Il nuovo film dei Pokémon è un’operazione nostalgia non del tutto riuscita

Forse scontenterà i fan più integralisti del franchise, ma vale comunque la pena andarlo a vedere al cinema.

Il nuovo film dei Pokémon è un’operazione nostalgia non del tutto riuscita

Pokémon – Scelgo te! è ambientato in una “linea temporale alternativa” rispetto alla serie originale, e questo permette la riscrittura di alcuni degli episodi più iconici, unendoli ad altri completamente inediti.

In esclusiva il 5 e il 6 novembre arriva in Italia il film Pokémon – Scelgo te!, ventesimo lungometraggio dedicato ai Mostri Tascabili. L’evento è organizzato dalla Nexo Digital, casa di produzione e distribuzione italiana, che, soprattutto nell’ultimo anno, sembra decisa a portare nel nostro paese i film d’animazione giapponesi più importanti. Nel caso di questo lungometraggio, si tratta di un’occasione ancora più speciale: è il primo ritorno dei Pokémon nelle sale cinematografiche dal 2001, anno di uscita del terzo film.

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Scelgo te! è un film particolarmente importante per il franchise di Pokémon, in quanto segna il ventesimo anniversario dall’inizio della serie animata, ed è un retelling, un nuovo racconto, delle prime stagioni, ma con delle sostanziali differenze.

La trama vede quindi Ash Ketchum, un bambino di dieci anni, iniziare un viaggio per diventare l’Allenatore migliore al mondo insieme a Pikachu, il suo primo Pokémon. Dopo un’iniziale diffidenza, i due iniziano a diventare amici, mentre proseguono la loro avventura per rivedere Ho-Oh, il Pokémon Leggendario incontrato il giorno della loro partenza.

Il lungometraggio è ambientato in una “linea temporale alternativa” rispetto alla serie originale, e questo permette la riscrittura di alcuni degli episodi più iconici, unendoli ad altri completamente inediti. Ne viene fuori un amalgama di elementi vecchi e nuovi, che hanno due obiettivi all’apparenza in antitesi l’uno con l’altro: narrare alle nuove generazioni gli esordi di Ash come Allenatore e allo stesso tempo attirare al cinema i fan di una volta tramite un’operazione nostalgica, in pieno stile revival degli anni ’90.

Sami e Amina
Sami e Amina

Tra i cambiamenti più importanti bisogna sicuramente citare l’introduzione di due nuovi compagni d’avventura di Ash: Amina, una giovane Allenatrice amante dei Pokémon di tipo acqua, e Sami, un aspirante Professore, interessato a dimostrare la veridicità di miti e leggende. I due personaggi, nonostante il poco spazio che ricoprono nella storia, sono ben caratterizzati e le loro storie possono offrire ai bambini un primo approccio ad alcune questioni spinose della vita – come il senso di inadeguatezza nei confronti delle figure genitoriali o il dover accettare la responsabilità dei propri errori. Il mondo, poi, è popolato da Pokémon, provenienti da tutte le regioni introdotte nelle varie serie, proprio per sottolineare ancora di più la sensazione di celebrazione dell’intero franchise.

Ho-Oh
Ho-Oh

Anche i Pokémon Leggendari al centro della storia, Ho-Oh e Marshadow, rappresentano questa fusione temporale, poiché provengono da generazioni ben distinte – rispettivamente la seconda e la settima. Il fulcro del film, tuttavia, risiede nel rapporto tra Ash e Pikachu: dall’iniziale diffidenza da parte del Topo, fino alla fioritura totale della loro amicizia nella conclusione, passando per una sequenza onirica particolarmente potente in cui i due si troveranno separati, il loro legame sarà il filo conduttore dell’intera vicenda.

Se il film riesce quindi a centrare pienamente l’obiettivo di raccontare una “nuova” e più moderna storia delle origini di Ash, non riesce a raggiungere appieno l’effetto nostalgia tanto desiderato.

Ancora prima delle uscite nelle sale, quando sono stati presentati ufficialmente, Amina e Sami avevano già ricevuto le critiche da parte dei fan della vecchia guardia, in quanto la loro presenza significava la scomparsa degli originali amici del giovane allenatore, ossia Misty e Brock, che vengono relegati ad un misero cameo nei titoli di coda.

Un destino simile attende il Team Rocket, presente sì nel lungometraggio, ma anch’esso con un ruolo minore, solo in alcuni intermezzi comici: un vero peccato, anche perché al film sarebbe servito un antagonista principale meglio caratterizzato, e Jessie, James e Meowth sarebbero stati perfetti senza togliere troppo l’attenzione dal viaggio del protagonista. Lascia abbastanza stupiti anche l’assenza totale di alcuni dei Pokémon più amati di Ash: gli episodi tratti dalla serie originale, infatti, non sono poi molti — sebbene sia gradevole vedere come siano stati rimaneggiati per diventare funzionali ai fini della trama — e sono tendenzialmente quelli che, da piccoli, ci avevano commosso di più. Un’ultima nota dolente riguarda l’introduzione un po’ forzata (per pubblicizzare gli ultimi capitoli del videogioco) del Pokémon Misterioso Marshadow, che ricopre un ruolo poco chiaro lungo tutto il lungometraggio.

Marshadow
Marshadow

Scelgo te! è però pieno di camei e riferimenti a tutta l’enorme saga dei Pokémon, che solo i più fedeli e attenti appassionati potranno scorgere; queste citazioni si allargano anche al comparto musicale, composto in parte da musiche originali remixate per l’occasione: il caso più eclatante è l’uso della sigla originale che funge da vera e propria opening del film (anche se, purtroppo, in Italia ci dobbiamo accontentare della musica usata negli Stati Uniti, probabilmente per questioni di copyright). A tal proposito, l’adattamento italiano si è dimostrato perfetto, con il recupero dei doppiatori originali dei personaggi storici e l’uso corretto di tutti i termini legati al mondo Pokémon.

Dal punto di vista tecnico, il film risulta essere un’esperienza piacevole: disegni e animazioni sono di altissimo livello – al contrario della serie originale che, all’inizio, non godeva di un budget molto alto – e il ritmo è ben calibrato. Le lotte Pokémon, in particolar modo, sebben non troppo dinamiche in alcuni casi, sono piene di effetti visivi spettacolari.

Il film Pokémon – Scelgo Te! è in grado di centrare in pieno il target dei bambini, per cui la visione è pienamente consigliata. Allo stesso tempo, alcuni dei fan più integralisti potrebbero rimanere poco soddisfatti dal lavoro fatto sul materiale di origine, ma comunque lo spirito dell’opera originale viene mantenuto (se non addirittura amplificato), e per alcuni basterà quello. Il fatto che non serva, poi, nessuna conoscenza pregressa per godersi il film è certamente un incentivo in più per andare al cinema. Non aspettatevi un capolavoro dell’animazione giapponese, né il più bel film di Pokémon mai fatto, ma semplicemente un efficace riassunto di ciò che ha reso questo franchise così amato da grandi e piccoli.


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