A tu per tu con Dola, la nuova promessa di Undamento
Dola è la nuova scommessa di Undamento, etichetta indipendente che quest’anno ne ha già vinte tante con Coez, Frah Quintale e Dutch Nazari.
Cominciamo dal titolo dei tuoi EP di debutto: immagino che si richiami a San Lorenzo, il quartiere romano. É la tua fonte primaria di ispirazione?
Sì, è il posto dove vivo e dove sono successe tutte le cose di cui parlo nei due EP. Questa ormai è casa mia, un posto che ha due facce, di giorno una cosa e di notte l’opposto. Questa cosa la voglio anche nelle canzoni. Fico quando sembra che dici una cosa ma in realtà devi sta’ attento.
Ascoltando le tue canzoni e vedendo i video sul tuo canale YouTube si nota subito una nota internazionale. I testi in italiano si sovrappongono e mescolano a basi elaborate con l’aggiunta di rumori e sonorità che si richiamano alla scena inglese e americana, ad esempio. Quali sono i tuoi artisti del cuore?
Io amo le produzioni di Knxwledge, ho cercato di fare una cosa diversa dalla sua ma con il cuore sono sempre lì. Poi: Samyam, Devonwho, Mndsgn, Dibiase, Wun Two… ma ce ne sono un milione. Poi amo Earl Sweatshirt e Archy Marshall.
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La tua etichetta in questo ultimo periodo ha sfornato artisti che sono sulla cresta dell’onda quali Coez e Frah Quintale: come ti senti a riguardo? Che rapporto hai con loro?
Io ho iniziato facendo il driver per un tour di Coez. Prima avevo un altro progetto nel quale cantavo in inglese e da quel tour con Silvano ho capito l’importanza di essere compreso sempre nel posto in cui si vive. Riguardo a Frah, penso che sia una delle penne migliori in Italia. Ha scritto delle canzoni che canteranno anche i nostri nipoti. Poi ci sono anche Dutch Nazari e Ceri, quindi per me stare in Undamento è come stare nel paese dei balocchi.
Che progetti hai per il futuro? Potremo sentirti presto in tour?
Per il futuro vorrei produrre con la MNTL_GNG più roba possibile. Un po’ di singoli e poi magari un disco. Vediamo. Per quanto riguarda un tour vero e proprio per me è ancora presto, all’inizio non volevo fare live poi mi hanno messo sul palco del Magnolia a Milano prima di Quintale ed è stata una bomba, quindi ci stiamo iniziando a pensare e a lavorare.