Volti e testimonianze dal più importante appuntamento milanese della musica indie-pop.
Siamo state ai due giorni del MI AMI, il festival milanese che quest’anno ha registrato un sold out per la data di venerdì e che ha regalato sorprese come il ritorno dei Prozac+, la “inaspettata” performance di Calcutta e altri ritorni della scena indie, dagli Ex Otago a Giorgio Poi.
Siamo andate a scoprire chi sono le persone che hanno popolato il Circolo Magnolia in questi due giorni: fra nostalgici del rock anni Novanta e giovanissimi fan dell’indie, questi sono quelli che abbiamo incontrato.
Venerdì
È la prima volta che vieni al MI AMI? Per quale artista sei qui?
Sono circa tre anni che dico che voglio andare e quest’anno finalmente ce l’ho fatta. Ho cominciato ad ascoltare indie da un paio d’anni e ormai nella mia playlist ho solo quello. Sono venuta per sentire Galeffi, Frah Quintale, Willie Peyote e Coma Cose.
Hai già sentito l’ultimo di Calcutta?
Sì, stanotte, appena è scattata mezzanotte, ho refreshato Spotify per sentire subito il nuovo album. Mi è piaciuto però devo dire che ormai i pezzi “forti” sono usciti. A quanto ho ascoltato quelle che mi sono piaciute di più sono state “Hubner” e “Saliva.”
Ci vai il 9 giugno a sentire Liberato?
No, cioè non lo conosco molto, solo recentemente ho ascoltato un paio di canzoni, ma non l’avevo mai valutato prima. Non so bene perché sia diventato così famoso, so solo che a un certo punto è scoppiato! Però prende!
Come mai, secondo te, la data di venerdì è andata sold out?
Mah, sinceramente io degli artisti che suonano domani sera non ne conosco molti, infatti ho preso il biglietto solo per oggi, venerdì.
Quante storie Instagram hai fatto da quando sei arrivata?
Ne ho fatte 4 o 5 e mi sono portata due power bank per essere sicura di farne abbastanza. Così i miei amici che non sono riusciti a prendersi il biglietto per stasera possono vedere cosa succede.
È la prima volta che venite al MI AMI? Per quale artista siete qui?
Tommaso: sì è la prima volta che vengo al MI AMI, sono qua prevalentemente per Cosmo.
Martina: anche io, sono qui per sentirne tanti, in particolare Willie Peyote e anche qualche emergente come Masa Masa e Maiole.
Come gestirete la sovrapposizione Frah Quintale – Cosmo?
Tommaso: Io grazie a Dio vado già a sentire Frah Quintale da un’altra parte, quindi stasera mi posso godere il live di Cosmo senza pensieri, se no sarei andato a sentire Frah.
Quante storie avete fatto da quando siete arrivati?
Tommaso: Due e una foto con Willie Peyote!
Martina: Zero! Ero a ballare!
Martina tu che sei di Napoli, sei andata a sentire Liberato il 9 maggio?
Martina: Sì certo.
Tommaso: Io volevo andarlo a sentire quando suona a Milano il 9 giugno, ma sono finiti i pass…
Perché, secondo voi, il MI AMI è un evento a cui vale la pena andare?
Martina: Forse perché riesce a collezionare tanti artisti che hanno diversa provenienza ma diventa anche un punto di incontro fra persone a cui piace la stessa musica.
Tommaso: Per noi è un punto di ritrovo dato che ci siamo conosciuti via internet su un gruppo Facebook che si chiama Il faro indie. Ci siamo conosciuti qui oggi per la prima volta.
Siete anche su Diesagiowave?
Martina: Io sì!
Secondo voi accadrà qualche sorpresa stasera?
Tommaso: Alcuni ipotizzano Calcutta sul palco della Michielin [alla fine la sorpresa è stato Calcutta da solo che ha suonato una manciata di pezzi dopo l’1 di notte]
È la prima volta che venite al MI AMI? Per quale artista siete qui?
Francesca: Coma Cose.
Rachele: Galeffi.
Chiara: Ex Otago.
Perché il MI AMI è un bell’evento a cui andare?
Francesca: Ma perché c’è tanta gente, c’è bella musica ed è all’aperto, ci sta.
L’ultimo concerto a cui siete state?
Francesca: Credo Carl Brave.
Rachele e Chiara: Gazzelle.
Come mai sei qua?
Il MI AMI è un po’ come il pranzo di Natale, uno di quegli eventi a cui anche se non vuoi devi esserci, un’usanza. Ci verrò da 5 o 6 anni. Infatti ormai ho perso un po’ di gente per strada, chi ha i figli, il fidanzato, sai. Quest’anno ho deciso di venire facendo l’abbonamento, ma mi sa che sarà che sarà l’ultima volta.
Come mai secondo te la data di venerdì è andata sold out?
Perché venerdì c’è un certo tipo di musica che ascolta la nuova generazione, molta gente che è venuta il 25 probabilmente non ha la minima idea di chi siano i Prozac +. Quindi fra venerdì e sabato si vedrà anche un cambio generazionale di pubblico. Poi vabbè prima ho visto una coppia con un bambino che si ascoltava il concerto in collinetta, la cosa bella dei festival — almeno all’estero — è che sono vissuti come un momento di aggregazione, anche per le famiglie. In Italia è ancora un po’ una cosa vista male. E il MI AMI rimane ancora in questo senso molto “italiano.” Ma ci sta, se devo andare a un festival di caratura internazionale preferisco andare all’estero.
Vai a sentire Liberato il 9 giugno?
Assolutamente no. Però complimenti vivissimi all’ufficio marketing. Geni totali.
Qual è l’ultimo concerto a cui sei stata?
Bugo, mercoledì sera.
Hai fatto delle Instagram stories da quando sei arrivata?
No, sono negata! [ride]
È la prima volta che venite al MI AMI? Per quale artista siete qui?
Matteo: È la seconda volta che vengo, sono qui per Cosmo, Ex Otago e Generic Animal.
Luciana: Per me è la prima volta, sono venuta per sentire Frah Quintale, Willie Peyote e gli Ex Otago.
Qual è l’ultimo concerto a cui siete stati?
Matteo: Forse Cosmo al Fabrique.
Luciana: I Canova.
Beatrice: Penso Frah Quintale.
Come mai, secondo voi, il MI AMI è un evento a cui vale la pena andare?
Matteo: perché probabilmente è un evento che riesce a prendere artisti in voga nella scena indie e pop del panorama italiano. Se penso all’anno scorso c’erano artisti come i Canova e Giorgio Poi che erano molto sulla cresta dell’onda.
***
Sabato
Chi siete venuti a sentire in particolare?
Tutti: I Prozac +
Marco: io anche per i Tre Allegri Ragazzi Morti.
Cosa pensate rappresenti oggi il MI AMI?
Erica: È un evento importante per la musica italiana… Peccato solo per Calcutta!
Avete notato un cambio generazionale di pubblico tra venerdì e sabato?
Alessandro: Sì, voglio dire, io 20 anni fa avevo 19-20 anni, i ragazzi di adesso quanto avevano? Sei secondi.
Erica: Io a 15 anni sono scappata di casa di per vedere i Prozac nel ‘98!
Cosa hanno rappresentato per voi i Prozac?
Enrico: Io all’epoca avevo 14 anni e sono stati, assieme ad altri gruppi, quelli che mi hanno “svezzato” musicalmente dal pop che ascoltavo per influenze dei genitori. Sono arrivati loro ed è stato come se mi dicessero: “Guarda che c’è anche dell’altro”.
Simone: Assieme a gruppi come i Verdena mi hanno avvicinato alla musica italiana, che era molto diversa da adesso e all’epoca se avevi 14 anni e ti piaceva il rock, il punk e l’alternative non potevi fare altro che guardare all’estero.
Alessandro: Con tutto il rispetto per “Acido Acida,” le altre mi hanno colpito di più! [ride]
Mi sembra stupido chiedervi se andrete a sentire Liberato il 9 giugno…
In coro: No! [ridono]
Erica: Soprattutto perché avevo il biglietto per il Radar, che hanno annullato, sono tristissima perché quell’evento sarebbe stato una rivincita per la musica italiana di un certo tipo.
Che musica ascoltate in genere? Qual è l’ultimo concerto a cui siete stati?
Enrico: Rock, punk, metal, di recente sono stato a sentire i Punkreas all’Alcatraz.
Marco: Un po’ di tutto, dal rock all’alternative, se non ricordo male l’ultimo concerto è stato Sting la scorsa estate.
Erica: Rock, indie-rock, post-punk, ho sentito gli Editors ad Assago.
Simone: Vario abbastanza! Ultimamente sto ascoltando un po’ di italiani come Zen Circus, Ministri, Verdena, Fast Animals and Slow Kids. Questi ultimi li ho ascoltati recentemente a Firenze.
Alessandro: L’ultimo concerto a cui sono andato è stato quello dei Black Rebel Motorcycle Club.
Prima volta al MI AMI? Per chi siete qui?
I Prozac.
Cosa rappresenta secondo voi il MI AMI in questo momento in Italia?
Boh, un festival figo dove c’è musica buona. Penso.
L’ultimo concerto a cui siete stati?
Boh! Non me lo ricordo.
Quante storie Instagram avete fatto da quando siete arrivati?
Neanche una! Siamo due sfigati!
Come mai, secondo voi, la serata di venerdì è andata sold out?
Non ne abbiamo idea, sinceramente non sappiamo neanche chi suonava.
Prima volta al MI AMI? Per quale artista siete qui?
Cecilia e Matilde: Siamo venute qui per i Selton, Maria Antonietta, i Tre Allegri Ragazzi Morti, Gigante, i Prozac, Willie Peyote, Ex Otago.
Lorenzo: Io sono venuto prevalentemente per i Prozac e Maria Antonietta. Infatti mi sa che sono coi rimastoni stasera…
Che musica ascoltate in genere? L’ultimo concerto a cui siete stati?
Cecilia e Matilde: Questa! L’ultimo concerto gli Eugenio in via di Gioia.
Lorenzo: è una domanda un po’ difficile, spazio dall’indie all’elettronica, poi penso che ci sia un po’ di bello in ogni genere. L’ultimo concerto a cui sono andato è stato quello degli Arcade Fire. Però ecco, se fosse ancora possibile il 9 giugno andre a sentire Liberato al Milano!
Quante storie su Instagram avete fatto?
Cecilia: Venerdì una decina.
Matilde: A ogni concerto ho fatto un paio di storie, caricate la mattina dopo.
Prima volta la MI AMI? Per quale artista siete qui?
Ada: Per me sarà la terza o quarta volta.
Silvia: Per me è la prima volta.
Tutte e due: Siamo qui assolutamente per Auroro Borealo.
Quante storie Instagram avete fatto da quando siete arrivate?
Ada: Nessuna perché ho il cellulare scarico, ma ne farò.
Silvia: Al dire il vero una sola, strano.
Perché secondo voi il MI AMI è un evento a cui vale la pena andare?
Silvia: In realtà sono abbastanza ignorante dei generi che si esibiscono stasera, ascolto elettronica, però da outsider penso che ci stia ogni tanto andare a un festival del genere, anche solo per staccare dalla città.
Ada: Per me è perché è l’unico evento a Milano che assomiglia di più a un festival vero e proprio, anche se quest’anno non è che la line-up possa considerarsi così “seria”: ho visto artisti triti e ritriti che si potevano anche evitare, per dare invece spazio maggiore a qualche gruppo o musicista emergente.
Che musica ascoltate? Qual è l’ultimo concerto a cui siete state?
Ada: Ascolto vari generi, anche se poi prevalentemente rock.
Silvia: Io sono stata al C2C a Torino.
Siete su Diesagiowave?
Tutte e due: No, cos’è?
Silvia: Io sono nel mio mondo wave!
Prima volta al MI AMI? Per quale artista siete venuti?
Veysel: Per i Prozac! Cioè in realtà conosco solo loro.
Quanto sono conosciuti i Prozac tra i vostri coetanei?
Veysel: Se remixati con della techno sì, altrimenti non molto.
Martina: Sono più conosciuti artisti come Willie Peyote, Frah Quintale, quelli che suonavano venerdì.
Che musica ascoltate? L’ultimo concerto a cui siete stati?
Veysel e Martina: Abbastanza di tutto in maniera indifferente, dal soul al rock.
Martina: L’ultimo concerto a cui sono stata è stato quello di Fabri Fibra.
Veysel: Ho sempre avuto il mito del primo concerto un po’ come una cosa tipo il primo bacio, per cui il primo vero concerto a cui andrò sarà sempre qui al Magnolia il 19 luglio, quando suonerà Benjamin Clementine.
Tutte le foto: Francesca Motta.
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