L’ombra di Maria Antonietta

Come tutte le settimane arriva Sonar, la playlist collaborativa di the Submarine.

L’ombra di Maria Antonietta

Come tutte le settimane arriva Sonar, la playlist collaborativa di the Submarine, tantissima musica nuovissima, uscita oggi o al limite un paio di giorni fa.

Sonar si aggiorna ogni settimana quindi salvatevi le canzoni sul vostro Spotify, e seguite la playlist per ricevere per primi gli aggiornamenti tutti i venerdì.

Maria Antonietta — “Cara ombra”

È uscito oggi Deluderti, il terzo LP di Maria Antonietta, che non si sentiva in giro dai tempi di Maria Antonietta Loves Chewingum, l’EP registrato (appunto) con i Chewingum nel 2015. “Cara ombra” è una cavalcata pop dal suono pieno che parla di malinconie, solitudini e insicurezze, ma a suo modo con spensieratezza. È un piacevole ritorno.

Sons of Kemet — “My Queen is Mamie Phipps Clark”

Ve ne abbiamo parlato ieri: Your Queen is a Reptile dei Sons of Kemet sarà senz’altro uno dei dischi migliori di quest’anno. Uscito per la storica etichetta jazz Impulse!, l’album recupera la nobile tradizione di impegno civile afro-americano (anche se in questo caso siamo a Londra) con un potentissimo omaggio alle donne che hanno fatto grande la storia della lotta per i diritti civili. Questa traccia, che vi farà sentire ubriachi al carnevale di Notting Hill, è dedicata alla psicologa Mamie Phipps Clark (1917-1983).

Kadhjia Bonet — “Mother Maybe”

Fedelissima al proprio sound soul psichedelico, Kadhjia Bonet torna dopo il proprio esordio del 2016 con un nuovo LP, Childqueen, fuori l’8 giugno per Fat Possum. “Mother Maybe” è la prima traccia del nuovo lavoro, e ci ricorda tutti i motivi per cui avevamo consumato the Visitor, dalle basi da sudare alla sua voce eccezionale.

Post Precious — “Lose Myself”

Nato dall’incontro tra Alex Winston e Max Hershenow sotto la protezione di Charlie XCX, il progetto Post Precious, al terzo singolo, continua a essere fastidiosamente ben eseguito — chiamatelo se volete pensive pop o come preferite — l’idea di combinare testi complessi con basi da club non è nuova per niente. Ma quanto bravi sono a farlo, pensive pop? “Lose Myself” è la conferma di un lavoro di grande maturità, da seguire.

The Garden — “Banana Peel”

Ve li ricordate i Garden? Magari non ve li ricordate — vi perdoneremmo — ma di sicuro ricordate All Smiles Over Here :). Dopo essersi goduti il successo e dopo un EP di divertissement lo scorso anno, il duo… lol punk (?) californiano torna con un nuovo LP sempre per Epitaph. In playlist vi abbiamo messo una delle tracce di chiusura del disco, che non ci prova nemmeno più a farsi prendere sul serio — e fa bene.

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E a proposito di sonorità punk, potete guardare qui in anteprima il video del primo singolo tratto da 5, l’ultimo EP della Babbutzi Orkestar in uscita il 6 aprile. Il disco esce leggermente dal percorso balcanico seguito fino ad oggi dalla band, per prendere una deviazione che loro stessi definiscono “Crossover Da Osteria: una nuova frontiera per la già nota Balkan Sexy Music”. Alle contaminazioni balkan, punk e surf si aggiungono atmosfere più compatte e aggressive, a cui si unisce una dimensione dal sapore cantautorale dettata dai testi per la prima volta in italiano. Il video, girato per le strade di Milano, è anche un richiamo all’evasione dalla routine lavorativa e dalla quotidianità metropolitana, che spesso mettono in secondo piano il piacere dell’allegria e delle stravaganze: l’ombrellone diventa simbolo e veicolo con il quale affrontare questa fuga prima di tutto mentale.