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in copertina, foto via Twitter

Questo è Hello, World!, la nostra rassegna mattiniera di attualità, cultura e internet. Tutte le mattine, un pugno di link da leggere, vedere e ascoltare.

Oggi si vota negli Stati Uniti nelle elezioni di metà mandato. Il voto è, a tutti gli effetti, un test del consenso della deriva razzista, violenta e misogina del discorso politico del paese.

Prima di cominciare, due bigini di Vox: i 16 scontri più interessanti alla Camera, e i 10 più importanti al Senato. (Vox)

La campagna elettorale si è conclusa in grande stile: questo spot elettorale approvato da Trump era così razzista da essere stato bandito da NBC, Facebook e sì, anche Fox News. (Bloomberg)

A livello nazionale i sondaggi CNN/SSRS danno un vantaggio notevole ai democratici: il 62% delle donne intervistate ha dichiarato che avrebbe votato democratico, nelle comunità di colore e ispaniche il consenso per l’opposizione è all’88%. Il voto degli uomini caucasici è spezzato esattamente in due, con un punto percentuale di favore per Trump. In totale, questo lascia i democratici al 55% a livello nazionale. (Sempre secondo i sondaggi) (CNN)

Come fa, con questi numeri, a essere un’elezione contesa? Negli anni i repubblicani hanno ridisegnato le circoscrizioni in modo da sopprimere sistematicamente il voto per i democratici. È già successo alle scorse elezioni, quando è stato eletto Trump: grazie al sistema del gerrymandering, i repubblicani potrebbero mantenere il potere pur essendo una minoranza anche per sempre, spiega Ian Samuel su Guardian.

Gif di Peekasso.

Oltre al gerrymandering, dalla decisione del 2013 della Corte suprema di ignorare il Voting Rights Act del 1965 i repubblicani sono riusciti a far passare una serie di leggi in proposito, sia a livello federale che statale. Il caso scandaloso della Georgia, di cui vi abbiamo parlato negli scorsi giorni, evidenzia solo la necessità di una riforma da cima a fondo del sistema di voto negli Stati Uniti. (the New Yorker)

Per i democratici la sfida è la riconquista della Camera: per farlo hanno bisogno di conquistare 23 poltrone. La corsa è in salita, ma non è impossibile. Secondo Nate Silver il partito ha 86 probabilità su cento di riuscire a prendere il controllo della camera bassa. (FiveThirtyEight)

Al Senato la battaglia per i democratici è praticamente impossibile: non c’è niente di misterioso in questa differenza tra Camera e Senato — semplicemente i posti che sono contesi in queste elezioni sono in larga maggioranza in stati tradizionalmente repubblicani. (CNBC)

(Questo non significa che la corsa al Senato non sia importante: il risultato di queste elezioni è fondamentale se i democratici vogliono provare ad avere presidenza e maggioranza in entrambe le camere nel 2020.)

I risultati saranno interamente merito di un nuovo fronte, multietnico, multigenerazionale e variegato, di attivisti che sono riusciti a trovare una voce nel Partito democratico statunitense. Trump potrà essere uno dei presidenti peggiori di sempre, ma è la cosa migliore che sia mai capitata al partito, racconta Ryan Grim. (the Intercept)

Il problema della rappresentanza delle donne e delle minoranze nella politica statunitense è rimasto quasi completamente fuori dal dibattito pubblico, e resta esclusivamente al Partito democratico la responsabilità di cercare di cambiare dati sconcertanti: in questo momento le donne e le minoranze etniche sono sotto-rappresentate in tutte le amministrazioni, locali e nazionali. (Mic)

Stato per stato, le urne si chiuderanno dopo dodici ore, tra le 18 e le 20 — in Italia i risultati arriveranno in nottata, con le prime proiezioni dalle sei di sera della East Coast, alla nostra mezzanotte.

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Mondo

I figli di Jamal Khashoggi, Salah e Abdullah, intervistati in esclusiva dalla CNN, hanno espresso il desiderio di poter seppellire il proprio padre. A più di un mese dalla morte del giornalista non si hanno ancora notizie del suo corpo. Ciononostante, Salah si è detto fiducioso nell’indagine interna avviata dal principe saudita Mohammed bin Salman. (CNN)

Quali stratagemmi potrebbe seguire l’Iran per aggirare le sanzioni statunitensi? (Al Jazeera)

Uno dei risvolti più tragici della guerra civile in Yemen sono i traumi psicologici di chi sopravvive, che spesso, non potendo accedere a cure mediche e assistenza, ricorre alla pratica delle bruciature auto-inflitte. (Middle East Eye)

Il presidente cubano Miguel Diaz-Canel si è recato in visita ufficiale in Corea del Nord, dove ha incontrato Kim Jong-un per rafforzare la cooperazione tra i due paesi. (teleSUR)

Quanto costerà al governo statunitense mandare migliaia di soldati per fermare la carovana di migranti in cammino dal Centro America? Circa 220 milioni di dollari, mentre è il Pentagono stesso a dire che i migranti non rappresentano una minaccia per il paese. (CNBC)

Il tasso di suicidio giovanile in Giappone non è mai stato così alto negli ultimi 30 anni, anche se i suicidi in generale stanno diminuendo. (Japan Today)

Secondo gli investigatori, l’aereo indonesiano che è precipitato in mare la settimana scorsa con 189 persone a bordo aveva indicatori che segnavano un danno già almeno nei quattro voli precedenti. (Reuters)

Internet

Degli hacker hanno sfruttato numerosi account verificati su Twitter — e con parecchi follower — per promuovere una truffa sotto le sembianze di Elon Musk. (BBC News)

Gab, il social network “per la libertà di parola a tutti i costi” preferito da neonazisti e misogini è tornato online, ed è già pieno di post violenti e razzisti. Ovviamente, secondo i neonazisti, è un complotto della sinistra antifa. (TPM)

Questo è il post più popolare in questo momento nel servizio:

Questa è una conversazione tipo. Il problema, però, sarebbe l’ingerenza antifa.

Italia

Oh no: anche Francesco Facchinetti è stato arruolato nel pantheon delle “celebrità” nazi-sovraniste. (VICE)

Continuano le tensioni sulla “riforma della prescrizione” voluta dal Movimento 5 Stelle, ma dietro questo preteso braccio di ferro, i due partiti stanno lavorando per trovare un compromesso. (la Stampa)

Per il partito della Casaleggio si tratta di un punto fermo del proprio programma, o almeno così ha detto Di Maio, in una dichiarazione dalla Cina. (il Sole 24Ore)

A proposito, com’è andata la visita cinese del vicepremier? Non volete saperlo. Vi basti sapere che ha chiamato il presidente cinese “Ping.” (la Repubblica)

Intanto, ai confini con il mondo reale, continua “la discussione” con l’Unione Europea sulla manovra. Di cosa si stia parlando, se il governo non ha intenzione di cambiare il testo, però, non è chiaro. (Rai News)

Giusto in tempo per il No Nut November, Salvini. (la Repubblica)

Cult

Paolo Virzì e la morte del cinema italiano. (Rivista Studio)

La giornata si preannuncia stressante? Rilassatevi leggendo questo estratto dall’ultimo libro di Hiroaki Sato dedicato agli haiku. (Lit Hub)

Promemoria: se andate a eventi che celebrano l’armistizio dopo la Prima guerra mondiale e dovete tornare prendendo un treno, per favore non comprate una replica di una bomba da portare con voi sul treno. Grazie. (Sky News)

Domande del nuovo mondo: dove vanno le bambole gonfiabili quando muore il loro proprietario? (Medium)

Scienza

La battaglia millenaria e infinita tra la malaria e i nostri globuli rossi. (Quartz Africa)

Ambiente

Le distese di ghiaccio della Groenlandia si stanno sciogliendo, ed è tragico, ma viste dall’alto sono bellissime. (Atlas Obscura)

Musica

Sì, è ufficiale: le Spice Girls faranno un tour di reunion nel 2019, ma non ci sarà Victoria Bekham. (the Guardian)

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