Ascolta questi 10 artisti nigeriani prima che lo facciano i tuoi amici

Singoli nella tua area tutte le settimane cerca musica che non state ascoltando tra le vie di una metropoli dove non vivete e vi mette in diretto contatto auricolare con loro.

Ascolta questi 10 artisti nigeriani prima che lo facciano i tuoi amici

in copertina: grab da “Fasta,” di Kah–Lo

Singoli nella tua area tutte le settimane cerca musica che non state ascoltando tra le vie di una metropoli dove non vivete e vi mette in diretto contatto auricolare con loro.

Questa settimana siamo a Lagos, Nigeria. Lagos è, per certi versi, l’immagine del futuro dell’Africa. Lagos è il piú grande centro economico del continente una vera enclave di ricchezza — nel bene e nel male: è tanto un centro di speranza per un futuro diverso, quanto segno della sfortuna del resto dell’intero continente. Non è stato per anni il cuore della musica della Nigeria — quel titolo era riservato a Ibadan — ma oggi quasi tutto l’afropop passa di qui.

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Wizkid
Non si può parlare di musica nigeriana senza parlare di Wizkid. Con collaborazioni attive con artisti di calibro mondiale, Wizkid è tra i pochissimi artisti di questa lista ad aver bucato sulle radio internazionali. Di recente lo avete sentito featured in “One Dance” di Drake.

“Immediately,” prodotta da Mystro

Simi
Se Wizkid è la stella internazionale che presenta la scena nigeriana del momento, Simi è la diva del paese. Formata come cantante gospel, Simi ha presto raccolto il proprio successo per dedicarsi alla produzione, e per raccontare argomenti delicati, come le difficoltà delle coppie che divise da pregiudizi tribali e sociali, con il singolo del 2016 “Love Don’t Care.” Nell’industria dell’afropop, di collaborazioni non stop, il suo ultimo album ha solo un featuring: di Adekunle Gold.

Adekunle Gold
Il nome di Adekunle Gold non è nuovo ai lettori della newsletter di Hello, World!. Gold è discendente della famiglia reale Kosoko di Lagos, ha iniziato il proprio percorso come graphic designer ed è finito a fare musica dopo il successo clamoroso del suo singolo “Sade,” nel 2014. Abbiamo consumato About 30, il suo primo album dopo aver terminato il contratto con l’agenzia YBNL Nation.

Tiwa Savage
Un’altra personalità diventata fondamentale della scena è Tiwa Savage. Tiwatope Savage-Balogun, esordita ormai cinque anni fa, non si è fermata un minuto, cantando in un mix unico di inglese e yoruba. Savage non ha pubblicato un nuovo full album dal 2016, quando è stata travolta da uno scandalo lanciato dal marito ora disconosciuto, che l’ha accusata di infedeltà e di essere figlia di una strega. (Sì. Come fa a non piacerci.) Ma non si è mai fermata nel fare musica super:

Olamide
Lagos Na Wah non ci ha fatto perdere la parrucca, ma con il singolo “Wo” Olamide è diventato il cantautore pop per antonomasia del paese. Con testi quasi interamente scritti in yoruba, la sua è tra le produzioni più world di questa selezione, ma senza mai prendere le proprie distanze dalle proprie radici rap. Le sue collaborazioni con Wizkid e poi Tiwa Savage l’hanno portato nelle playlist di Spotify di tutto il mondo.

“Kana,” in collaborazione con Wizkid

The Weeds

Facciamo una pausa dai music show e le classifiche da radio. Erano gli anni Settanta, e la fama di Carlos Santana e Jimi Hendrix conosceva pochissimi paragoni: EMI aveva da anni aperto una divisione in Nigeria, alla ricerca di nuovi suoni da proporre al mondo. E fu proprio dalla fusione tra le sonorità di Santana e Hendrix che nasceva il sound di BLO,  super gruppo nigeriano che avrebbe definito l’intero genere dell’afro rock psichedelico. “Chant to Mother Earth” e “We’re Out Together” sono solo due dei lavori fondamentali, seminali, che avrebbero definito il panorama del genere, e oltre, per la decade successiva.

The Club

Ai confini dei music show c’è un’agitatissima scena alternative, con suoni tra l’indie, l’acustico e l’R&B, tutta scossa da artisti che cercano di trovare il proprio spazio senza sacrificare le proprie voci.

Teni
Nel contesto di una industria musicale ipersessualizzata come quella nigeriana, Teni è una completa outsider. Nata come personalità su Instagram e diventata virale attraverso testi ironici e stridenti, Teni è una intrattenitrice prima e performer dopo. Il suo ultimo singolo è “Fake Jersey,” prodotto da Jaysynths.

Brymo
Non si può essere sempre pop. Brymo rivendica di essere, in qualche modo, il padre spirituale della nuova ondata di musica alternativa del paese. Oṣó, il sesto LP dell’artista, è uscito sull’onda dello scandalo del video di “Heya,” e contiene una serie di ballad e pezzi lenti completamente diversi da quello che fa il resto dell’industria.

Kah–Lo
Ma questa sezione si chiama the club per un motivo, e non possiamo non menzionare “Fasta,” l’esordio travolgente di Kah–Lo. “Fasta” è forse l’esempio per antonomasia per lo scorso anno della musica mondiale di cui vogliamo parlare in questa rubrica.

(Extra: Volete sentire dell’auto tune fatto bene? Sì, è possibile. Come dimostra questa collaborazione tra Bankyondbeatz e DJ Yin.)

Niniola
Finita sul radar dei netizen nigeriani per la prima volta nel 2013, partecipando al talent Project Fame West Africa, Niniola ha fatto un vero e proprio nuovo esordio nel 2014 con il successo di “Ibadi.” Niniola firma quella che ha autodefinito afro–house. Anche lei lavora per la fusione di suoni house con atmosfere tradizionali nigeriane, cantando in yoruba.


Singoli nella tua area torna la settimana prossima: nel frattempo, mettetevi la musica della Nigeria in tasca: