I momenti più imbarazzanti della politica italiana nel 2018
Per rattristarci il Capodanno, abbiamo deciso di ripercorrere i momenti più imbarazzanti, assurdi e surreali del 2018, con la certezza che anche l’anno prossimo non sarà da meno.
Per rattristarci il Capodanno, abbiamo deciso di ripercorrere i momenti più imbarazzanti, assurdi e surreali del 2018, con la certezza che anche l’anno prossimo non sarà da meno.
È almeno dal 2016 che non ci si fa più illusioni sulla possibilità di ridere della realtà con lo strumento della parodia, dato che distinguere tra l’una e l’altra sta diventando sempre più difficile.
Sotto questo profilo la politica italiana è all’avanguardia da tempo, ma per molte ragioni l’anno che sta finendo è stato un anno, diciamo così, particolare. Con l’exploit elettorale della Lega e la formazione del “governo del cambiamento” il nostro paese si trova in una situazione estremamente critica: avamposto della rivoluzione “populista” occidentale (ovvero: nazionalista), teatro di una campagna di razzismo e xenofobia senza precedenti, e in condizioni economiche — come abbiamo visto in queste settimane concitate per l’approvazione della manovra finanziaria — piuttosto precarie.
Sarà per la proverbiale tragedia che si ripete come farsa, ma questo quadro tetro è inseparabile da una dimensione genuinamente ridicola che informa il dibattito politico e la vita pubblica, spesso superando ampiamente anche la più fervida immaginazione.
Di fronte all’implacabile bombardamento di gaffe, sparate, sfondoni, marchette e idiozie di vario genere a cui la politica italiana ci ha abituati quest’anno, spesso la reazione più naturale è quella di un sincero e profondo imbarazzo. Per rattristarci il Capodanno, abbiamo deciso di ripercorrere i momenti più imbarazzanti, assurdi e surreali del 2018, con la certezza che anche l’anno prossimo non sarà da meno.
(Sicuramente ne abbiamo dimenticati moltissimi: segnalateceli!)
GENNAIO
Secondo il candidato di centrodestra e futuro presidente della Regione Lombardia Attilio Fontana, “la razza bianca è a rischio.”
Il Pd in campagna elettorale invita a “votare la scienza.”
Secondo Padoan la flat tax è una fatina blu, una promessa elettorale impossibile da realizzare perché miracolosa. Il ministro dell’economia però ammette: “Almeno sono divertenti da ascoltare.”
Luigi Di Maio annuncia che il governo del Movimento 5 Stelle ridurrà le aliquote Irpef per restituire 150 euro al mese a persona.
FEBBRAIO
Berlusconi di fronte alla Coldiretti ricorda i propri trascorsi da contadino. “A otto anni mungevo le vacche, mi pagavano con lo yogurt.”
Tra le trovate pubblicitarie dei “geni della comunicazione” di Matteo Salvini c’è un concorso per vincere l’occasione di incontrare e bere un caffè con il leader leghista. Il concorso si intitola “Vinci Salvini.”
Free Flights For Italy, la misteriosa lista elettorale truffaldina.
Salvini giura con in mano rosario e Vangelo in piazza del Duomo a Milano, davanti alla folla.
MARZO
Salvini annuncia che il suo governo cancellerà “7 accise sulla benzina, subito!” Cancellandole con il pennarello su una lavagnetta.
Alla domanda “andreste al governo con Di Maio,” Matteo Salvini disegna in aria una N e una O.
Carlo Calenda si iscrive al Pd preannunciando grandi progetti per il partito. I progetti erano: twittare.
Il Vaticano smentisce per la terza volta in pochi anni un’intervista di Eugenio Scalfari al Papa.
APRILE
Matteo Salvini annuncia la “passeggiata su Roma.”
Durante le consultazioni per la formazione del governo, mentre Salvini espone i risultati in conferenza stampa Berlusconi gli fa il verso contando con le dita i punti del programma di governo.
MAGGIO
Di Maio chiede l’impeachment per Mattarella, perché è inaccettabile che il capo di stato eserciti i propri poteri, e dichiara che “il governo lo decidono le lobby.”
Matteo Renzi annuncia che assisterà alla rovina del paese mangiando pop–corn.
Di Maio e Salvini che assistono alla rovina del paese andando ospiti da Barbara D’Urso.
Il curriculum fantastico del futuro presidente del Consiglio Giuseppe Conte.
Il governo mai nato di Carlo Cottarelli, RIP.
GIUGNO
Il sottosegretario alle Infrastrutture Armando Siri non sa che Toninelli è il ministro delle Infrastrutture.
Secondo il ministro alla Famiglia Fontana, le famiglie gay “non esistono,” e contro di lui esiste un complotto “perché è cattolico.”
LUGLIO
I migliori tweet di Marcello Foa, il nuovo presidente della Rai.
L’assurda assurda e rivoltante polemica sulle unghie di una migrante, bollata come non davvero sofferente — dopo essere rimasta in acqua 48 ore — perché colpevole di avere lo smalto. Che, tra l’altro, le era stato messo da una volontaria per confortarla.
I “reportage” di Alessandro Di Battista dall’America Latina.
AGOSTO
Salvini fa la pubblicità a torso nudo a una pescheria pugliese.
La festa in discoteca di Salvini il giorno stesso del crollo del ponte Morandi, ma soprattutto le foto di Toninelli al mare neanche una settimana dopo.
SETTEMBRE
L’amministratore delegato di Autostrade rompe per sbaglio il modellino del ponte progettato da Renzo Piano per sostituire il ponte Morandi.
I festeggiamenti dal balcone di Palazzo Chigi per il deficit a 2,4%.
Di Maio a Porta a Porta annuncia che con la manovra il governo “abolirà la povertà.”
I messaggi vocali di Rocco Casalino.
Conte, dimenticandosi comprensibilmente di essere presidente del Consiglio, dovrebbe partecipare al concorso per una cattedra di diritto privato alla Sapienza (poi non lo farà).
OTTOBRE
Secondo il ministro Toninelli sono molti gli imprenditori italiani che utilizzano il trasporto su gomma attraverso il tunnel del Brennero, che, però, non esiste.
L’eurodeputato leghista Angelo Ciocca calpesta simbolicamente “con una scarpa Made in Italy” i fogli di Moscovici al termine di una conferenza stampa.
Tra le trovate demenziali della “manovra del popolo” c’è anche la concessioni di terreni gratis a chi fa un terzo figlio, così da poterlo mandare a zappare il prima possibile.
Beppe Grillo suggerisce di limitare i poteri del Presidente della Repubblica.
Il generale dell’esercito Claudio Graziano offre una stretta di mano a un manichino vestito da soldato.
NOVEMBRE
Salvini fa propaganda spiegando il “sovranismo” ai bambini nella prima puntata di “Alla Lavagna.”
Beppe Sala chiede che a Milano “non gli si rompano le palle” con richieste come la chiusura domenicale dei negozi: “Le facessero ad Avellino.”
Di Maio chiama “Ping” il presidente cinese.
DICEMBRE
Salvini twitta vantando l’arresto di “altri 15 mafiosi nigeriani” mentre l’operazione è ancora in corso.
La festa in discoteca del Movimento 5 Stelle.
Secondo Cristiano Ceresani, capo gabinetto del ministero per la Famiglia, il cambiamento climatico non sarebbe causato dall’uomo, ma da Satana.
Come va la lotta alla Mafia? Benissimo, sarà sconfitta “tra qualche mese, o anno,” secondo il ministro Salvini.
L’imbarazzante documentario su Firenze di Matteo Renzi.
Nutella, pizze, caffè, e in generale i politici italiani che basano la propria strategia comunicativa sulla condivisione dei fatti loro.
Il tweet sul “sovranismo irenico” dei “Criceti di Satana” pubblicato dal sottosegretario Luciano Barra Caracciolo.
Conte cerca di salutare Berlusconi al Quirinale ma viene ostentatamente ignorato.
Il governo annuncia l’accordo con Bruxelles sul deficit al 2,04%, sperando che nessuno si accorga dello spostamento del decimale.