le donne si sono esibite mostrando il proprio corpo, vincendo ogni pregiudizio e stereotipo.
Tornato in voga intorno al 2010, oggi gli spettacoli di Burlesque raccolgono un pubblico eterogeneo, da uomini, donne, trans, queer; sia sul palco, sia nel pubblico, si respira un’atmosfera decisamente friendly e di celebrazione dell’accettazione di sé.
Ma come si pone la questione femminista di fronte a un’arte che nasce anzitutto per piacere agli uomini? Siamo davanti a una perfomance che abbraccia la body-positivity o a un ennesimo prodotto del patriarcato? E qual è la situazione in Italia? Questo e molte altre riflessioni troverete nell’ultima puntata.
Show notes
Burlesque e femminismo
Burlesque and feminism: It’s complicated (Vancouver Observer)
Burlesque is not as bad as stripping. It’s far worse (the Spectator)
Burlesque e body positivity
Burlesque in Italia
Burlesque.it
Caput Mundi International Burlesque Award
* * *
Chiamando Eva è una conversazione quindicinale su femminismo, donne, e la vita. Recupera le puntate direttamente su Spotify o Apple Podcasts, e abbonati per non perderne nemmeno una.
Nelle settimane in cui Chiamando Eva non è nelle vostre orecchie c’è una newsletter che vi tiene compagnia, clicca qui per abbonarti.
Ai microfoni Elena D’Ali, Francesca Motta, Bianca Giacobone
Produzione: Francesca Motta
Redazione a cura di Giulia Pacchiarini