Buoni propositi ecologici per il 2018
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In questa puntata, un po’ di buoni propositi ecologici per cominciare il nuovo anno. Ma anche: quanto freddo fa sulla East Coast, quanti bicchieri da caffè sprechiamo, quante petroliere ci sono intorno alla Sicilia.
1. Meno cento gradi
Parliamo di gradi Fahrenheit, ma è comunque tanto (-37°C, per l’esattezza). Sono queste le temperature percepite in alcune località della costa atlantica statunitense, colpita da un’eccezionale tempesta invernale—formatasi a largo della costa della Florida mercoledì sorso—con conseguenti raffiche di vento che hanno raggiunto gli 80 chilometri all’ora. Per rendersi conto dell’intensità e della vastità del fenomeno, è sufficiente guardare la foto scattata da satellite, che la NASA ha pubblicato sul proprio sito (in copertina). La neve e le temperature estreme, inoltre, hanno messo a dura prova il complesso energetico della East Coast, sia dal punto di vista delle infrastrutture—che spesso hanno dovuto interrompere le proprie attività—sia dal punto di vista delle riserve di combustibile, la cui domanda è impennata nell’ultima settimana.
2. Mentre discutiamo di sacchetti biodegradabili
Avete presente i bicchieri di cartone per il caffè americano, tipo Starbucks? Nel Regno Unito ogni minuto ne vengono buttati via circa 500, e solo lo 0.25% viene riciclato—dato che solo tre impianti in tutto il paese hanno la tecnologia per separare e riciclare le componenti di plastica e quelle di carta. Per questo, alcuni parlamentari hanno proposto una tassa di 25 pence su ogni bicchiere, e la messa al bando dei bicchieri usa e getta se non viene raggiunto l’obiettivo del 100% di riciclo entro il 2023. La tassa potrebbe spingere i consumatori a un comportamento più attento verso gli sprechi—perlomeno sfatando il mito che i bicchieri vengano riciclati—ma secondo alcuni non sarà sufficiente a ridurre l’accumulo di rifiuti inutili. Intanto, i venditori si stanno adeguando: Pret A Manger, per esempio, offre uno sconto di 50p ai clienti che si portano la tazza da casa.
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3. La Cina rifornisce di petrolio la Corea del Nord?
Poco tempo fa fa ci si chiedeva lo stesso per la Russia, ora tocca alla Cina. Un paio di settimane fa, infatti, le autorità sudcoreane hanno sequestrato una petroliera—la Lighthouse Winmore, ormeggiata a Yeosu e battente bandiera di Hong Kong—in seguito a un trasferimento di petrolio, avvenuto ad ottobre in acque internazionali, verso altre quattro navi, tra cui una nordcoreana; il trasferimento ship-to-ship di certi beni (tra cui il petrolio) rappresenterebbe una violazione delle sanzioni ONU imposte alla Corea del Nord lo scorso settembre. La Cina, accusata di esser dietro le importazioni di beni illegali verso la Corea, ha più volte smentito ogni coinvolgimento, anche a seguito di accuse esplicite—via Twitter—da parte del presidente statunitense Trump.
4. Puerto Rico è ancora al buio
Sono passati più di 100 giorni da quando l’uragano Maria ha martoriato Puerto Rico, e metà dell’isola è ancora priva di energia elettrica. Si registrano pochi progressi rispetto a novembre, quando è scoppiato lo scandalo legato alla Whitefish Energy, la compagnia incaricata di ricostruire la rete elettrica dell’isola. Stando a quanto riportato dalle autorità, sul piccolo territorio non incorporato degli USA bisognerà aspettare fino a maggio per avere una distribuzione di energia pari a quella pre-uragano. Come scritto dal Washington Post in un recente editoriale, se una tragedia di tali dimensioni avesse colpito un qualunque altro stato, la risposta sarebbe stata ben diversa; Puerto Rico, però, ha un peso politico nullo, che rende del tutto secondaria la sua sorte.
5. Buoni propositi ecologici per il 2018
Dunque, è vero, le liste di buoni propositi per l’anno nuovo solitamente hanno esito disastroso—qualche consiglio per evitare che accada può far comodo. In ogni caso, questi qua sono i propositi ecologici per il 2018. Promemoria: se continuiamo a trattare la Terra come negli ultimi decenni, be’, tra qualche capodanno potrebbe essere troppo tardi per qualsiasi proposito di questo genere. Quindi non fatevi problemi a iniziare a fare lobbying ecologica presso i politici locali, né, più semplicemente, a evitare banalissimi sprechi di cibo o a compostare i vostri rifiuti. Per i più volenterosi tra voi, segnaliamo questa pagina ufficiale del WWF.
6. #MapOfTheWeek
Linkiamo una mappa che di ecologico ha poco, ma ugualmente interessante; vi permette di osservare in quale parte del globo si trovano, a che velocità procedono e che bandiera battono gran parte delle petroliere (e, più in generale, gran parte delle navi che trasportano liquidi chimici) presenti sul pianeta Terra. (P.S. la Sicilia è letteralmente circondata).
Eco è a cura di Giovanni Scomparin e Tommaso Sansone.
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