Dietro le quinte di Apolide 2018

“Nel 2018 Apolide compie ufficialmente 15 anni. Un traguardo importante che ci posiziona tra i festival più longevi del nostro territorio.”

Dietro le quinte di Apolide 2018

in copertina, foto di Alessia Conte

“Nel 2018 Apolide compie ufficialmente 15 anni. Un traguardo importante che ci posiziona tra i festival più longevi del nostro territorio.”

L’estate dei festival sta tornando, e come sempre i ragazzi di Apolide ti avvisano in tempo: tu #prendiferie, al resto ci pensano loro. Quest’anno si festeggia la quindicesima edizione con tante novità che, come sempre, pensano a tutti: a chi ama la musica ma anche il cibo, lo sport, le attività all’aria aperta, l’arte. Abbiamo parlato con Salvatore Perri, con cui avevamo già chiacchierato l’anno scorso per Tour Bus, per farci raccontare il dietro le quinte dell’edizione 2018.

Come si organizza il lavoro di Apolide durante l’inverno?

Organizzare una manifestazione come APOLIDE significa ragionare 12 mesi all’anno su un’innumerevole serie di aspetti e necessità che si presentano quotidianamente durante la progettazione di un festival immerso in un bosco. Si parte da settembre, si prende una grande rincorsa e si lavora a testa bassa fino a fine luglio per poter garantire la più indimenticabile delle esperienze estive ad ognuno del nostro pubblico. Tra le varie attività c’è ovviamente un lavoro di scouting nei club e negli eventi che si susseguono in Europa durante l’anno. Questo ci permette di essere attenti a quelle che sono le nuove tendenze e a riuscire ad intercettare nuovi trend e di conseguenza nuovi pubblici.

Parlo di scouting nei locali italiani (a Torino Hiroshima Mon Amour, Spazio211, Blah Blah, a Milano Magnolia, Santeria, Rock’n’roll, Fabrique, Magazzini Generali, il Monk a Roma e l’Estragon a Bologna, tra gli altri) e in festival europei (come ad esempio Eurosonic, Reeperbahn, Mama, Womex, The Great Escape).

foto Mattea
foto Mattea

Quali sono stati gli eventi più importanti degli ultimi mesi?

Succede che nel 2018 APOLIDE compie ufficialmente 15 anni. Un traguardo importante che ci posiziona sicuramente tra i festival più longevi del nostro territorio. Nel frattempo siamo entrati a far parte di Italian Quality Music Festival, il network dei boutique festival italiani, e nello European Talent Exchange Program, un programma europeo di scambio di talenti del settore musicale a cui partecipano centinaia di festival e che stimola e aumenta lo scambio di conoscenze e di circuitazione dei progetti musicali. In parallelo stiamo ricevendo grandi attenzioni dagli addetti ai lavori e dal pubblico. Essere inseriti in un network è sempre un valore aggiunto. Aiuta il confronto e la crescita di un progetto culturale. È un’ottima cosa potersi confrontare con tuoi simili in Italia e in Europa. È un processo lungo, ma aiuta a consapevolizzarsi e a crescere costantemente. Tutto questo ci sta permettendo di avere un termometro piuttosto reale rispetto a quello che potrà accadere alla fine di luglio. La febbre da APOLIDE comincia a farsi sentire e i prossimi mesi succederanno grandi cose.

foto Romussi
foto Romussi

Novità già previste per il 2018?

Oltre alla messa in sicurezza secondo i nuovi criteri introdotti e quindi necessaria per lo svolgimento della manifestazione, il Festival sta puntando a proporre un’offerta sempre più variegata e trasversale che vada a colpire e coinvolgere molti target differenti. Stiamo progettando una 72 ore di concerti, reading, spettacoli, buon cibo a km0, attività sportive, attività olistiche, attività per famiglie e per bambini, djset, installazioni, servizi camping, e molto altro ancora. Un mix di contenuti che anno dopo anno cresce di qualità e quantità e che vuole essere collettore di tanti modi di intendere un progetto culturale, ragionando in una logica a 360°.

foto Romussi
foto Romussi

Per concludere, gli ascolti musicali del momento di Apolide?

Da mesi gli ascolti in cuffia sono tanti, infiniti. Ormai da qualche anno le orecchie si sono spostate su sonorità d’oltralpe con l’obiettivo di non focalizzare l’attenzione esclusivamente su quanto accade in Italia dove, dopo tantissimi anni di progetti credibili e strutturati, oggi più che mai il trend (anche a livello indie e alternative) è dannatamente mainstream e molto poco in linea con quanto sempre fatto da APOLIDE. Rispetto ai nomi esteri, mi sento di segnalare Khruangbin, Superorganism, Kokoko!, Témé Tan e Courtney Barnett.

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Apolide 2018 sarà a Vialfrè (TO) dal 19 al 22 luglio 2018.
Gli abbonamenti Early Bird sono già disponibili sul sito del festival.

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