Ritorno in mare

Questo è Hello, World!, la nostra rassegna mattiniera di attualità, cultura e internet. Tutte le mattine, un pugno di link da leggere, vedere e ascoltare.

Ritorno in mare

Il giorno dopo l’avvertimento dell’Alto commissariato Onu per i Diritti Umani, che ha criticato duramente i continui attacchi contro le Ong che operano nel Mediterraneo centrale, tre di queste Ong hanno annunciato il ritorno in mare, “per difendere i diritti umani.” Si tratta di Sea Watch, Proactiva Open Arms e Mediterranea. (ANSA)

? #SeaWatch è tornata in mare e si dirige a sud verso l’area di soccorso. pic.twitter.com/ZFbhb91UGn

— Sea-Watch Italy (@SeaWatchItaly) 22 novembre 2018

L’annuncio arriva pochi giorni dopo la notizia dell’indagine ai danni di Aquarius e di MSF, che ha rinverdito il campionario delle accuse mosse dalla destra alle Ong — dal traffico di esseri umani a quello di “rifiuti tossici.” Riguardo ai “vestiti infetti da HIV,” la presidente del Network Persone Sieropositive Margherita Errico si è detta “sgomenta” per le “cose inaudite [scritte] in merito alla modalità di trasmissione dell’HIV, cose che non si sarebbero lette nemmeno negli anni Ottanta.” (VICE)

Dal caso Lucano all’ultima persecuzione della nave Aquarius, la legge si interpreta, perché la magistratura dovrebbe essere indipendente. Ma come la paura e l’insicurezza, agitate dalla politica, influenzano la “cultura” dei magistrati? (HuffPost)

La Mare Jonio torna in mare, ripartiamo alla volta del Mediterraneo centrale per riprende la nostra missione di testimonianza, monitoraggio e denuncia. Mediterranea #SavingHumans @seawatchcrew @openarms_fund pic.twitter.com/y9DwnojjUO

— Mediterranea Saving Humans (@RescueMed) 22 novembre 2018

Le navi delle Ong non sono mai state così necessarie: dopo la chiusura dei porti da parte di Salvini sempre più capitani di navi si vedono costretti ad ignorare l’obbligo di salvataggio previsto dal Codice di navigazione italiano e dalle leggi internazionali. Non è solo per soccorso, ha sottolineato di nuovo Ruben Neugebauer, di Sea–Watch: “non si vogliono testimoni in mare.” (Spiegel Online)

Gli ultimi dati diffusi dall’Organizzazione Internazionale delle Migrazioni (IOM) parlano di più di 2000 morti o dispersi nel Meditteraneo nel 2018, la maggior parte nel tentativo di raggiungere l’Italia. Meno degli anni scorsi in termini assoluti, ma molti di più in rapporto al numero delle partenze, che nell’ultimo anno è calato drasticamente. (ReliefWeb)

Quanto drasticamente? Tanto che per “mancanza di sbarchi” è stato chiuso il gruppo interforze contro l’immigrazione clandestina, istituito presso la procura di Siracusa 12 anni fa. (la Repubblica)

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Mondo

Intervistata dal Guardian, Hillary Clinton ha consigliato ai partiti progressisti europei di assumere una posizione più dura in materia di immigrazione per arginare i populismi. Finora si è visto come ha funzionato bene questa strategia, ci sembra un’ottima strada.

Dopo la Germania, anche la Danimarca ha deciso di sospendere la vendita di armi all’Arabia Saudita in seguito all’omicidio di Jamal Khashoggi e al ruolo del regno nella guerra in Yemen. La stessa decisione è stata presa poco dopo anche dalla Finlandia. (Reuters / Bloomberg)

(E gli altri paesi europei, Italia inclusa? ¯\_(ツ)_/¯)

Trump intanto continua a difendere l’alleato indifendibile, stavolta dicendo che la CIA non ha affatto accusato il principe bin Salman di essere il mandante dell’omicidio. L’agenzia di intelligence avrebbe soltanto dei “sentori” al riguardo. (the New York Times)

Chi sono i 15 uomini del commando inviato a uccidere Khashoggi? (Al Jazeera)

Quattro uomini armati hanno attaccato il consolato cinese a Karachi, Pakistan. Due poliziotti e tre degli attentatori sono rimasti uccisi nello scontro a fuoco. L’attentato sarebbe opera di un gruppo separatista del Belochistan. (BBC News)

Sorpresa: nella bozza di accordo sulla Brexit che dovrebbe essere sottoscritta ufficialmente domenica non c’è nessuna menzione di Gibilterra. Sull’exclave britannica Madrid e Londra hanno già raggiunto un accordo bilaterale preliminare, ma ora il governo spagnolo minaccia di mettere il veto se non si andrà incontro alle condizioni richieste. (El Paìs)

La moglie di Matthew Hedges, il ricercatore britannico condannato al carcere a vita negli Emirati Arabi Uniti con l’accusa di spionaggio, ha accusato il ministero degli esteri di non aver fatto abbastanza nella gestione del caso. (the Telegraph)

Il segretario agli esteri Jeremy Hunt ha scritto su Twitter che il suo omologo degli Emirati Arabi è al lavoro per risolvere la situazione al più presto:

Today I saw Matthew Hedges’ wife Daniela & UAE Ambassador. I’ve just had a constructive conversation with UAE FM Sheikh Abdullah Bin Zayed. I believe & trust he’s working hard to resolve the situation asap. We’ve a close partnership with UAE which will help us take things forward

— Jeremy Hunt (@Jeremy_Hunt) 22 novembre 2018

Internet

Vi ricordate quando Facebook negava di aver dato l’OK a campagne contro Soros? Alla fine l’azienda ha ammesso di averlo fatto: ma poche ore prima del giorno del ringraziamento, così da essere certi che la notizia circolasse il meno possibile. (Facebook Newsroom)

Italia

Avete ancora il mal di stomaco per l’editoriale disgustosamente paternalista di Gramellini uscito ieri sul Corriere? Curatevi firmando questa petizione su Change.org che chiede di darlo ai rapitori somali in cambio di Silvia Romano.

Oggi Gramellini dice che “qualche furbaccione” ieri ha postato solo l’incipit del suo articolo sulla volontaria rapita in Kenya causando un grande fraintendimento. Ecco il furbacchione https://t.co/CJvi40KG5c

— Davide Maria De Luca (@DM_Deluca) 23 novembre 2018

Non solo lo spread: mentre il governo gioca alla barricata con l’Unione Europea, sulle banche italiane pende la spada di Damocle della scadenza della prima tranche dei finanziamente Tltro della Bce. In scadenza ci sarebbero pagamenti per almeno 105 miliardi di euro. Le banche sperano che Draghi annunci una nuova tranche di finanziamenti. (Next Quotidiano)

Intanto, a Roma qualcosa si muove. Tria per la prima volta ha ammesso che lo spread influirà sui mutui, mentre il trio di governo continua a dirsi disponibile a discutere con l’Europa, ma non ad ascoltare. (la Repubblica)

Sofiem Ben Salem, trent’anni, viveva in Italia da anni, aveva un lavoro a tempo determinato presso un’azienda agricola locale. Andato in commissariato a rinnovare il permesso di soggiorno, è stato fermato e rimpatriato in Tunisia. Il giudice di pace ha accolto l’istanza di riesame, ma due giorni troppo tardi: Sofiem Ben Salem era già in Nord Africa. “Nessuno mi ha voluto mettere per iscritto che il giovane era stato rimpatriato,” ha dichiarato l’avvocato che ha seguito il caso. (la Repubblica Palermo)

È stato licenziato un ginecologo obiettore dell’Asl di Napoli, che si è rifiutato lo scorso luglio di praticare un intervento urgente a una donna con un aborto in corso. La donna ha dovuto attendere l’arrivo di un collega, che non si è rifiutato di fare il proprio dovere. (Sky Tg24)

Mentre nel resto del mondo ci si muove per regolamentare più strettamente le sigarette elettroniche, in Italia la Lega si è battuta per condonare 180 milioni dovuti dall’industria all’Erario negli ultimi quattro anni. Si tratta certamente di una pura coincidenza che Vaporart, uno dei principali operatori italiani del settore, abbia donato 75 mila euro per la campagna elettorale della Lega. (la Stampa, dietro paywall)

Milano

Anche a Milano, come a Verona, la destra ha portato una mozione anti abortista in aula consiliare, e come a Verona le ragazze di Non una di meno hanno inscenato una silenziosa protesta vestite da ancelle. La mozione è stata rinviata. (Corriere della Sera Milano)

Anche a #Milano qualcuno rimpiange il medioevo
#194 #ancelle pic.twitter.com/BXoTdQEq84

— Sibilla Teramana (@AnnaRomanelli65) November 22, 2018

Questioni di genere

Ha suscitato indignazione in Francia questa campagna pubblicitaria di pessimo gusto, che raffigura una donna legata alle rotaie di una ferrovia mentre il treno è in arrivo. (the Guardian)

Cult

Parliamone senza rancore: quali sono le responsabilità storiche del britpop nel fenomeno sociale che ha messo in moto la Brexit? (the Guardian)

All’iconica parata del Giorno del ringraziamento di Macy’s la scena è stata rubata da questa riproduzione gonfiabile gigante di Goku. Su Inverse, la storia completa di com’è successo.

Goku at the Macy’s parade #HappyThanksgiving2018 pic.twitter.com/h99g8gc8b2

— justin? (@livingkami) 22 novembre 2018

Si aggrava la posizione di Dolce e Gabbana dopo gli spot razzisti (e un commento su Instagram altrettanto razzista): non solo è stata cancellata la sfilata che si sarebbe dovuta tenere a Shanghai mercoledì, ma alcuni importanti rivenditori cinesi di abbigliamento online hanno rimosso i prodotti del marchio. (il Post)/p>

Culto

Un’organizzazione satanista degli Stati Uniti ha raggiunto un accordo con Netflix su una controversia riguardante la statua di Baphomet che appare durante Le terrificanti avventure di Sabrina. D’ora in poi “gli elementi unici della statua di Baphomet del Tempio Satanico” saranno riconosciuti nei titoli di coda di ciascun episodio. (CNN)

Ambiente

Niente, Donald Trump non riesce a capire che se oggi fa freddo non vuol dire che il cambiamento climatico non esista. (the Independent)

Nel frattempo un report dell’Organizzazione Meteorologica mondiale lancia l’allarme: l’ultima volta che i livelli dei gas serra nell’atmosfera erano così alti è stato tra i 3 e i 5 milioni di anni fa, quando il mondo era 3 gradi più caldo e il livello del mare anche 20 metri più alto. (the Guardian)

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Gif di Percolate Galactic

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