Benvenuti a Eco
la rassegna stampa quindicinale dedicata a energia, ambiente, ecologia e sostenibilità.
In questa puntata: un documentario racconta la Venezia sommersa del 2100, l’Unione europea cerca di mettere una pezza sull’accordo per il nucleare iraniano, nella legge di bilancio ci saranno nuovi incentivi verdi.
1. Nucleare iraniano, entra in gioco l’Ue
Trump, infine, lo ha comunicato ufficialmente: gli Stati Uniti si tirano fuori dall’accordo sul nucleare iraniano─le prossime mosse ora spettano al Congresso. Come già scritto la settimana scorsa, i paesi europei hanno iniziato una intensissima attività di lobbying per cercare di mantenere valido quanto deciso a Losanna nel 2015, con diplomatici e uomini d’affari volati in massa a Washington. Gli sforzi─scrive POLITICO─culmineranno con un viaggio a Washington di Federica Mogherini, il più alto rappresentante per quanto riguarda affari esteri e politica di sicurezza della Ue, nel mese di novembre. La posizione ufficiale dell’Unione rimane fortemente critica verso l’atteggiamento di Trump nei confronti dell’Iran, ed è stato ampiamente sottolineato come il mancato sostegno all’accordo da parte di un paese non ne infici l’efficacia, non trattandosi di un patto bilaterale. Serpeggiano anche timori sul fatto che uno smantellamento dell’accordo potrebbe avere ricadute negative sui tentativi di mediazione con la Corea del Nord.
2. Più tossine per tutti, prego
L’amministrazione Trump è intenzionata a modificare pesantemente un progetto di regolamentazione─concepito ai tempi di Obama─riguardante gli accertamenti sulle sostanze chimiche potenzialmente pericolose utilizzate in tutti gli Stati Uniti. In particolare, verrebbero garantiti solamente i controlli su quelle sostanze─tra cui l’amianto─destinate ad entrare sul mercato, mentre per quelle già prodotte od utilizzate non vi sarebbe alcun tipo di verifica. L’EPA, l’Agenzia che dovrebbe occuparsi della questione, da mesi è sottoposta a fortissime pressioni per allentare ogni tipo di comportamento che possa ostacolare quelle industrie con attività potenzialmente inquinanti; solamente lunedì è stato nominato Michael Durson, ex tossicologo con forti legami con l’industria chimica, come nuovo capo dell’ufficio che si occupa di sicurezza chimica.
3. Quanto è pulito il gas naturale?
Se lo è chiesto l’International Energy Agency (IEA), che ha pubblicato un’anticipazione del World Energy Outlook 2017─la più importante pubblicazione dell’Agenzia. La risposta breve è che il gas è decisamente meno inquinante rispetto agli altri combustibili fossili: “CO2 emissions (per unit of energy produced) from gas are around 40% lower than coal and around 20% lower than oil” e, in generale, anche le emissioni di altri inquinanti sono notevolmente più basse.
4. Bonus verde 2018
La legge di bilancio del 2018 includerà anche un Bonus verde per chi deciderà di ristrutturare o rimodernare le sue proprietà secondo standard più ecologici. A seconda dell’intervento si potranno ottenere detrazioni fino al 50%, con un valore massimo di 30.000 euro. Le agevolazioni riguardano l’installazione di finestre, schermature, caldaie a condensazione e a biomassa, pannelli solari e tetti verdi─verso quest’ultimi ha mostrato interesse il comune di Milano.
5. Venezia sott’acqua nel 2100
Motherboard ha girato un documentario che illustra le possibili conseguenze dell’innalzamento del livello del mare a Venezia. Anche se per il 2100 l’IPCC prevede un innalzamento medio degli oceani che oscilla tra 20 centimetri e un metro, il discorso cambia a livello locale e la Serenissima potrebbe finire sommersa.
6. #MapOfTheWeek
Questa settimana non vi proponiamo una mappa in senso stretto, ma una bellissima pagina intitolata The Point Of No Return, che raccoglie decine di dati sul cambiamento climatico, concentrandosi proprio sul “punto di non ritorno”, ovvero quel momento in cui sarà troppo tardi per contrastare gli effetti─sulla natura, sociali ed economici─causati dall’innalzamento della temperatura e dall’inquinamento. Probabilmente sia scienziati che designer saranno soddisfatti
Eco è a cura di Giovanni Scomparin, Nicolò Florenzio e Tommaso Sansone.
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