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in copertina, foto @global_project, via @unoscribacchino, Twitter

Questo è Hello, World!, la nostra rassegna mattiniera di attualità, cultura e internet. Tutte le mattine, un pugno di link da leggere, vedere e ascoltare.

Il futuro appartiene a una sola umanità, nella bellezza molteplice delle sue differenze.

L’Italia, quella giusta, ha manifestato ieri in supporto delle vittime del terrorismo fascista a Macerata.

Noi eravamo a Milano:

Insieme ad altre ventimila persone, e a Laura Boldrini. (Adnkronos)

https://twitter.com/Wu_Ming_Foundt/status/962323717631160320

Macerata era piena: animata da trentamila antifascisti “ribelli,” arrivati a Macerata nonostante l’OK solo last minute della prefettura, e le minacce del Ministro “di polizia” Minniti. (il manifesto)

Repubblica, forse con il titolo più infelice della storia recente del quotidiano, elenca le lamentele contro i cori sulle foibe. (la Repubblica)

L’assenza del Partito democratico è una macchia indelebile per un partito dalla lunghissima tradizione antifascista. Ma secondo Gino Strada l’assenza del Pd è “coerente” con le politiche del partito. Strada, e Emergency, erano a Macerata. (il Fatto Quotidiano, video)

C’era anche chi aveva altri impegni, come la Ministra della repubblica Lorenzin, che ha preferito andare alla cerimonia del Giorno della memoria di Basovizza. (il Messaggero)

Tra le dichiarazioni dadaiste che la destra ha rilasciato ieri la nostra preferita è di gran lunga Meloni che sostiene che Casapound e Forza Nuova “non sono partiti xenofobi.” (il Giornale — noi vi consigliamo di non cliccare, tanto vi abbiamo detto tutto noi)

Ai tanti commenti sulla mancanza di una “manifestazione per Pamela,” ? ricordiamo che un sit in era stato organizzato: sabato scorso, ma la giornata di Macerata è finita presto sotto i colpi di Traini. La manifestazione era stata organizzata dalla comunità nigeriana. (Cronache Maceratesi, venerdì 2 febbraio 2018)

Mondo

L’abbattimento di un caccia israeliano in Siria ha suscitato una dura risposta da parte di Tel Aviv, che ha effettuato una serie di raid contro obiettivi iraniani. È il peggiore scontro diretto tra Israele e Iran dall’inizio della guerra civile siriana. (Al Jazeera)

Al punto che un editoriale sul Jerusalem Post si intitola molto eloquentemente: “La guerra aperta con l’Iran è iniziata.” Ma molto dipenderà, ovviamente, da quanta acqua sul fuoco riuscirà a gettare la Russia. (Jerusalem Post)

È partita ufficialmente la campagna per un secondo referendum sulla Brexit. A promuoverla, ci sono il laburista Lord Adonis e Our Future Our Choice, un’associazione politica giovanile. (Eastwest)

Il fallimento del tentativo di creare tensione con la Corea del Nord del vicepresidente statunitense Mike Pence ha isolato gli Stati Uniti durante i tanti eventi di cordialità diplomatiche di questi giorni. (New York Magazine)

Rachel Brand, “numero 3” al Dipartimento di giustizia statunitense, ha annunciato l’intenzione di dimettersi. Brand sarebbe stata la prossima vice procuratrice generale in linea di successione avesse dovuto Trump licenziare Rod Rosenstein per le indagini sull’ingerenza russa — uno scenario dato da molti come probabile. Brand probabilmente voleva evitarsi di essere nel mirino di Trump. (the Root)

A livello politico è un simbolo di grande importanza, ma dal punto di vista strettamente sportivo, forse, non funziona: la squadra di hockey femminile delle due Coree unite ha perso 8-0 contro la Svizzera. E in molti non sono contenti dell’operazione. (the Guardian)

Secondo un nuovo documento di Fondo delle Nazioni Unite per l’Infanzia e e UNICEF, la guerra interminabile in Iraq ha lasciato 4 milioni di bambini in condizioni di povertà, con le famiglie costrette a misure estreme per sopravvivere. (Relief Web)

Haid Haid si chiede, sulle colonne di Middle East Eye: a parte il tradimento degli Stati Uniti, perché la Russia non sta difendendo la regione di Afrin, in Siria? Secondo l’analista il paese spera che, con le YPG indebolite, ci siano margini per ottenere il cessate il fuoco con Damasco. (Middle East Eye)

Benjamin Ladraa è un giovane attivista svedese di 25 anni, che ha appena iniziato un lungo viaggio. Andrà in Palestina, dalla Svezia, a piedi — sventolando una bandiera palestinese. Il viaggio si sta rivelando non senza problemi: a Praga è stato anche fermato dalla sicurezza dell’ambasciata israeliana. (Al Jazeera)

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Ambiente

Dopo mesi di siccità, a Città del Capo venerdì sera sono caduti 8 mm di pioggia. I residenti hanno festeggiato, ma è improbabile che possa bastare per salvare la città dalla crisi idrica. (BBC News)

Questioni di genere

Il nuovo governo tedesco (quando entrerà ufficialmente in carica) vuole dare battaglia alle pubblicità con modelle troppo magre. (DW)

A proposito: una fotografa di moda di Los Angeles ha provato a categorizzare le rappresentazioni più diffuse delle donne nelle pubblicità di settore. Le categorie sono: vittima, disponibile al sesso, infantile, non umana. (BBC News)

Cult

La stazione abbandonata di Canfranc, al centro dei traffici commerciali di spionaggio tra la Spagna e la Germania nazista, potrebbe essere finalmente ristrutturata. (El Paìs)

Un professore della Southern New Hampshire University è stato allontanato perché in sostanza non sapeva che l’Australia è uno stato. (TIME)

In molti stanno chiedendo di boicottare il nuovo film di Peter Rabbit, popolare personaggio dei racconti di Beatrix Potter, per una scena in cui i conigli attaccano un essere umano a colpi di lamponi, sapendo che ne è allergico. (the Guardian)

Brandon Borror-Chappell, eroe della patria, ha visto l’ultimo film della serie “Cinquanta sfumature,” così voi potete non farlo. (Man Repeller)

Animali

In Cina è in forte crescita la domanda di beni e servizi di lusso per cani da compagnia: hotel a cinque stelle, massaggi, vestiti di design e passaggi in Maserati. (South China Morning Post)

Musica

È mancato Jóhann Jóhannsson, il compositore di colonne sonore storiche tra cui “Arrival” e “Sicario.” Aveva 48 anni. In questo momento, la causa della morte è ancora sconosciuta. (Variety)

La reunion delle Spice Girls non si farà, dice Victoria Beckham. (the Guardian)

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