Un nuovo podcast racconta la nascita del porno online

“Quello che ritenevo interessante di The Butterfly Effect non era tanto il sesso, piuttosto capire ciò che rende una persona rispettabile o meno.”

Un nuovo podcast racconta la nascita del porno online

“Quello che ritenevo interessante di The Butterfly Effect non era tanto il sesso, piuttosto capire ciò che rende una persona rispettabile o meno.”

L’effetto farfalla definisce in matematica e fisica una dipendenza sensibile alle condizioni iniziali, che, tradotto in gergo comune, è l’idea che piccole variazioni nelle condizioni iniziali di un sistema producano grandi variazioni nel comportamento a lungo termine.

Il giornalista e scrittore Jon Ronson è partito da questo concetto per definire e produrre la sua nuova serie audio The Butterfly Effect — un viaggio all’interno della pornografia online per capire quali siano state le piccole variazioni che hanno prodotto i grandi cambiamenti tuttora in atto nell’industria.

Durante la sua carriera, Ronson ha raccontato le storie scomode e spesso ambigue di personaggi alle prese con una società altrettanto scomoda — i titoli dei suoi romanzi più celebri parlano da soli: Loro: i padroni segreti del mondo, Psicopatici al potere. Viaggio nel cuore oscuro dell’ambizione, L’uomo che fissa le capre e il più recente I giustizieri della rete. Non sorprende dunque che l’ultimo progetto di Ronson si rivolga al mondo della pornografia online, una delle ossessioni del mondo contemporaneo e della cultura informatica.

Quello che chiarisce subito Ronson in un’intervista con Vox è che il podcast – prodotto in collaborazione con la piattaforma Audible – non avrebbe avuto come principale attrattiva l’aspetto sessuale della pornografia, piuttosto le costruzioni economiche e sociali intorno a essa. “Quello che ritenevo interessante di The Butterfly Effect non era tanto il sesso, piuttosto capire ciò che rende una persona rispettabile o meno. La cosa che veramente mi ha catturato è l’idea che le persone che lavorano nelle tech industry siano più rispettabili delle persone che lavorano nel porno.”

Il podcast – diviso in sette episodi, per un totale di quattro ore – inizia lontano dai prevedibili set della San Fernando Valley, più esattamente nell’Europa anni Novanta. Fabian Thylmann è un giovane alle prese con i grezzi meccanismi di fine secolo del porno online: paywall, forum, scambio via mail di password d’accesso e modelli di business che non tengono conto del potenziale del world wide web. In pochi anni Fabian acquista una serie di compagnie con l’obiettivo di creare lo YouTube del porno. Oggi, dopo anni di analisi dei bisogni e delle dinamiche sociali, Fabian è a capo di MindGeek, la società che gestisce la maggior parte del traffico sui siti porno, con un numero di visitatori giornalieri stimato a più di 100 milioni.

Per Ronson la storia di Fabian è il battito d’ali della farfalla, la scintilla che ha messo in moto una serie di processi i cui effetti non sono ancora stati studiati a causa dei tabù che ancora dividono il mondo del porno dalla società.

La prima cosa che colpisce di The Butterfly Effect è la totale assenza di pregiudizio nei confronti delle persone che si avvicinano al microfono di Ronson per raccontare il proprio punto di vista e le proprie esperienze. Lo stesso Ronson accoglie le testimonianze – dal produttore all’attrice, passando per lo sviluppatore informatico – con un’innata curiosità e un naturale spirito d’osservazione, che gli consente di raccontare le varie sfumature del porno online senza cadere nel bigottismo o nel pudico.

E questo è l’aspetto più riuscito del podcast. Negli ultimi anni produzioni televisive e cinematografiche hanno provato a documentare la pornografia – Netflix ha prodotto una serie di contenuti legati al porno, da Hot Girls Wanted, sulla vita di giovani attrici del settore, a Rocco, documentario sulla vita del porno attore Rocco Siffredi, o il recentissimo The Deuce di HBO – sempre cercando un aspetto drammatico e degradante. Che, sia chiaro, esiste, ma non come regola.

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Nessuno infatti era ancora riuscito a raccontare la quotidianità di questo mondo. Ronson, con la sua delicatezza, non nega la presenza di angoli bui nel porno, ma afferma che guardare alla pornografia solo da quel punto di vista non faccia altro che alimentare un tabù deleterio.

“Un sacco di persone hanno seguito storie di revenge porn, quindi non ho sentito il bisogno di cercare qualcosa che era già stato raccontato così bene. Onestamente, non pensavo mi sarei mai sentito così – forse è perché sto invecchiando – ma a volte penso che una storia sia troppo drammatica e deprimente, e invece dovrei cercare storie che tirino su di morale le persone. Le storie di The Butterfly Effect sono storie che non sono mai state raccontate prima. Chi avrebbe mai pensato di trovare storie così belle nel mondo del porno?”

Il podcast, uscito in anteprima a Settembre su Audible, è disponibile dal 3 Novembre su iTunes. Un ascolto consigliato per gli amanti dello storytelling audio e per chi fosse intenzionato a capire, con mente aperta, il porno e le sue implicazioni contemporanee.