Il reddito di cittadinanza, spiegato male
Da quando il Movimento 5 Stelle ha deciso di far propria la battaglia per il reddito universale in Italia, l’idea ha subito una lenta metamorfosi che l’ha reso un progetto sfocato, quasi impossibile da inquadrare e valutare.
Da quando il Movimento 5 Stelle ha deciso di far propria la battaglia per il reddito universale in Italia, l’idea ha subito una lenta metamorfosi che l’ha reso un progetto sfocato, quasi impossibile da inquadrare e valutare.
Il dibattito sul reddito universale è uno dei più complessi e avanzati in cui ci si possa lanciare riflettendo sul ruolo del welfare state in uno stato capitalista. Negli anni il Movimento 5 Stelle ha cercato di farne uno dei propri cavalli di battaglia — perfetto riassunto della propria posizione “né di destra né di sinistra.”
Ma di fronte alla realtà di non poter spendere quanto promesso in campagna elettorale, il Movimento ha dovuto inventarsi una serie di limitazioni all’accesso del provvedimento per ridurne il costo.
Abbiamo provato a capire come sarà il reddito di cittadinanza che il governo punta a erogare a partire dall’anno prossimo, sentendo cosa ci hanno detto i ministri del governo.