L’impegno e il sentimento vincono al Milano Film Festival
Il premio per il miglior lungometraggio è stato assegnato a “Meteors,” del regista turco Gürkan Keltec, “un film lo-fi ma composto come una sorta di sinfonia.”
Tutti i premi e tutti i premiati alla ventiduesima edizione del Milano Film Festival, in attesa delle proiezioni dell’ultima giornata, a partire dalle 15 al MUDEC.
Finisce oggi la ventiduesima edizione di Milano Film Festival, la rassegna per amanti del Cinema che anche quest’anno ha preso vita per dieci giorni di incontri, rassegne e proiezioni. A BASE Milano, dall’anno scorso nuova casa della manifestazione, sono stati premiati ieri i migliori cortometraggi e lungometraggi visti e votati dal pubblico e dalla giuria.
La premiazione è stata aperta da Beniamino Saibene, tra i fondatori di Milano Film Festival, e i due direttori artistici Carla Vulpiani e Alessandro Beretta.
“Quest’anno abbiamo rischiato grosso — ha esordito Beretta — abbiamo voluto dare spazio, oltre al cinema, a due mostre vere e proprie, quali quella dedicata ai dietro le quinte di Michelangelo Antonioni e Noi. Milano 1968 1977, sul lavoro del Collettivo Cinema Militante di Milano, ma la risposta della città è stata ottima.”
“Abbiamo deciso di anticipare la premiazione di sabato — ha aggiunto Vulpiani — per rendere la domenica un giornata di relax e piena fruizione per il pubblico delle proiezioni nonché per dare spazio al programma parallelo in VR che chiude il Festival.”
Miglior Lungometraggio
La giuria, composta da Abel Ferrara (grande assente ma estroso nel video saluto), Monica Stambrini e Rinaldo Censi, ha premiato “Meteors,” opera prima del regista turco Gürkan Keltec, “un film lo-fi ma composto come una sorta di sinfonia in cui si dispiegano la guerra e la natura colte nei loro elementi fondamentali.”
Miglior Cortometraggio
Da oltre vent’anni Milano Film Festival è una delle poche realtà della città a dare spazio al cortometraggio, ossia all’arte di raccontare storie ed emozioni in pochi minuti, con un occhio di riguardo a registi e artisti esordienti. Non stupisce quindi che questa assegnazione fosse una delle più attese.
Quest’anno il miglior cortometraggio è stato scelto dalla giuria composta dalla Fondazione Cineteca Italiana, giunta al suo 70esimo compleanno. Il premio è stato così ripartito: una doppia menzione speciale a “Pepé le morse” di Lucrèce Andreae, un’evocazione malinconia della delicata emozione della perdita di un nonno, e mini-doc “Mon amour, mon ami” di Adriano Valerio, che racconta in maniera semplice e diretta i temi della solitudine e dell’integrazione.
Il primo premio è invece andato a “Long Live Fran” di Antoine Mocquet, un film che in soli dieci minuti racconta la solitudine e l’angoscia dei nostri tempi in una Parigi, teatro di tragedie di terrorismo, che diventa il luogo per ritrovarsi, conoscersi e delicatamente abbandonarsi.
Waterevolution Award
Organizzato in collaborazione con il Gruppo CAP, il premio è stato attribuito a quattro film, scelti sulla base dei temi trattati, legati al tema della distribuzione idrica ma con un occhio rivolto anche alle tematiche dell’uguaglianza e delle pari opportunità: il cortometraggio Plante del brasiliano Guilherme Gehr, una riflessione sulla sostenibilità delle opere dell’uomo e sui limiti che la natura giustamente impone, e “Tierra Mojada” di Juan Sebastian Meda e i due lungometraggi “Machines” di Rahul Jai — che racconta la tragedia quotidiana della produzione del fast fashion nel Bangladesh, — e “To the Ends Of The Earth” di David Lavallée, un film sulle risorse petrolifere e le disastrose conseguenze ambientali.
Il 4LOVE Award
In collaborazione con 4graph premia “Have A Nice Day” di Jian Liu, e assegna il Premio Animazione a “Pepé le morse” di Lucrèce Andreae.
Premio Aprile
Scelto dal comitato di selezione del Milano Film Festival, è il riconoscimento degli “addetti ai lavori,” che quest’anno hanno assegnato il premio per il miglior cortometraggio a “489 Years” di Hayoun Kwon, un viaggio fra le due Coree, tra mine anti-uomo e natura incontaminata. Il premio per il Miglior Lungometraggio è andato invece a “Two Irenes” di Fabio Meira, “per la capacità di restituire attraverso grande delicatezza il percorso di crescita di due adolescenti, riuscendo a essere popolare senza rinunciare a un’elevatezza di linguaggio.”
Premio del Pubblico
Anche il pubblico ha detto la sua, votando come Miglior Cortometraggio “State of Emergency Motherfucker” di Sebastian Petretti e come miglior lungometraggio la commedia “Person to Person” di Dustin Guy Defa.
Premio dello STAFF
“Long Live Fran” di Antoine Mocquet.
Se vi li siete persi, oggi pomeriggio al Mudec alle 15:00 potrete vedere la Maratona di cortometraggi di animazione e alle 18:30 la proiezione di tutti i cortometraggi vincitori.