Quello che vogliamo farvi leggere per la giornata mondiale del rifugiato

Dall’Italia di Salvini fino agli Stati Uniti di Trump, chi è in condizioni di difficoltà tali da dover lasciare la propria terra è criminalizzato e ostracizzato, quando non direttamente deportato.

Quello che vogliamo farvi leggere per la giornata mondiale del rifugiato

in copertina, illustrazione da Bury Me, My Love

Oggi, come ogni 20 giugno, è l’annuale Giornata Mondiale del Rifugiato.

Istituita dalle Nazioni Unite nel 2001, con l’intensificarsi del razzismo in Occidente è diventato un appuntamento sempre piú importante. Dall’Italia di Salvini fino agli Stati Uniti di Trump, chi è in condizioni di difficoltà tali da dover lasciare la propria terra è criminalizzato e ostracizzato, quando non direttamente deportato.

Il report dell’UNHCR rilasciato oggi traccia una situazione drammatica: le persone sfollate nel mondo sono piú di 68 milioni, di cui sedici milioni sono nuovi migranti, che hanno visto la propria casa resa inospitale nell’ultimo anno. Il 40% non lascia il proprio paese, ma è comunque costretto a spostarsi nel tentativo di salvarsi la vita.

Seguiamo da vicino quella che è stata criminalmente dipinta come “emergenza migranti” sin dal primo giorno di the Submarine. Questi sono solo alcuni degli articoli che abbiamo pubblicato negli ultimi mesi, ma crediamo che oggi sia un giorno importante per rileggerli.

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Illustrazione di Luca Zaccaria

Che cosa significa essere un richiedente asilo in Italia nel 2018

I richiedenti asilo che arrivano in Italia si trovano in un limbo burocratico, e spesso devono fare i conti con una comunità che non li vuole accogliere. Siamo stati a Vicenza, dove abbiamo parlato con gli operatori delle cooperative Mediterraneo e Pari Passo e con alcuni richiedenti asilo della zona. Leggi l’articolo

Decostruire la retorica dell’invasione

“Un’invasione organizzata, voluta e finanziata in questi anni, porta allo scontro sociale.” Debunking di un’ordinaria dichiarazione di Matteo Salvini. Leggi l’articolo

Tutti i migranti dell’Africa subsahariana sono rifugiati climatici

La desertificazione inarrestabile del Sahel sta rendendo invivibile un’intera regione del continente africano: è un problema da cui la politica europea non può (piú) scappare. Leggi l’articolo

Dentro la prima occupazione universitaria di studenti e rifugiati a Parigi

Lo scorso febbraio un gruppo di studenti e rifugiati ha occupato alcune aule dell’Università Paris VIII a Saint Denis. Siamo stati all’assemblea del collettivo che organizza l’occupazione e abbiamo parlato con alcuni dei migranti ospitati nell’edificio. Leggi l’articolo

Chez Jesus, la chiesa occupata per i migranti a un passo dalla Francia

Da quando a Bardonecchia il passaggio è diventato più difficile a causa della neve, il transito è aumentato a Claviere, pochi chilometri più a sud, dove a fine marzo un gruppo di attivisti ha occupato il sotterraneo della piccola chiesa parrocchiale. Abbiamo parlato con Nicola, uno degli occupanti, per farci spiegare le ragioni e il significato di questa azione — politica, oltre che umanitaria. Leggi l’articolo

Dentro le associazioni di studenti francesi che insegnano matematica ai migranti

Da qualche anno numerose associazioni di volontari e attivisti organizzano a Parigi corsi per migranti e sans papier, non solo di lingua francese, ma anche di matematica, biologia e chimica, per preparare a una formazione universitaria. Leggi l’articolo

“Questi devono sparire”

Della frase pronunciata dal poliziotto durante gli sgomberi di piazza Indipendenza tutti si sono concentrati soprattutto sull’invito a “spezzare le braccia.” Ma è la prima parte quella più interessante. Leggi l’articolo

Le destre europee non hanno alcuna intenzione di gestire le migrazioni

Abbiamo parlato con Pier Antonio Panzeri, della Commissione esteri del Parlamento europeo, del futuro delle politiche migratorie e dei rimpianti per “non aver provato a narrare un’altra storia.” Leggi l’articolo

Bury Me, My Love è il primo videogioco che riesce a raccontare l’esperienza dei rifugiati

“Giocare non è solo divertente. È anche un’esperienza emotiva, e soprattutto formativa,” lo dice Florent Maurin, il game designer autore di Bury Me, My Love. Leggi l’articolo

Lo sport come strumento di integrazione: la storia dei Corelli Boys

La squadra di calcio formata dai richiedenti asilo del CAS di via Corelli è pronta per il campionato provinciale, e ha avviato una raccolta fondi su Musicraiser. Ne abbiamo parlato con Federico, tra i promotori dell’iniziativa. Leggi l’articolo

Cosa si diceva degli immigrati albanesi 26 anni fa

A sfogliare i giornali dei giorni più caldi dell’emergenza si ritrova gran parte del lessico a cui siamo familiari. Leggi l’articolo

Cosa succederà ai rifugiati siriani in Libano?

L’eliminazione territoriale del Daesh e le nuove pressioni politiche di Beirut hanno aperto nuovi interrogativi sul futuro del milione e mezzo di siriani nel Paese levantino. Leggi l’articolo

La caccia all’uomo tra migranti e polizia nel porto di Patrasso

Ogni giorno, decine di profughi afghani cercano di imbarcarsi abusivamente sulle navi dirette in Italia, rischiando la vita. Quasi sempre, vengono respinti dalla polizia. Leggi l’articolo

I Rohingya sopravvissuti in fuga

Oltre 600 mila rifugiati Rohingya sono fuggiti dal Rakhine, regione del Myanmar, dall’ottobre del 2016, trovando ospitalità nei campi profughi del Bangladesh. Leggi l’articolo

Dopo le denunce di Amnesty, il governo deve assumersi le sue responsabilità in Libia

Il rapporto di Amnesty International sulle violazioni dei diritti umani in Libia è l’ennesima prova delle politiche criminali del governo italiano in materia di immigrazione. Leggi l’articolo