Hello, World! La reazione degli studenti di Parkland
Questo è Hello, World!, la nostra rassegna mattiniera di attualità, cultura e internet. Tutte le mattine, un pugno di link da leggere, vedere e ascoltare.
in copertina, studenti di Parkland manifestano per nuove leggi sul vendita e possesso di armi da fuoco. Foto via Twitter, @julieturkewitz
Questo è Hello, World!, la nostra rassegna mattiniera di attualità, cultura e internet. Tutte le mattine, un pugno di link da leggere, vedere e ascoltare.
Si è tenuta ieri a Parkland la seconda manifestazione in pochi giorni per un più stretto controllo di vendita e possesso di armi. (ABC News)
La risposta alla strage di Parkland è diversa dalle precedenti perché nasce sulla rete di supporto contro il governo Trump sviluppatasi nell’ultimo anno. Sono tantissimi gli studenti del liceo che stanno assumendo rilievo nazionale con le proprie testimonianze e il proprio attivismo. (the Sydney Morning Herald)
Come Emma Gonzales, che promette che quella di Parkland sarà “l’ultima sparatoria di massa.” Se non avete ancora visto l’intervento di Gonzales alla prima manifestazione a Fort Lauderdale, fatelo ora. (Voice of America)
Gli attivisti sperano di riuscire almeno a ripetere quanto fatto in Connecticut 6 anni fa, dove dopo gli eventi della scuola elementare Sandy Hook è diventato praticamente impossibile acquistare armi d’assalto. (the New York Times)
Secondo Trump, però, nessuno vuole più controllo per le armi, o meglio — al massimo è colpa di Obama, che non è riuscito a far approvare nessuna legge in merito. (the Hill)
Le foto di Donald Trump in visita ai sopravvissuti della strage di Parkland dicono tutto quello che serve sapere sul presidente degli Stati Uniti. (the Huffington Post)
Mondo
Al Jazeera parla con Rokhaya Diallo, attivista e regista femminista. Diallo è una figura prominente in Francia nella lotta al razzismo istituzionale e la crescente tensione poliziesca nel paese. Un’intervista da non perdere. (Al Jazeera)
Il primo verdetto per Choi Soon-sil, protagonista dello scandalo politico sudcoreano dello scorso anno, menziona la ex presidente Park come “sua complice,” delineando la possibilità di una condanna molto pesante per la politica. Choi è stata condannata a vent’anni di reclusione. (Hankyoreh)
In seguito al ferimento di quattro soldati lungo il confine, Israele ha colpito alcuni obiettivi militari di Hamas nella Striscia di Gaza. Non sono registrate vittime, ma si tratta dell’incidente più grave dalla guerra del 2014, e c’è preoccupazione per la possibile escalation del conflitto. (DW)
Si è tenuta a Strasburgo una grande manifestazione di curdi francesi contro la Turchia, per la liberazione di Ocalan e contro gli attacchi nella regione di Afrin. (Middle East Eye)
La Russia continua a tacere sulla morte di decine di contractor russi nel Nord della Siria, rimasti uccisi da un attacco aereo statunitense. Il sospetto è che il Cremlino stia eseguendo alcune operazioni militari “ombra,” in questo caso per prendere il controllo di una raffineria di petrolio. (CNN)
Uno dei poliziotti che ha preso parte all’arresto dei due reporter di Reuters tuttora detenuti in Myanmar ha detto in sostanza che non sapeva come si fanno gli arresti (per scaricare le proprie responsabilità di testimone.) (Reuters)
La crescita delle disuguaglianze economiche in Cina è un ostacolo per la lotta alla povertà voluta da Xi Jinping. (Eastwest)
Internet
Facebook continua a scansare le proprie responsabilità in materia di propaganda e manipolazione psicologica. L’azienda ha annunciato che userà come sistema di identificazione per chi compra pubblicità politiche sulla piattaforma basato su cartoline postali. Nel frattempo, il vicepresidente della divisione pubblicitaria nega che gli acquisti di pubblicità da parte di operazioni russe possano aver influenzato la campagna elettorale. (Quartz)
E se la soluzione a tutti i problemi del social network fosse una versione premium senza pubblicità? (TechCrunch)
Italia
Dopo nove anni di assenza dalla politica attiva, Romano Prodi è tornato per appoggiare apertamente “Insieme,” una lista che mette insieme verdi, socialisti e orfani di Pisapia. L’ispirazione è sempre quella del vecchio Ulivo, con un endorsement morbido alla leadership di Gentiloni. (il manifesto)
Si allarga ancora lo scandalo rimborsi del M5S: nell’elenco sul blog ufficiale ora sono 14 gli inadempienti. Per alcuni è scattata l’espulsione immediata dal movimento, altri si sono autosospesi, per altri ancora soltanto un richiamo. (la Repubblica)
Candidati della Lega di buon gusto e assolutamente non inquietanti. (via la Repubblica
Tre saggi di distinti editorialisti del Corriere della Sera sulla “questione generazionale” sono l’apoteosi della banalità e del paternalismo. (minima et moralia)
Roghi di rifiuti
La sera del 15 febbraio a Villasor (Cagliari) un incendio ha distrutto dei compattatori e danneggiato gravemente un trattore stradale utilizzato per il traino di un semirimorchio per i rifiuti. (Cagliaripad)
Biciclette
Sette associazioni cicloamatoriali hanno diffidato il ministero delle infrastrutture e dei trasporti per falsità di contenuti della campagna “sicuri in bicicletta.” (Bikeitalia).
Nel frattempo a Milano, il sindaco sta pensando all’istituzione di un registro bici per contrastare la ricettazione. (Milano Today)
Cult
Una nuova radiografia del Miséreuse accroupie di Picasso rivela che non solo l’immagine era stata dipinta sopra l’opera di un altro artista, ma che lo stesso quadro abbia subito notevoli variazioni, con uno strato intero di pittura dato per nascondere una mano con un pezzo di pane. (Science)
Whereisroadster.com è un sito che ti permette di tracciare in tempo reale la Tesla Roadster di Elon Musk nello spazio. (via the Verge)
Thierry Millet è uno degli ultimi artigiani a Parigi specializzati nella riparazione di ombrelli. (BBC News)
Culto
L’Islanda potrebbe essere il primo paese europeo a vietare per legge la circoncisione maschile, se non per ragioni mediche, suscitando preoccupazione nelle piccole comunità ebraiche e musulmane presenti nel paese. (the Guardian)
Il restauro della cinquecentesca Moschea del Gran Khan, intrapreso da un’azienda specializzata in architettura contemporanea, è solo un tassello del tentativo della Russia di cancellare o rimodellare a proprio piacimento l’identità dei Tatari musulmani di Crimea. (Al Jazeera)
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