Se i fumetti di Moebius diventano videogioco

La casa di produzione videoludica Shedworks ha pubblicato sul proprio sito delle Gif animate che suggeriscono la progettazione di un videogioco basato sul fumettista francese Moebius.

Se i fumetti di Moebius diventano videogioco

La casa di produzione videoludica Shedworks – fondata da Gregorios Kythreotis e Daniel Fineberg – ha recentemente pubblicato sul proprio sito delle gif animate che suggeriscono la progettazione di un videogioco basato sullo stile del fumettista francese Mœbius.

Mœbius, pseudonimo di Jean Giraud, scomparso nel 2012, è tutt’oggi considerato uno dei maestri contemporanei della nona arte. Giraud esordì con il soprannome Gir negli anni Sessanta grazie al cowboy Bluebarry, una serie che durò per oltre dieci anni sulle pagine della rivista Pilote.

Dopo le ambientazioni western, stanco dei ritmi seriali, Giraud creò Mœbius, il nome dietro alle più belle saghe e graphic novel fantascientifiche del ventesimo secolo — nelle vesti di Mœbius, Giraud creò la rivista Métal Hurlant, su cui venne pubblicate le sue opere più conosciute, come Il Garage Ermetico, L’Incal e Arzach.

L’estro creativo di Jean Giraud però non si ferma alla pagina disegnata, ben presto infatti il mondo del cinema bussa alla sua porta. Giraud, o meglio Mœbius, partecipa alla produzione di film come Tron, Alien, The Abyss e l’adattamento di David Lynch del romanzo di fantascienza Dune. Film, quest’ultimo, che doveva essere originariamente diretto dall’amico Alejandro Jodorowsky, ma che alla fine fu affidato al collega Lynch, il quale fallì tristemente al botteghino e con la critica. Come racconta lo stesso Jodorowsky però, il lavoro di preparazione degli storyboard fatto da Mœbius sarà riutilizzato per la graphic novel L’Incal.

Ma il progetto che più uscì dai confini strettamente fumettistici fu Les Maîtres du temps, film d’animazione diretto René Laloux e animato appunto da Giraud.

Lo stile di Mœbius, preciso nell’estetica, ma imprevedibile nei racconti, si prestava perfettamente al mondo del cinema e dell’animazione. Ma la sua fede rimase sempre il foglio di carta.

Oggi il videogioco, che riesce sempre di più a mescolarsi con altre forme di comunicazione come il fumetto e il cinema, ha deciso che i mondi immaginari di Mœbius meritano un adattamento. Alcuni timidi tentativi di usare una formula estetica simile al fumetto sono stati fatti negli ultimi anni – grazie alla formula del cel-shading – da videogiochi come Borderlands, Prince of Persia e The Wolf Among Us.

L’onere di ricreare un mondo immersivo ispirato dai fumetti di Mœbius ora spetta alla Shedworks, che non ha ancora annunciato ufficialmente il progetto, ma che ha rilasciato qualche piccola anteprima in loop.

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Dalle immagini in anteprima si può notare, oltre ai riferimenti desertici di Mœbius, anche qualche strizzata d’occhio all’animazione giapponese — la moto è un chiaro riferimento all’opus magnum di Katsuhiro Ōtomo, Akira.

Se siete interessati al progetto e volete rimanere aggiornati sul suo sviluppo vi consigliamo di iscrivervi alla newsletter della casa di produzione.