Pacifico: cinque canzoni dell’artista, aspettando il nuovo album
In occasione della data a Campo Live abbiamo scelto cinque brani che a noi piacciono particolarmente e che pensiamo possano rappresentare bene le sfumature di uno dei cantautori più apprezzati nel nostro paese.
Sarà Pacifico il terzo artista a esibirsi domani sul palco di Campo Live, la rassegna musicale a cadenza mensile di Campo Teatrale.
La lunga e prolifica carriera artistica nelle vesti di cantautore e autore inserisce Pacifico tra i parolieri italiani più stimati e apprezzati. Domani sera l’artista presenterà in anteprima alcuni brani inediti che, recentemente, sono stati raccolti in un EP a tiratura limitata dal titolo “ElectroPO” — acquistabile esclusivamente nei luoghi dei quattro concerti che si svolgeranno fino a fine anno — e che anticipano il nuovo lavoro dell’artista in uscita per Ponderosa Music Records nel 2019.
In occasione della data a Campo Live, abbiamo scelto cinque brani che a noi piacciono particolarmente e che pensiamo possano rappresentare bene le sfumature di uno dei cantautori più apprezzati nel nostro paese.
Sospesa
Uscito nel 2008, è uno dei brani di debutto di Malika Ayane. “Sospesa”, contenuto nel primo album della cantautrice milanese, è un pezzo scritto prima in inglese da Ferdinando Arnò — inizialmente si intitolava Soul Waver — e successivamente tradotto in italiano da Pacifico. La versione del cantautore milanese, interpretata poi da Malika Ayane, ha arricchito il pezzo di sfaccettature inedite e accostamenti delicati, come il passaggio finale, cantato dai due poco prima che termini il brano: “tra le mani la bocca si arrende | tra le mani la pelle si accende | le tue mani la febbre si spegne.” La stessa Malika Ayane rimase impressionata dalla potenza del testo, dichiarando:
“Io sono rimasta proprio sconvolta, ovviamente in senso positivo, dalla bellezza e dalla semplicità con cui lui era riuscito a trasformare una canzone.”
[youtube https://www.youtube.com/watch?v=VSAB5ckdCv0]
Le mie parole
Di belle canzoni Samuele Bersani ne ha scritte molte — anche per altri, come “Canzone”, nata dalla collaborazione con Lucio Dalla — ma questa, inserita nella raccolta “Che vita! Il meglio di Samuele Bersani” uscita nel 2003, è in realtà frutto, ancora una volta, della sensibilità autoriale di Pacifico, che in tre minuti declina lucidamente tutte le implicazioni dell’uso delle sue parole riuscendo ad affiancare immagini dal forte potere evocativo e tracciando le mille sfumature, a volte dolci, a volte dolorose, di un’arte povera si di strumenti ma proprio per questo fondata sull’uso sapiente e accorto dei termini, sul cogliere sfumature, accenti e increspature ai più misteriose.
“ Le mie parole son capriole
Palle di neve al sole
Razzi incandescenti prima di scoppiare
Sono giocattoli e zanzare, sabbia da ammucchiare
Piccoli divieti a cui disobbedire
Sono andate a dormire sorprese da un dolore profondo
Che non mi riesce di spiegare
Fanno come gli pare
Si perdono al buio per poi ritornare”
[youtube https://www.youtube.com/watch?v=qeAlc1Znql4]
Infinita è la notte
“Infinita è la notte” è un testo scritto a quattro mani con Francesco Bianconi — e si sente. Però, è anche uno di quei pezzi talmente densi di significati, possibilità di interpretazione e poesia che è impossibile non risultarne affascinati. Ultimamente, riferendosi al cosiddetto nuovo cantautorato, si fa sempre più riferimento all’attenzione verso il dettaglio, lo scorcio di vita quotidiano, l’oggetto comune, di tutti. Qui si parla volutamente “in astratto”, con un linguaggio largo ma universale e per questo piacevolmente slegato dalla stretta contemporaneità, di moda oggi, domani chissà. È sempre fondamentale sapere dove vada a parare un testo?
[youtube https://www.youtube.com/watch?v=-car79ZxY4I]
Molecole
È il singolo più recente, pubblicato da Pacifico lo scorso 26 ottobre. “Molecole” è una canzone d’amore in punta di piedi, semplice, essenziale, sussurrata su un pianoforte e un arrangiamento minimale, ma con un ritornello incisivo che sembra non esaltare lo slancio romantico bensì evidenziare una consapevolezza matura, compiuta, dei propri sentimenti e delle fragilità umane, che poi sono sempre state le fondamenta delle nostre emozioni, nonché della creatività. Il video, altrettanto toccante, è stato girato a Parigi, dove l’artista risiede stabilmente da alcuni anni.
[youtube https://www.youtube.com/watch?v=sXKbm7SabWg]
Non sentire ragioni/Sarai l’estate
Potete scegliere. Vi trovate di fronte a un bivio musicale. I due brani hanno come unico termine comune l’essere contenuti nell’ultimo album di Pacifico intitolato “In cosa credi” e uscito nel 2013. “Non sentire ragioni” e “Sarai l’estate” sono due canzoni molto diverse che, forse, condividono solo l’autore che le ha create. Il primo è malinconico, lieve, romantico. Anche qui abbondano scene definite, vitali, immagini legate al quotidiano, che appartengono a tutti, certamente comuni – qualcuno oggi, parlando di altri artisti le definirebbe polaroid — a volte amare, a volte tenere, come: “abbracciarti, aggiustarti i capelli sul viso, e guardarti dormire”.
[youtube https://www.youtube.com/watch?v=jde5yvN_Vjc]
Il secondo, “Sarai l’estate”, porta con sé la leggerezza, la spensieratezza, l’apertura mentale alle infinite possibilità di un periodo dell’anno fatto di pochi giorni frenetici ed estremamente carichi di aspettative, e per questo prima agognati e dopo, nei mesi successivi, in stati d’animo diversi (a volte anche opposti) ricordati, impressi per sempre. L’estate non è evocata solo dalle parole, ma dai suoni caldi, dalle atmosfere mediterranee, dalle incursioni elettroniche. L’estate è come l’amore, se ne è parlato tanto, se ne parla e se ne parlerà sempre.
[youtube https://www.youtube.com/watch?v=fQ–WtTFKmY]
Anche Pacifico dell’estate ha parlato molto nelle sue canzoni e, quando uscì il singolo, scrisse:
“Lo so, è il quindicesimo brano sull’argomento che scrivo… Si potrebbe arrivare a dire che scrivo solo di pioggia e di estate… Ma ora è estate, che è dappertutto, che è esplosa senza graduale fioritura quest’anno. Stagione che prometti felicità e che proprio per questo inizi e già fai male. Scopri il paradiso in terra, ci illudi ma poi ti allontani in un temporale di fine agosto.”
Adesso non vi resta che approfondire ascoltando tutto il resto. Magari anche dal vivo: Pacifico, infatti, sarà impegnato nei prossimi giorni in altri appuntamenti che lo vedranno suonare martedì 11 dicembre al Teatro Bloser di Genova e il 15 dicembre alla Rocca di Borgonovo a Borgonovo val Tidone (PC).