Questo è Hello, World!, la nostra rassegna mattiniera di attualità, cultura e internet. Tutte le mattine, un pugno di link da leggere, vedere e ascoltare.
in copertina: Paul Manafort e Rick Gates si dichiarano non colpevoli, in uno schizzo di un artista presso la corte federale di Washington D.C.
Dopo giorni di altissima tensione sono arrivati i primi arresti dell’inchiesta del procuratore speciale Mueller sull’ingerenza russa nelle elezioni statunitensi del 2016.
https://twitter.com/hunterwalk/status/925183237181227010
Ieri Paul Manafort, ex-presidente del comitato elettorale di Trump, e Rick Gates, suo sottoposto, si sono consegnati all’FBI. Entrambi si sono dichiarati non colpevoli, ma su di loro pesano tonnellate di accuse, dal riciclaggio alla mancata dichiarazione di conti oltreoceano, fino alla collaborazione con agenti esteri. (CNN)
Chi è Paul Manafort? È un bel tipo, ex lobbista per Viktor Yanukovych e consigliere di personaggi rispettabili come Ferdinand Marcos, Mobutu Seses Seko e Jonas Savimbi. Ve ne abbiamo parlato lo scorso marzo quando è iniziato a farsi chiaro sarebbe stato uno dei principali sospetti dell’indagine. (the Submarine, 23 marzo 2017)
Nessuno dei capi d’accusa contro Manafort riguarda azioni svolte durante la campagna elettorale — ma sono tutte accuse pesantissime. Commentatori conservatori stanno leggendo la notizia come un segno dell’“innocenza” del comitato elettorale di Trump, ma si tratta di una procedura abbastanza normale. (Vox)
Mueller vuole portare Manafort ad accettare un accordo e confessare, incriminando anche altre persone. I capi d’accusa presentati ieri sono più che sufficienti per chiederne l’ergastolo — ma nulla vieta agli inquirenti di aggiungerne altri nei prossimi mesi. (Vox)
Notizia forse più importante — e che certamente mette in contesto le accuse pesantissime riservate a Manafort, che ha deciso di non collaborare con la legge — è che dallo scorso 27 luglio un altro stratega del comitato elettorale di Trump sta collaborando con la squadra di Mueller: George Papadopolous. (NBC)
Papadopolous, 30 anni, è incriminato per aver mentito ad agenti federali riguardo i propri contatti con agenti russi per procurare al comitato elettorale di Trump informazioni “compromettenti” su Hillary Clinton. (the New York Times)
Wow. Read this section of the Papadopoulos charge, including the footnote. Someone “low level” has to visit Russia as to not send a signal. pic.twitter.com/Qz2c1zNQ6Y
— Renato Mariotti (@renato_mariotti) October 30, 2017
Con chi ha discusso Papadopolous della possibilità di collaborare con i russi? Chi altri sono coinvolti in questo primo (?) contatto? La differenza di destino tra Papadopolous, che sta collaborando, e Manafort, che si è dichiarato innocente, è un messaggio chiarissimo che Mueller sta mandando a tutti gli indagati che verranno avvicinati da oggi. (Vox)
Quali potrebbero essere i prossimi incriminati? La collaborazione di Papadopolous sta certamente tendendo svegle la notte molte cariche del comitato elettorale di Trump, ma se bisogna fare un nome: certamente Jeff Sessions. (the Intercept)
Mondo
Il centro di detenzione per migranti dell’isola di Manus, gestito dal governo australiano, dovrebbe chiudere entro oggi, ma i rifugiati temono per la propria incolumità al di fuori del centro e si rifiutano di andarsene, data l’ostilità degli abitanti locali. La risposta delle autorità sembra essere una sola: farli sgomberare con la forza. (the Guardian)
Its time I have to say SOS. The refugees are extremely scared. The situation is critical. Any time we are expecting attack by Navy.
— Behrouz Boochani (@BehrouzBoochani) October 31, 2017
Carles Puigdemont ha pensato bene di svignarsela in Belgio, dove non è ancora chiaro se chiederà l’asilo politico. (BBC)
Secondo Facebook, sono 126 milioni gli utenti statunitensi che hanno visto sul social network post politici sponsorizzati dagli specialisti della propaganda legati al Cremlino, per un totale di 80 mila post prima e dopo le elezioni del 2016. (Reuters)
I gruppi armati palestinesi hanno intenzione di rispondere all’attacco israeliano contro un tunnel nella Striscia di Gaza, che ieri ha causato sette morti. (Al Jazeera)
Non si fa vedere spesso: è Ri Sol Ju, la moglie di Kim Jong-un. (CNN)
Italia
Le violenze ai danni di cittadini stranieri sono sempre più frequenti: è un “pogrom silenzioso” che si consuma nell’indifferenza. (Linkiesta)
Diciassette indagati tra sindaci e medici in Sardegna, per furto di materiale biologico: avrebbero trafugato le provette con il Dna di alcuni centenari dell’Ogliastra, per rivenderle a caro prezzo. (ANSA)
Un reportage di Domenico Quirico dalla Valsusa profondamente ferita dagli incendi, dove la solidarietà nata in anni di lotte no-Tav aiuta gli abitanti a ripartire. (la Stampa)
Questioni di genere
L’edizione 2022 dei Gay Games, il più grande evento sportivo LGBT, si terrà ad Hong Kong. (South China Morning Post)
Mafia
Sorpresa: Berlusconi e Dell’Utri sono nuovamente indagati nell’inchiesta sui mandanti occulti delle stragi mafiose del 1993, in seguito a un’intercettazione in carcere del boss Graviano. (la Repubblica)
Arrestato il capomafia di Bagheria Pino Scaduto. Aveva tra l’altro ordinato l’assassinio di sua figlia, che aveva una relazione con un maresciallo dei carabinieri. Il boss aveva commissionato l’omicidio al figlio, che però si è rifiutato rispondendo al padre: “Consumati tu, io ho 30 anni.” (la Repubblica)
Cult
House of Cards terminerà con la sesta stagione, anche se fonti di Netflix negano che la cancellazione abbia a che fare con le accuse di violenza mosse a Kevin Spacey da Anthony Rapp. (Bloomberg)
Ma è arrivato il momento di chiedersi: i bot hanno diritto alla libertà di parola? (the Daily Beast)
Ambiente
Scuola per giovani agricoltori di montagna? Ci sta, lo dice Luca Mercalli. (Facebook / Rai News)
Tutto quello che abbiamo imparato sugli uragani, da Sandy in poi. (Wired)
Il governo neozelandese sta pensando di creare un visto apposta per chi è costretto a fuggire dal proprio paese a causa dei cambiamenti climatici. (the Guardian)
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