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in copertina: foto degli addestramenti gestiti dall’esercito statunitense in Niger.
Foto via United States Africa Command

Questo è Hello, World!, la nostra rassegna mattiniera di attualità, cultura e internet. Tutte le mattine, un pugno di link da leggere, vedere e ascoltare.

Dovrebbe arrivare a breve il via libera alla missione italiana in Niger. Annunciata lo scorso 13 dicembre a margine del G5 Sahel tenutosi a Parigi, la missione impiegherà 470 soldati e 150 mezzi, e ufficialmente avrà lo scopo di addestrare l’esercito nigerino per contrastare il terrorismo e il traffico di esseri umani. (il Post, 14/12)

La missione in teoria dovrebbe essere varata con un decreto legge che poi in teoria dovrebbe essere convertito in legge dal Parlamento. Ma il decreto non è ancora arrivato, e le Camere dovrebbero essere sciolte domani. Nel frattempo, una missione di ricognizione è già nella capitale nigerina Niamey. (Avvenire)

Fioccano i paragoni azzardati, come quello di Marco Perduca sull’Huffington Post, che addirittura scomoda Cavour e la spedizione in Crimea. Ma nell’articolo evidenzia un paio di punti fondamentali: non si capisce bene in cosa consisterà l’operazione di persuasione per spingere i migranti a tornare indietro; il Niger è grande come un terzo dell’Unione europea ed è uno dei paesi più poveri al mondo. (l’Huffington Post)

In un editoriale per il manifesto Tommaso Di Francesco sottolinea come l’operazione — l’ennesima guerra “umanitaria” — sia perfetta prosecuzione delle politiche di controllo delle migrazioni volute dal trio Gentiloni, Minniti, Pinotti. (il manifesto)

La missione permette anche al fronte trasversale contro i migranti di unire gli argomenti di “lotta all’Isis” e “blocco allo sbarco dei migranti” in un’unica operazione, sfruttando un diffuso luogo comune propagandato in ambienti neofascisti, come succede in questo “retroscena” di Guido Ruotolo per Tiscali. Poco importa se chi sbarca sono le vittime dell’Isis. (Tiscali)

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Mauro Armanino, missionario in Niger, scrive su Avvenire una lettera aperta ai parlamentari perché fermino la missione finché sono in tempo. La missione, realizzata in accordo con il governo locale, che già appoggia l’azione post-colonialista francese dell’Operazione Barkhane, sarà accolta molto male dai cittadini del Niger, dice Armanino, che opera nel paese da sette anni. (Avventire)

Mondo

Almeno 40 persone sono morte in un’esplosione a Kabul, vicino agli uffici dell’agenzia di stampa Afghan Voice e del centro culturale Tebyan. (Al Jazeera)

San Pietroburgo. Un’esplosione causata da 200 grammi di tritolo in supermercato della catena Perekrestok ha causato 9 feriti. L’evento non è stato rivendicato da nessuna organizzazione, e la polizia russa non ha ancora commentato la vicenda, ma non è il primo caso quest’anno di attacchi esplosivi nella città. (CNN)

Chiaramente benintenzionati e senza niente da nascondere: una corte in Myanmar ha esteso l’incarcerazione dei due giornalisti Reuters che stavano seguendo il genocidio dei Rohingya di altre due settimane, non è chiaro se in attesa di un processo. I due giornalisti sono stati arrestati il 12 dicembre dopo aver ottenuto fotografie di una fossa comune fuori da un villaggio nel Rakhine. (the New York Times)

Sette gruppi attivi per la difesa dei diritti umanitari in Egitto segnalano l’ennesima esecuzione sommaria dopo indagini pressoché nulle. Questa volta sono stati uccise 15 persone accusate di essere state militanti nello Stato Islamico e di aver orchestrato un attentato mai portato a termine 4 anni fa. (Al–Araby Al–Jadeed)

Tahir Abbas, docente alla London School of Economics, analizza l’iper-normalizzazione dell’islamofobia attraverso la disinformazione sul web. Una situazione che, nota Abbas, sembra impossibile da risolvere. (Middle East Eye)

In un’intervista con il principe Harry (!) Barack Obama racconta come ha vissuto l’elezione di Donald Trump e vi consiglia di piantarla coi social network (!!) e parlare di più coi vostri vicini di casa (!!!). Tutto vero. (BBC)

Secondo l’Indice dei miliardari di Bloomberg — sì, è una cosa vera — i miliardari del mondo sono diventati più ricchi di un trilione di dollari nel 2017. Tutti i nomi delle persone da odiare, raccolti da Tom Metcalf e Jack Witzig. (Bloomberg)

Non siamo assolutamente sicuri che sapesse di cosa stava parlando, ma il colonnello generale vietnamita Nguen Trong Nghia, vicepresidente del dipartimento di polizia dell’esercito del paese, ha annunciato di aver formato “una cyber truppa di 10000 guerrieri,” perché “tutti i paesi ormai fanno guerra vera ma nel cyberspazio.” (Tuoi Tre News)

Una commissione istituita dal governo di Moon Jae-in ha bloccato l’accordo con il Giappone firmato dal governo sudcoreano precedente riguardo le donne rapite durante la Seconda guerra mondiale e vendute come schiave sessuali. Il Giappone aveva accettato responsabilità per l’evento e si era offerto di pagare danni alle famiglie. (the New York Times)

In apertura al processo d’appello per Lee Jae-yong, l’erede all’impero Samsung accusato di corruzione, i pubblici ministeri hanno chiesto di estendere a 12 anni la pena detentiva, fissata a cinque anni dal precedente processo. (Bloomberg)

Lieto fine: una corte malese ha dichiarato innocente una nonna che trasportava più di un chilo di metanfetamine in cristalli, a quanto pare a sua insaputa. La pena per il traffico di droga in Malesia è l’impiccagione. (BBC)

Italia

Una manciata di senatori del Pd e di Mdp, tra cui Luigi Manconi e Gianni Cuperlo, hanno lanciato un ultimo appello a Mattarella per chiedere un rinvio dello scioglimento delle camere, per permettere l’approvazione dello ius soli. (la Repubblica)

Ma, a quanto pare, ogni ipotesi di rinvio è per il Colle “istituzionalmente impraticabile.” (Corriere della Sera)

La DDA di Firenze ha scoperto una rete per lo smaltimento abusivo di rifiuti tossici “camuffati” da rifiuti ordinari. Decine di migliaia di tonnellate di fanghi di cartiera venivano rivenduti come materiale di riempimento edilizio.  (Il Tirreno)

A rischiare il processo sono i vertici delle cartiere Lucart e Pieretti. (Il Tirreno)

Durante indagini sui gruppi neofascisti su Facebook, che diffondono razzismo e false notizie, la polizia ha scoperto che molti di questi gruppi sono gestiti da poliziotti. (l’Espresso)

Va beh, che problema c’è a lavorare nei giorni festivi, lo fai volontariamente e ti pagano di più. È quello che è successo a questa dipendente di un Eurospin di Susa, che si è rifiutata — come previsto dal suo contratto — di lavorare la domenica di San Silvestro, e in tutta risposta è stata trasferita per una settimana a 100 chilometri di distanza. (la Repubblica)

Milano

Smog di Natale pls stahp

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(Fonte dati: Arpa Lombardia)

Cult

Il murale di un pene alto cinque piani, dipinto a Manhattan dall’artista Carolina Falkholt nella vigilia di Natale, è stato ricoperto dopo le proteste dei residenti. (the Guardian)

Dopo l’annullamento del concerto di Lorde in Israele per boicottaggio culturale, l’ambasciatore israeliano in Nuova Zelanda ha scritto una lettera aperta alla cantante per spingerla a ripensarci. (Rolling Stone)

Olga Shevchenko e Oksana Sarkisova hanno viaggiato in Russia per dieci anni con l’intento di ricostruire la vita quotidiana durante l’era sovietica attraverso le foto di famiglia. (the New York Times)

Che cos’è Tabarnia? L’ipotetico stato formato dall’unione delle province di Barcellona e Tarragona, rivendicato da un movimento indipendentista troll anti-catalano. (El Paìs)

Biciclette

I risultati di un presunto sondaggio pubblicati su Facile.it indicano i ciclisti come i colpevoli degli incidenti in cui sono coinvolti. Ma pare che si tratti di un falso.  (Lifegate)

Peccato che nel frattempo Omnimoto.it e addirittura ANSA abbiano rilanciato la fake news attribuendone i dati ad Istat.

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